Inauguriamo le interviste dei tifosi con il parere di Davide Avallone, fondatore del club “Londragranata” che ad oggi raggruppa circa una sessantina di tifosi della Salernitana emigrati nella capitale inglese, i quali partecipano anche attivamente alle trasferte del team di mister Inzaghi.
Amante della Salernitana sin da piccolo, Davide traina il gruppo di fedelissimi presenti a Londra dal giorno dei festeggiamenti della promozione nella massima serie. Da allora, è capitato molte volte che salernitani in vacanza li abbiano contattati per vedere le partite insieme “facendoci sentire più vicini che mai alla nostra città”. Sebbene non abbiano ancora trovato una vera e propria sede data la difficoltà nel reperire un locale libero nel centro della città, ogni settimana si danno appuntamento al One Tun Pub per rivivere un po’ di sana salernitanità perché “se è vero che puoi togliere un salernitano da Salerno, non puoi togliere la Salernitana a un salernitano”.
Davide, cosa significa sostenere la Salernitana da un Paese lontano? Quali sono le sensazioni?
“Sicuramente ci vuole una grande dose di passione: molti, infatti, seguono la Salernitana già da prima di trasferirsi nel Regno Unito, ma è necessaria anche un’abbondante dose di resilienza perché non poter seguire la propria squadra da vicino e come si vorrebbe comporta sofferenza. Tuttavia, nonostante la distanza e gli impegni lavorativi, spesso ci organizziamo per sostenere i Granata in trasferta rinunciando a giorni di ferie utili e, quando possibile, tornare a respirare l’aria di Salerno. Durante questo campionato siamo stati a Roma, Firenze, Monza”.
A proposito di campionato, con Salernitana- Juventus si è concluso un girone di andata con evidenti difficoltà. Nelle ultimissime partite, tuttavia, sembra essere iniziato un tour de force che deve necessariamente ricavare linfa vitale dal calciomercato…
“A inizio campionato sono state fatte delle scelte, ossia riscattare e trattenere i giocatori più importanti quali Dia e Pirola e acquistare giovani promesse. Purtroppo questa scelta si è rivelata poco fortunata. Con il ritorno di Sabatini credo che il Presidente abbia fatto intendere di voler assolutamente mantenere la categoria. Staremo a vedere”.
Walter Sabatini, uno dei più creativi dirigenti del calcio italiano, è stato richiamato a Salerno per risollevare le sorti della squadra granata e tentare l’operazione salvezza bis. Che cosa manca a questa Salernitana per riuscire nell’impresa?
“In termini di organico siamo carenti soprattutto in difesa: mancano due terzini e un centrale esperto. Purtroppo, Lovato non ha ancora garantito la solidità che ci si aspettava. La partenza di Dia sembra quasi certa, quindi tocca intervenire anche in quel ruolo. Inoltre, gli acquisti di Stewart, Botheim, Ikwuemesi non hanno dato il giusto plus. Alla Salernitana occorrono in totale 7-8 acquisti e altrettante cessioni. Insomma, un’altra minirivoluzione”.
Sul taccuino di Sabatini sono finiti tre nomi per il rinforzo in vista del match contro il Napoli, stiamo parlando del mediano Palomino e del centrocampista ventiquattrenne Adopo, entrambi riserve dell’Atalanta, oltre a un ipotetico ritorno di Bonazzoli. Occorre riprendersi dalla immeritata sconfitta casalinga contro la Juventus e incanalare rabbia, energie e magari i suddetti innesti per portare a casa bei numeri. Un pronostico per questo “derby campano”?
“L’esperienza di Palomino sarebbe utile per traghettare la squadra verso la salvezza, con Fazio comporrebbero una coppia di tutto rispetto. Adopo, nonostante l’esperienza poco felice a Bergamo, è un buon acquisto, pronto a riscattarsi, è classe 2000, giovane e volenteroso di fare bene. Bonazzoli lo conosciamo, è stato fondamentale per la Salernitana e lo abbiamo ripagato con il nostro supporto e affetto. Speriamo ritorni con gli stimoli giusti.
Per quanto riguarda il derby, noi tifosi speriamo e crediamo sempre in una vittoria della nostra “bersagliera”, indipendentemente dall’avversario.
Grazie Davide, i miei migliori auguri di un anno più granata possibile!