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In giro per il mondo: alla scoperta del talento di Juan Bisanz (Banfield)

Approdata di recente nella Liga Professional argentina, la vivace ala di Buenos Aires possiede mezzi tecnici ed entusiasmo per tentare la difficile scalata nel calcio che conta.

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Juan Bisanz
Juan Bisanz
Tempo di lettura: 3 minuti

L’universo pallonaro pullula di calciatori importanti, siano essi già affermati o solo interessanti prospetti impegnati in una fase di crescita.

In questa nuova rubrica creata dalla nostra redazione, che riprende un filone già sperimentato in passato, soffermeremo la nostra attenzione soprattutto sugli ‘affiliati’ alla seconda categoria.

Virgulti che sgomitano per affermarsi nel calcio di primissima fascia ma non ancora noti al grande pubblico.

Oggi voliamo in Argentina. A stimolare la nostra curiosità è un esterno offensivo che, partito dalle retrovie, sta bruciando le tappe.

Parliamo di Juan Bisanz, ventiduenne nato a Buenos Aires e militante nel Banfield. Club appartenente alla Prima Divisione della nazione laureatasi campione del mondo nel mese di dicembre dello scorso anno.

Due stagioni con la maglia del Club Atletico Atalanta, compagine della Serie B argentina, dense di soddisfazioni, impreziosite da gol (5) e assist (6), hanno solleticato gli appetiti del sodalizio biancoverde, noto in Sudamerica con l’appellativo ‘El Drill’ (Il Trapano).

Sono stati sufficienti 600.000 dollari per aggiudicarsi la metà del cartellino e le sue prestazioni. Necessarie per sopperire alla partenza di Agustin Urzi, trasferitosi nella Serie A messicana (Fc Juarez). Fiducia ben ripagata dai risultati ottenuti dal ragazzo all’esordio nel torneo di massima divisione. Cimento nobilitato da sei realizzazioni, un assist e una titolarità pressoché costante nell’undici di partenza.

Il legame con l’attuale società scade nel 2026, ma il suo valore di mercato ha già fatto registrare una considerevole crescita economica del cartellino. Secondo i siti specializzati, la stima attuale della giovane ala sudamericana si attesterebbe intorno ai tre milioni di euro.

Bisanz è molto motivato, desidera crescere e migliorarsi giorno per giorno. Come testimoniano alcune interviste rilasciate recentemente agli organi di stampa: ”Arrivo da una dimensione inferiore, devo dare il massimo per ritagliarmi sempre più spazio in un campionato duro e di notevole difficoltà.” Una determinazione ostinata che trasuda anche dalle sue ‘storie social’: ”La grandezza non sta nel non cadere, ma nel rialzarsi sempre”.

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Maturità e consapevolezza che ama coltivare lontano dai clamori mediatici, cercando e trovando ristoro psicofisico nella silenziosa e ritemprante pampa argentina.

La testa sembra essere quella giusta, supportata da mezzi tecnici significativi. Esterno d’attacco, discretamente disciplinato anche in un lavoro di sacrificio in fase di non possesso, il ragazzo può agire in un tridente offensivo e come laterale in una mediana a quattro.

Opera prevalentemente con il piede destro, pur utilizzando spesso il sinistro per completare e perfezionare le sue giocate. Doti che lo aiutano ad interpretare il ruolo di ala ficcante sui corridoi esterni. Perché riesce ad affondare lungolinea ma anche ad accentrarsi, partendo dalle due fasce, per calciare con entrambi i piedi. Caratteristiche che incrementano il bagaglio offensivo nella sua disponibilità. Rendendolo abile sia nella produzione di cross e rifiniture per i compagni, sia nei movimenti tesi ad entrare nel vivo della manovra e cercare la soluzione vincente personale.

Veloce e rapido nell’uno contro uno, esprime anche una discreta esplosività muscolare quando attacca lo spazio, con o senza palla al piede. Se l’azione offensiva si sviluppa sulla corsia opposta a quella dove agisce, cerca di non farsi mai trovare impreparato con i suoi inserimenti nei sedici metri avversari e nelle chiusure vincenti sul secondo palo.

Non difetta sul piano dell’intraprendenza tecnica, riuscendo spesso ad assumersi la responsabilità della giocata in grado di scardinare gli assetti difensivi rivali. In tal senso, non è peregrina l’idea di affidargli anche mansioni di trequartista o seconda punta.

Pur avendo realizzato sei reti nella prima stagione in massima divisione, ancora non sembra supportato dalla necessaria potenza e cattiveria quando calcia verso le porte avversarie. Step assolutamente fondamentale per completare il suo patrimonio calcistico e aspirare ad una carriera che si avvicini alle stelle.

https://www.youtube.com/watch?v=y_komuIVKr8

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