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La nostra Top 11 del 14° turno: saracinesca Sommer

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Chiuso il 14° turno del campionato di Serie A con i posticipi del lunedì tra Torino e Atalanta, ecco la nostra Top 11 di giornata, schierata con un più che offensivo 4-3-1-2:

SOMMER: Neanche il tempo di sistemare nella porta i suoi effetti personali e gli tocca volare per togliere dall’incrocio dei pali un destro velenoso di Elmas. Nulla a confronto del balzo sul sinistro angolato e violento di Kvaratskhelia, su cui mette la punta delle dita e inizia a costruire il raddoppio nerazzurro. Meglio non aggiungere nulla alla respinta sul colpo di testa ravvicinato di Osihmen, che è in offside: questo riflesso sfida la natura e una bandierina alzata non può cancellarlo. Serata indimenticabile.

KRISTENSEN: Bravo e fortunato l’ex esterno del Leeds. Cambia la partita prima conquistando il rigore e poi con la conclusione che, deviata, finisce in porta per l’importante vittoria della Roma.

ACERBI: Inizia da braccetto sinistro consapevole che dovrà sacrificarsi per la ragion di stato, poi l’adduttore di De Vrij gli permette di tornare in cabina di pilotaggio. E lì inizia la sua partita contro Osihmen che fa di tutto per metterlo in crisi, ma senza riuscire a cavare un ragno dal buco. Prestazione europea, di quelle che annichiliscono qualsiasi attaccante.

GATTI: Nel primo tempo fallisce un gol clamoroso a un metro dalla linea della porta difesa da Di Gregorio. Ma segna quello più importante al minuto 94′ che regala una vittoria di platino agli uomini di Allegri.

LYKOGIANNIS: Sblocca la partita contro il Lecce con una punizione capolavoro sulla quale Falcone non può veramente nulla.

BARELLA: Il ricamo no look per il destro tracciante di Calhanoglu e lo slalom speciale che porta al raddoppio sono solo due delle prelibatezze che mostra al Maradona. Il tutto all’interno di una prestazione solida che lo vede macinare chilometri e provare sempre l’iniziativa oltre il prevedibile. Come il lancio per Thuram che avvia l’azione del vantaggio. Utile quando va a contenere Kvaratskhelia, quando il georgiano si accentra e a non mollare la presa fino allo scadere.

RABIOT: La Juve aveva bisogno dell’acuto del francese. Una fucilata di testa per rinfrancare Vlahovic dopo l’errore dal dischetto. Decisivo anche nel gol del sorpasso in pieno recupero.

PULISIC: L’americano torna a essere la stella in casa Milan. Corre, lotta e mette in difficoltà, in maniera costante, la retroguardia frusinate. I giocatori ciociari tremano quando lo vedono passare e la sua è una gara a dir poco perfetta. Segna uno splendido gol e poi non fa altro che creare la superiorità numerica nella metà campo del Frosinone.

DYBALA: Quando è in palla, cambia tutto e la Roma si accende in maniera imprevedibile e pericolosa. Sfiora il gol nel primo tempo, ma il suo tiro da fuori area trova una grande risposta di Consigli. Nella ripresa segna un rigore pesantissimo e trova un pertugio giusto per servire, di tacco, la palla a Kristensen per il secondo gol della Roma.

ZAPATA: Il più atteso. Non tradisce facendosi trovare pronto a segnare i più classici dei gol dell’ex. Duvan-stante.

NGONGE: Sforna un gol da antologia e un assist che certificano le sue qualità. Il migliore in campo per distacco.

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"Chiodo fisso nella mente, innamorato perdutamente". Questa è la frase che, più di tutte, descrive appieno cosa sia per me la Salernitana. Un tifoso, prima che un giornalista, che ha sempre vissuto, e vive tutt'ora, per i colori granata. Dal maggio 2018, ho deciso di intraprendere la strada, impervia e tortuosa, del giornalismo, entrando a far parte della redazione di "Le Cronache", di cui mi fregio di farne parte ancora oggi. Dal settembre di quest'anno, dopo un anno di collaborazione con gli amici, prima che colleghi, di Salernosport24, sono entrato a far parte della bella famiglia di SoloSalerno.it, con lo scopo di raccontare, con onestà intellettuale ed enorme impegno, le vicende legate alla nostra, mitica "Bersagliera". Sarà un piacere, ma soprattutto un onore, poter mettere al vostro servizio la passione di una vita.

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