In vista della prima gara casalinga della Salernitana, Sousa analizza la partita che domani i granata disputeranno contro l’Udinese.
“Al termine del mercato tireremo le somme, adesso dobbiamo pensare a far emergere tutte le caratteristiche positive dei calciatori che abbiamo a disposizione. A tal proposito, le peculiarità di Cabral possono dare un grande contributo. A livello strategico possiamo avere numerose possibilità. I ragazzi nuovi non sono arrivati in un tempo tale a noi congeniale, devono integrarsi e capire ancora le nostre dinamiche. Devono incrementare in tanti aspetti. Anche se sono meno preparati dei calciatori che sono usciti, hanno potenziale. I tempi, affinché possano risultare pronti, non li conosco, però tocca a me e al mio staff lavorare al meglio e aiutare la squadra in questo campionato. Martegani ha giocato sempre come trequartista, è abituato a dinamiche diverse, moduli differenti rispetto alle stagioni vissute in altri club, ma il giocatore ha talento, ci darà un ottimo contributo. Inoltre, i calciatori della scorsa stagione hanno fatto un lavoro straordinario sin da subito. La partita di domani sarà complessa, l’Udinese è una compagine fisica, tecnica, lo scorso anno l’abbiamo vinta perché abbiamo creato energia tra tifosi e calciatori. Anche domani avremo bisogno di tutto questo”.
“Quasi tutti domani avranno la possibilità di giocare. Tutti dobbiamo avere pazienza. Necessitano di sostegno, anche da parte dei tifosi. Abbiamo bisogno di tutti. Una delle capacità importante dei calciatori è l’equilibrio emozionale. Così l’integrazione sarà più semplice. Bradaric è pronto per darci una mano, oggi si è allenato, dopo diversi giorni in cui è stato fermo. Pirola e Fazio possono coesistere e giocare insieme. Pirola sta crescendo tanto, crescerà ancora di più. Fazio può essere più veloce nelle decisioni in costruzione”.
“Credo che alla fine del mercato De Sanctis farà il sunto della situazione. Potremmo parlarne a giochi conclusi. Adesso non mi sbilancio. I due innesti in attacco ci hanno mostrato caratteristiche e potenziale, ma sono molto indietro. Domani ci mostreranno quel che sapranno fare, potrebbero subentrare.”
“Faccio le mie valutazioni anche sulle altre realtà. Devo saper con chi devo competere, ma il focus resta su di noi. Le squadre che devono salvarsi, necessitano di partire a mille”.
Dia ogni settimana migliora, sta crescendo. Ancora non è a suo livello. A Roma è stato brillante, avrà sempre più minuti nelle gambe, è il calciatore migliore che abbiamo”.
“Nessun allenatore sarà mai totalmente soddisfatto di quello che ha a disposizione. Si ambisce sempre al massimo, indipendentemente dall’avversario e dal momento. Io amo questo mestiere perché amo vedere giocatori come Gyomber, partecipare alla loro crescita. Lui ha subito un’evoluzione incredibile. Non è una questione di maturità o di età, è attitudine, voglia di crescere, tutte caratteristiche che inducono ad una continua crescita tecnico tattica e mentale. Voglio vedere crescere i miei giocatori nella complessità dei processi che quotidianamente affrontano. Vedere i miei ragazzi migliorare, mi rende molto orgoglioso”.
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