La tredicesima giornata del campionato di serie A ha messo di fronte Salernitana e Lazio: due squadre che – per motivi differenti – avevano la necessità di vincere. A spuntarla sono stati gli uomini di Inzaghi che si sono imposti sui biancocelesti con il risultato di due a uno.
Team arbitrale: Alessandro Prontera di Bologna coadiuvato da Baccini e Cecconi; quarto ufficiale Pezzuto, al Var Pairetto e Nasca.
Passiamo alla moviola.
All’11’ Cataldi (L) interviene in netto ritardo su Kastanos (S), all’altezza della linea mediana: Prontera assegna un calcio di punizione a favore dei locali ma non ammonisce il centrocampista laziale. Manca il cartellino giallo per imprudenza.
Al 39′ Gyomber (S) interviene in maniera molto goffa su Immobile (L), all’interno dell’area di rigore locale: Prontera, perfettamente posizionato, fa ampi cenni di proseguire. Al termine dell’azione, però, da Lissone comunicano all’arbitro di fermare il gioco per consentire un’accurata analisi sull’intervento scomposto del difendente granata.
Al momento del lancio di Cataldi, Gyomber comincia a trattenere Immobile dall’esterno dell’area di rigore per poi franare addosso all’attaccante all’interno della stessa. Ricordiamo che una trattenuta va punita quando si concretizza, non quando comincia. Pertanto, l’infrazione di Gyomber è da considerarsi all’interno dell’area di rigore. Dopo un silent check di circa un minuto, Prontera si reca al monitor per rivedere il contatto: calcio di rigore a favore della Lazio e ammonizione a Gyomber per S.P.A.
Siamo al cospetto di un episodio particolarmente scomodo, che non metterà mai tutti d’accordo. Prontera, ben posizionato e molto vicino all’azione, non ha avuto alcun ostacolo dinanzi a sé per non valutare il contatto serenamente. La sua gestualità, d’altronde, lascia presagire un totale controllo dell’azione. Pertanto, in episodi in cui va analizzata l’entità di un contatto, sarebbe preferibile lasciare all’arbitro di campo l’ultima parola, a meno che non si tratti di un chiaro ed evidente errore. Sarà compito di Rocchi assegnare delle disposizioni ben precise su contatti simili.
Al 44′ Gyomber, già ammonito, interviene in netto ritardo su Marusic (L): Prontera assegna un calcio di punizione a favore della Lazio, senza alcun provvedimento disciplinare. Sarebbe stato giusto ammonire il difendente granata per la seconda volta. Errore grave!
Al 62′ Patric (L) impatta sul pallone in area di rigore stoppando lo stesso tra petto e braccio: Prontera lascia proseguire, nonostante qualche piccola esitazione. Pairetto e Nasca avallano la sua decisione, senza intervenire. La sensazione è che il difendente tocchi il pallone con il petto.
Al 69′ Pirola (S) interviene in modo pulito su Isaksen (L) ma l’arbitro fischia fallo: senza dubbi, un abbaglio di Prontera in quanto il difendente locale interviene nettamente sul pallone.
In conclusione, è totalmente da bocciare la direzione di gara di Prontera: tanti, troppi errori sia a livello tecnico che disciplinare; sottotono anche la prestazione dei due assistenti. Resta da capire, protocollo Var alla mano, la bontà dell’intervento di Pairetto e Nasca al 39′. I dubbi restano.