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Alessio De Giuseppe (Dazn):«Con Sabatini tutto è possibile»

Alessio De Giuseppe, ha commentato ai microfoni di SOLOSALERNO alcuni episodi della gara tra Atalanta e Salernitana. Il bordocampista, inoltre, ha evidenziato l'importanza del nuovo membro (ri)entrato a far parte dell'entourage granata: Walter Sabatini

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Alessio De Giuseppe
Alessio De Giuseppe
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Alessio De Giuseppe, giornalista Dazn, ha commentato ai microfoni di SOLOSALERNO alcuni episodi della gara di lunedì sera tra Atalanta e Salernitana. Il bordocampista ha sottolineato, inoltre, l’epocale svolta in casa granata: ha evidenziato l’importanza del nuovo membro (ri)entrato a far parte dell’entourage granata: Walter Sabatini.

L’intervista

L’illusione del gol di Pirola e la discreta prestazione dei primi 45’ della Salernitana non lasciavano immaginare un totale rovescio della medaglia. Cosa è cambiato nella testa e nelle gambe degli uomi di Inzaghi nel secondo tempo?

«La Salernitana con l’Atalanta ha iniziato molto bene, soprattutto per quanto riguarda l’ordine tattico nel primo tempo. La squadra di Inzaghi si è difesa bene, con mentalità. Anche il calcio di punizione è stato gestito con intelligenza tattica. Credo sia una caratteristica della Salernitana: organizza molto bene i calci da fermo. Sotto questo punto di vista Inzaghi ha svolto un buon lavoro, infatti, il gol di Pirola nesce proprio da una punizione. Inoltre, Martegani stava andando a saltare in aria, ma il mister ha richiamato la sua attenzione, gli ha detto di raggiungere Candreva per completare lo schema. Quindi, passandola sul corto e mettendola in mezzo, hanno dato vita al gol del difensore granata. Inzaghi ci ha messo lo zampino sul vantaggio degli ospiti».

Che clima si respirava a bordo campo tra le fila della Salernitana?

«In campo c’era concentrazione. Inzaghi ha cercato di spronare costantemente la squadra. Saltava, urlava, suggeriva i movimenti che i calciatori dovevano fare in campo. Incoraggiava i ragazzi anche dopo azioni sbagliate. Soprattutto durante il primo tempo la squadra è stata coesa, poi, mentalmente, si è un po’ smarrita, dando spazio alla rivalsa dei padroni di casa».

Troppi errori tattici nel reparto difensivo della Salernitana e leggerezze ripetute che hanno contribuito al risultato dell’Atalanta…

«Nel secondo tempo è cambiata l‘Atalanta. La Dea nei primi 45′ aveva fatto molto male, l’approccio era stato superficiale. Pasalic ci ha raccontato che Gasperini durante l’intervallo si era arrabbiato molto, dicendo loro di tutto, quindi sono entrati in campo con un’altra testa. Infatti, hanno rifilato subito due gol alla Salernitana, rendendo difficoltoso il recupero alla compagine granata, nonostante le occasioni da parte degli ospiti siano state create. Dia è cresciuto, anche come atteggiamento nel corso della partita»

Pippo Inzaghi in conferenza si è mostrato entusiasta della mentalità adottata dal gruppo, ma serve bene altro per ambire alla salvezza…

«Inzaghi ha visto che la squadra è riuscita a fare molto di più contro l’Atalanta, diversamente rispetto a quanto avvenuto durante le scorse partite. Al Gewiss, la Salernitana si è mostrata più arrembante, più convinta, più determinata. Ha messo in evidenza quelle potenzialità che non sempre riesce a far emergere ma che non mancano alla squadra granata. Anche se il risultato non è stato incoraggiante, credo che Bergamo posso essere considerato un po’ il punto di svolta per il resto della stagione».

Iervolino ha fatto un passo indietro per provare a farne tre avanti: torna Walter Sabatini nelle vesti di Diggì. Il punto fermo del mercato sarà chiudere in attivo. Quali scenari pensi possano aprirsi per la Salernitana?

«L’arrivo di Sabatini a Salerno rende tutto imprevedibile. Tutt’altro che scontato. Gli scenari di mercato che si apriranno, consentiranno alla Salernitana di subire numerosi cambiamenti. Era essenziale avere in granata un uomo che avesse già nutrita esperienza calcistica per la credibilità e l’evoluzione del club».

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Sono Raffaella Palumbo, classe 1990, salernitana dalla nascita. Per varie vicissitudine, sono espatriata a Genova da quando avevo 21 anni, nel capoluogo ligure esercito la professione di insegnate. Amo la vita in tutte le sue sfaccettature, non trascuro i dettagli. L'ottimismo, la curiosità, la follia, l'intraprendenza ed il sorriso sono caratteristiche di cui non posso fare a meno. Tra le gioie più grandi della mia vita rientra mia figlia: Martina. La pallavolo, la scrittura, i viaggi e la Salernitana sono le mie principali passioni. La benzina delle mie giornate risiede in tre espressioni che non cesso mai di ripetere a me stessa e agli altri: " VOLERE è POTERE, CARPE DIEM e PER ASPERA AD ASTRA"!!!

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