Chiuso il 13° turno del campionato di Serie A con i posticipi del lunedì tra Verona e Lecce e Bologna e Torino, ecco la nostra Top 11 di giornata, schierata con un più che offensivo 4-3-1-2:
MAIGNAN: Praticamente inattivo nel primo tempo, sale in cattedra nella seconda frazione chiudendo letteralmente la porta in faccia ai Viola. Prima un grande intervento su Beltran, sul quale è reattivo nell’unica conclusione verso la porta del centravanti argentino. Poi, nel finale di gara, grande riflesso sul tap-in di Mandragora, a cui respinge, di volto, un tiro a pochi passi dalla linea di porta. Muro.
TOLJAN: Quinto assist stagionale per l’esterno destro del Sassuolo, diventato il secondo miglior assist-man tra i difensori dei top 5 campionati europei. Tanta corsa, ma anche un salvataggio decisivo ad inizio ripresa su Cancellieri. Ciliegina sulla torta, il rigore procurato nella ripresa. Migliore in campo per distacco.
DOSSENA: Partita attentissima del difensore del Cagliari. Una gara condita da fisicità, intensità, contrasti e corsa. Nel primo tempo, poi, la sblocca con una rete da vero rapace di area di rigore dopo una strepitosa ribattuta di Di Gregorio. Per il resto, praticamente mai in sofferenza. Da tenere d’occhio.
MANCINI: Ci prova e ci riprova di testa fino a quando trova il gol del vantaggio giallorosso. Dominante sui piazzati: un fattore determinante nel match. Inoltre, è il più ispirato in fase di costruzione dei suoi e, non meno importante, attento e preciso in copertura.
MONTERISI: Entrato in campo per l’infortunio di Marchizza, controlla agevolmente gli sporadici attacchi rossoblu. A un minuto dal termine, poi, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, insacca la rete del definitivo 2-1 che regala agli uomini di Di Francesco una preziosissima vittoria in chiave salvezza.
CANDREVA: Giocatore a tutto campo. Intraprendente nel primo tempo, decisivo nella seconda frazione. Prima mette lo zampino decisivo sulla rete del pareggio, propiziando la corta respinta di Provedel sul suo colpo di testa, successivamente ribadita in rete da Kastanos. Pochi minuti dopo, poi, la maligna traiettoria che beffa l’estremo difensore biancoceleste e regala tre punti di platino agli uomini di Inzaghi. Imprescindibile.
MALINOVSKYI: La prima volta con la nuova maglia non si scorda mai, ma questa l’ucraino se la ricorderà per un po’. Sinistro ad effetto dai trenta metri che si insacca nel sette, una traiettoria imprendibile per Turati. L’ex Atalanta è tornato sui suoi livelli migliori.
FABBIAN: Crea grattacapi alla retroguardia torinista ad ogni inserimento. Tra i felsinei, è quello che ci prova con più convinzione sin dall’inizio. Sua la prima conclusione verso la porta che termina di poco a lato. Poi, nel secondo tempo, realizza un gol lucidissimo chiudendo una bellissima azione in verticale saltando Gemello.
DYBALA: Sta bene fisicamente ed è in giornata. Per tutta la durata del match pennella in movimento e da fermo indistintamente. E’ il faro della Roma, una volta di più. Gol di qualità rara nel duetto con Lukaku.
BERARDI: Implacabile anche dopo un primo tempo non proprio indimenticabile. Perfetto negli appoggi per le sovrapposizioni di Toljan. Freddo dal dischetto, colpisce un palo con un tiro che avrebbe meritato miglior sorte. Poi, nel finale, il gol del 4-3 che regala i 3 punti agli uomini di Dionisi.
SOULE’: E’ ancora una volta l’argentino a regalare gioie ed emozioni ai propri tifosi. Il Genoa gli rende il match complicato concedendogli pochissimo spazio, ma con una conclusione delle sue riesce a sbloccare il match nel primo tempo. Ancora qualche proverbiale strappo nel secondo tempo, pur senza riuscire a concretizzare. Talento puro.