Giovanni Pisano sarà domani allo stadio per seguire la gara tra Salernitana e Genoa. Sarà un doppio ex atipico perché se è vero che l’ex attaccante siciliano ha giocato nei grifoni nel 1997 (proveniente proprio dalla Salernitana)., è altrettanto vero che il suo cuore è legato a doppio filo con la maglia granata. Pisano detiene il record di gol nelle competizioni ufficiali oltre ad aver allenato per poco gli Allievi Nazionali. Da qualche anno ricopre il ruolo di osservatore per la Fiorentina.
Conosci bene le due piazze. Che gara ti aspetti?
«Mi aspetto una bella partita, a prescindere dalla posizione di classifica della Salernitana. Il Genoa gioca bene e si esalta nelle difficoltà. Ha fermato quasi tutte le grandi squadre, ma la Salernitana è in ripresa anche se i risultati non dicono questo. Io ho visto una bella Salernitana ultimamente».
E come si ferma questo bel Genoa?
«Non è facile ma la Salernitana può vincere. La squadra ha una sua identità, se la gioca con tutte le squadre e pi c’è il fattore pubblico che non va sottovalutato. L’Arechi pieno mette pressione»
Intanto sono arrivati Zanoli e Basic, due rinforzi che potranno dare una grande mano
«Se li ha presi Sabatini sarà sicuramente così. Il direttore sa quello che deva fare. È chiaro che bisognava intervenire dopo le cessioni di Mazzocchi e Bohinen. Credo che la Salernitana interverrà ancora sul mercato anche se il budget non sarà altissimo. Però Sabatini è una garanzia. Credo che la Salernitana abbia urgente bisogno di un attaccante che faccia gol a prescindere dalla permanenza o no di Dia».
Intanto si parla di difensori: Boateng, Manolas
«I leader vanno benissimo. Sono calciatori importanti. Se dovesse arrivare uno di questi sarebbe un valore aggiunto. In ogni caso c’è bisogno di qualcuno che butti dentro il pallone»
Un Giovanni Pisano per intenderci
«Se potessi scenderei in campo. La maglia granata rappresenta tutto per me. È stato amore a prima vista, dal giorno del mio esordio con doppietta. Cinque anni meravigliosi con quel pubblico straordinario Giocare a Salerno è stato un privilegio»
Dalla Salernitana andasti proprio al Genoa
«Sono stato poco ma ho avuto la possibilità di conoscere il grande presidente Spinelli. Facevo gol anche lì. Quando fui ceduto Spinelli fu molto dispiaciuto. Anche io lo fui. È una grande piazza».
Torniamo al presente: Gilardino e Inzaghi. Largo ai giovani
«Assolutamente. Gilardino mi sta impressionando molto. Fa giocare bene la sua squadra e ha dato una bella identità al Genoa. Inzaghi lo conosco dai tempi della Reggina. È un trascinatore che sa farsi seguire dal gruppo. Vedo che la squadra lo segue. Ripeto: a prescindere dai risultati la Salernitana se la sta giocando. La salvezza è possibile però è ora di fare punti. Io sarò all’Arechi per sostenerla».