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Ikwuemesi, la Salernitana punta sul talento nigeriano

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Chukwubuikem Ikwuemesi, ventiduenne nigeriano, sarà uno degli attaccanti acquisiti dalla Salernitana per rivoltare come un calzino il reparto offensivo della scorsa annata.

Il ragazzo, giunto in Europa con un appetito calcistico insaziabile e tanta voglia di affermarsi, ha bruciato le tappe in appena due stagioni.

Partendo dalla terza divisione austriaca (Sk Vorwarts Steyr), passando per la serie b slovena (Krsko), e ponendosi all’attenzione degli addetti ai lavori nel maggiore torneo del paese slavo (Celje).

Lo scorso anno, primo segmento del percorso che dovrebbe condurlo alla definitiva consacrazione, il neo granata ha realizzato 9 reti e 5 assist in 30 partite.

Interessante anche il cimento iniziale nell’attuale stagione, che lo ha visto entrare nel tabellino marcatori in due gare su cinque.

Quasi due metri di altezza, Ikwuemesi è centravanti che difende ottimamente il pallone. Una protezione che non si limita a smistare la sfera una volta controllata, ma spesso è tesa a superare l’avversario per attaccare le difese frontalmente. Iniziative sotto forma di tiri e penetrazioni centrali dirompenti.

Calciatore che, staccandosi dai blocchi difensivi, sa dettare anche il passaggio tra le linee, agire lungo le corsie esterne e tentare l’uno contro uno. Per procacciarsi la possibilità di calciare in porta, di creare la superiorità numerica e indossare i panni di assist man al servizio dei compagni.

Provvista di uno stacco aereo significativo per elevazione e potenza, la punta africana, nonostante la stazza fisica, esprime velocità edesplosività anche quando attacca la profondità.

Tecnica di base discreta, che gli consente di gestire il pallone senza mostrare frenesia, con dribbling stretti e temporeggiamenti finalizzati a trovare il varco giusto per aggredire i sedici metri rivali.

Avido di gol come ogni attaccante che si rispetti, il nigeriano non pecca però di egoismo, riuscendo a rendersi utile anche nelle funzioni di suggeritore.

Nel calcio di Sousa dovrebbe essere il terminale offensivo, ma non è da escludere, per caratteristiche tecniche e fisiche, anche l’impiego asupporto di un’altra prima punta ‘pesante’.

Il campionato italiano, per difficoltà tattiche e per livello agonistico elevato, non è quello sloveno. Ma ci sembra di poter dire che il ragazzo possegga le qualità per non sfigurare.

Maurizio Iuliano

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