Walter Mazzarri, allenatore del Napoli, ha rilasciato dichiarazioni interessanti in conferenza stampa in vista del derby campano contro la Salernitana.
Sulla settimana trascorsa dopo il ko di Torino:
«Sono felice del lavoro svolto questa settimana. Abbiamo avuto più tempo per stare insieme, anche se da quando sono arrivato sono passati pochi giorni per organizzarci. Credo che questa situazione ci abbia giovato. La vera prova sarà sul campo, e mi aspetto un Napoli brillante. A Torino abbiamo avuto qualche problema, colpa mia per alcuni richiami pesanti con il preparatore, ma c’è stata anche un po’ di sfortuna. In ogni caso, è stata una partita negativa, ma contro la Salernitana puntiamo al risultato. Un ritiro punitivo? Se i giocatori sono professionisti, sono arrabbiati. Sanno di aver avuto poco tempo con il nuovo allenatore, ma dovrebbero essere soddisfatti come me. Devono capire che devono dare di più. Questo accade, non è un dramma.»
Sul 4–3–3 di Spalletti
«Quando ero rampante e giovane, forse commettevo errori nella comunicazione. Ora, invece, posso dire di essere più saggio. Mi sono fermato dopo 13 anni senza interruzioni. Poi, ho visto il Napoli e lo guardavo con affetto. Ho studiato il 4–3–3 e ho approfondito la mia conoscenza, ma è fondamentale avere i giocatori giusti per adottare un modulo specifico. La mancanza di Kim? In un calcio del genere, è essenziale avere anche la forza di recuperare giocando ad alti livelli. Sono qui perché ho dedicato molto tempo allo studio del metodo di gioco del Napoli, considerato che era la squadra che giocava meglio in Europa.»
In conclusione:
«Qualcuno mi ha detto di non fare la conferenza, io ci metto la faccia. Il Napoli sta vivendo un momento particolare, chiedo un piccolo aiuto allo stadio dai napoletani. Per 95 minuti diano una mano ai ragazzi, come hanno sempre fatto. Poi se alla fine non saranno contenti è giusto che si fischi. Io devo solo pensare che quelli a disposizione vadano a mille. Quando sono arrivato abbiamo giocato ogni tre giorni, stavo male. Ora sto meglio perché li ho visti meglio in campo. Agenti? I calciatori devono solo fare il loro dovere e dare il massimo per la maglia. Arbitri? I nostri non devono reagire ma i giocatori di talento vanno tutelati».