La diciannovesima giornata, ultima del girone d’andata, del campionato di serie A ha messo di fronte Salernitana e Juventus: a spuntarla sono stati gli ospiti, con un goal di Vlahovic allo scoccare del novantesimo minuto. Non sono mancate le polemiche, ambo i fronti, per la direzione arbitrale.
Team arbitrale: Marco Guida di Torre annunziata coadiuvato da Imperiale e Bresmes; quarto ufficiale Di Marco, al Var Valeri e Dionisi.
Passiamo alla moviola.
Al 1′ Daniliuc (S) contrasta Yildiz (J) all’interno dell’area di rigore granata: Guida, molto vicino all’azione, lascia proseguire. Contatto lieve tra il difendente e l’attaccante, non punibile con un calcio di rigore.
Al 42′ Gatti (J) interviene in netto ritardo su Legowski (S): Guida opta per un calcio di punizione a favore dei locali e ammonisce il difendente ospite.
Questo è un episodio che non metterà mai d’accordo nessuno. Negli ultimi tempi – il “caso” Baschirotto, in Monza Lecce, ha fatto giurisprudenza – le disposizioni di Rocchi ai propri arbitri sono chiare: quando un calciatore colpisce prima il pallone, si predilige il cartellino giallo. Disposizione che, per quanto mi riguarda, stona molto con quello che leggiamo nel regolamento. Seppur l’intervento di Gatti è mirato ad anticipare l’avversario, non si può ritenere un’attenuante l’aver colpito prima il pallone. Il contrasto è molto veloce, il difendente non ritrae mai la gamba, una volta colpito il pallone, affondando i tacchetti sulla cavilgia dell’avversario. Sarebbe preferibile, dunque, rivedere le disposizioni attuali e sanzionare questi interventi con un cartellino rosso per grave fallo di gioco.
Al 50′ Gyomber (S) contrasta Vlahovic (J) all’interno dell’area di rigore granata: Guida lascia proseguire il gioco. Anche in questo caso, come al 1′, ci troviamo dinanzi ad un contatto di gioco, tra due calciatori che si contendono fisicamente il pallone.
Al 52′ Maggiore (S), già ammonito, interrompe un’azione potenzialmente pericolosa avviata da Rabiot (J): Guida assegna un calcio di punizione a favore della Juventus e ammonisce il centrocampista granata per S.P.A, con la conseguente espulsione. Nessun dubbio su questa decisione, ma diamo un’occhiata al seguente frame:
l’azione di ripartenza che porta al secondo giallo per Maggiore, nasce da un evidente fallo di Rugani (J) ai danni del nigeriano Simy (S). Il difendente, da quando parte il pallone, si preoccupa unicamente di trattenere – reiteratamente – il proprio avversario per la maglietta, per poi sovrastarlo, anticipandolo di testa. Questo non può mai essere classificato come un contatto di gioco, in quanto Rugani usa impropriamente le braccia per impedire a Simy di contrastarlo. Considerando la zona, l’assistente Imperiale avrebbe dovuto e potuto aiutare l’arbitro nell’individuare questa infrazione. Ovviamente, trattandosi di doppia ammonizione, il Var è tagliato fuori, nonostante l’azione successiva avvenga nella stessa A.P.P.
In conclusione, la direzione di gara di Guida è ampiamente insufficiente. A recriminare, sono state entrambe le squadre: la Juventus per i due contatti in area di rigore ospite; la Salernitana, invece, per la mancata espulsione di Gatti e per il doppio giallo a Maggiore, con un evidente fallo non ravvisato su Simy. Insufficiente anche la prova dell’AA1 Imperiale, reo di non aver segnalato all’arbitro l’infrazione di Rugani, oltre ad un evidente fallo di Iling Junior (J) su Candreva (S) al 89′. Poco lavoro per l’AA2 Bresmes e per Valeri e Dionisi in sala Var.
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