36 anni – 37 a breve – e non sentirli: è Antonio Candreva il calciatore della Salernitana più presente in campo al termine del girone d’andata. Il numero 87 granata, top scorer in coabitazione con Dia a quota 4 gol, ha giocato 1421 minuti in questa Serie A, saltando solo la gara casalinga con l’Inter per infortunio.
Titolare 17 volte su 18, l’ex interista primeggia nel minutaggio per il rotto della cuffia: secondo è Bradaric, che ha totalizzato appena un minuto meno di Mast’Antonio. Il mancino croato è l’unico calciatore granata ad aver sempre giocato in campionato, disputando 15 gare dall’inizio e 4 da subentrato.
Il dualismo si inverte se si considera il minutaggio complessivo in stagione: includendo le tre gare di Coppa Italia, Bradaric soffia il primato a Candreva, che ha giocato solo contro la Ternana (segnando) per poi saltare i turni seguenti contro Sampdoria e Juventus.
Terzo in campionato è Gyomber, con 1283 minuti: lo slovacco ha giocato 16 partite, di cui 14 da titolare. Alle sue spalle l’ormai ex granata Mazzocchi, che prima di passare al Napoli ha giocato tutte e 18 le gare disputate con la Salernitana: l’esterno di Barra arriva a 1276′, forte di ben 16 titolarità.
Subito dietro figurano Pirola (1177′) e Coulibaly: penalizzato da un infortunio, Lassana ha giocato titolare 13 gare sulle 14 in cui è stato disponibile, arrivando a quota 1102 minuti.
Sotto i tre zeri c’è Ochoa, in campo 11 volte per un totale di 990′: l’infortunio del messicano ha spianato la strada a Costil, che con 8 partite arriva a 720 minuti. Il portiere francese si avvicina a Memo contando anche la Coppa Italia, avendo giocato da titolare le gare con Ternana e Sampdoria.
Tra i due portieri si apre una forbice in cui si inseriscono svariati calciatori. A quota 963′ c’è Kastanos, che ha giocato 16 partite di cui 12 da titolare: in ben 9 occasioni il cipriota ha lasciato il campo prima del triplice fischio, risultando il calciatore granata più sostituito.
Alle spalle del centrocampista staziona il grande assente Dia: l’attaccante granata ha saltato 5 partite (tra mercato e infortuni), giocando in tutto 943 minuti, che lo rendono solo il nono giocatore della Salernitana più impiegato in questa Serie A. 14 le presenze del senegalese, titolare in 10 occasioni.
Seguono un Maggiore in ripresa (824′) e il nuovo arrivato Legowski. Il polacco ha giocato 799 minuti, ed è uno dei due granata subentrati più volte dalla panchina: ben 10 volte su 18 presenze. Inoltre, l’ex centrocampista del Pogon è il giocatore più impiegato tra quelli arrivati durante il calciomercato estivo.
Subito dietro figurano Lovato (767′) e Fazio (744′), protagonisti di un autentico switch: l’ex Atalanta ha giocato tantissimo con Sousa (titolare in tutte le prime 7 giornate), per poi totalizzare appena 80 minuti con Inzaghi, fino all’eclatante sostituzione al 35′ del primo tempo contro il Bologna.
L’argentino, al contrario, è stato impiegato solo due volte dal tecnico portoghese (con la Roma per necessità e con il Torino a risultato già acquisito), salvo poi rilanciarsi con SuperPippo: dopo il cambio tecnico, Fazio ha giocato titolare 7 delle 8 partite in cui è stato disponibile, diventando il riferimento della difesa.
Più giù c’è Cabral, che ha sofferto la nuova guida tecnica: il capoverdiano ha sempre giocato con Sousa, poi Inzaghi lo ha schierato titolare contro Cagliari e Genoa, prima dell’infortunio al polpaccio. Una volta rientrato, il 21 granata ha giocato solo scampoli da subentrato contro Fiorentina, Atalanta e Milan.
Dietro all’ex Sporting (fermo a quota 679′) c’è Daniliuc, che dopo l’inizio stagione saltato per infortunio ha trovato tanto spazio: il duttile difensore austriaco è sceso in campo 11 volte, di cui 7 da titolare. 638 i minuti giocati in Serie A dall’ex Nizza.
Meno di 600 minuti, invece, per i due giovani attaccanti presi in estate: Tchaouna arriva a 595, Ikwuemesi a 574. Per entrambi, mai titolari con Sousa, il minutaggio si è impennato dopo il cambio in panchina: il tecnico lusitano ha concesso poco più di 100′ al nigeriano e ancor meno spazio all’ex Rennes.
Quest’ultimo è diventato un uomo chiave con Inzaghi: tolto il forfait con la Lazio, Tchaouna è sempre stato impiegato da SuperPippo, con 6 gare da titolare e 4 da subentrato. Con la nuova gestione ha sempre giocato anche Ikwuemesi, schierato in 5 occasioni dal 1′.
Subentrato ben 10 volte (4 con Sousa, 6 con Inzaghi), il nigeriano condivide con Legowski lo status di “dodicesimo uomo” della rosa granata. Proprio davanti a Tchaouna, entrato 8 volte a partita in corso.
Si scende poi ai 535′ di Bohinen, in campo 12 gare di cui 7 da titolare: in queste ultime, l’ex CSKA è stato sempre sostituito. Spazio poi al desaparecido Martegani, finito fuori dai radar con Inzaghi: l’ex San Lorenzo ha sempre giocato con Sousa, mentre il tecnico piacentino gli ha concesso appena 121 minuti sui 476 complessivi di questo campionato. L’argentino è subentrato ben 8 volte a gara in corso.
A proposito di sparizioni, peggio ancora è andata a Botheim. Il norvegese ha sempre giocato nelle prime 6 giornate, risultando 4 volte titolare. Poi, dopo il cambio tecnico, sono arrivati solo 9 minuti da subentrato contro il Napoli: in tutto, il numero 11 granata ha disputato 316 minuti.
Dietro di lui Simy, che dopo il reintegro fortemente voluto da Inzaghi ha trovato spazio crescente: il nigeriano è stato convocato 8 volte e ha giocato 4 partite. Ai subentri contro Sassuolo e Bologna (con gol) sono seguite le titolarità contro Verona e Juventus, che hanno issato l’ex Crotone a 225 minuti.
Chiudono la graduatoria i tre giocatori meno impiegati: Sambia ha giocato 145′ nell’arco di tre partite (l’ultima da titolare contro la Juve), Stewart ha totalizzato 96′ in 4 presenze da subentrato (equamente divise tra i due allenatori), mentre i 48 minuti giocati da Bronn sono arrivati tutti con Inzaghi in panchina.
Minuti a referto in campionato anche per Mamadou Coulibaly, subentrato nella prima di campionato a Roma prima di passare al Palermo. Hanno giocato solo in Coppa Italia, invece, i vari Fiorillo, Sfait e Borrelli.
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