Che non sarebbe stata una stagione tranquilla lo sapevamo dall’inizio, eppure una squadra che ha dimenticato come si vince una partita non ce l’aspettavamo. Decisamente un “mal trago” come dicono in Spagna, che i tifosi granata del Mevz & Chuleria di Madrid cercano di mandar giù a suon di cerveza, alici fritte e mentalità da supporters indefessi.
Abbiamo conosciuto Luciano che di birre madrilene dietro a gioie e dolori, tristezze ed euforie ne beve dal 2018, da quando, cioè, in tre si riunivano per guardare le partite della squadra del cuore nella città iberica. “Quando ci vediamo al bar per seguire le partite è come se fossimo in uno dei nostri amati quartieri di Salerno” – racconta – “nel 2018 ho conosciuto un altro salernitano nell’azienda in cui lavoro e, tramite un gruppo Facebook di italiani a Madrid, abbiamo incontrato un terzo che chiedeva dell’esistenza di tifosi in città. Ci siamo subito dati appuntamento e messo su il gruppo che nel giro di pochi mesi è cresciuto rapidamente. Nel 2019 abbiamo realizzato i primi adesivi e il due aste in occasione del centenario e l’anno scorso anche le magliette. A oggi siamo una ventina di bevitori di Alhambra, tifosi e amici sinceri.
Luciano, quali sono gli aspetti positivi di seguire i Granata dall’estero e cosa vi manca di più della quotidianità da tifosi?
Un aspetto positivo è sicuramente quello di poter vivere momenti di salernitanità a tanti km di distanza da casa. Vorremmo essere un riferimento per i tifosi della Salernitana che si trovano a Madrid, anche solo in viaggio o in Erasmus.
Della quotidianità del tifoso ci manca soprattutto andare allo stadio a sostenere la squadra, anche se ci organizziamo per delle trasferte, purtroppo andiamo incontro alle stesse difficoltà di chi viaggia, dovute soprattutto ai calendari rilasciati a singhiozzo e alle partite organizzate in giorni della settimana che per noi sono abbastanza proibitivi, passando poi per i costi e gli orari dei biglietti aerei.
Quali sono i rapporti con gli altri club granata all’estero?
Abbiamo conosciuto i ragazzi del Salernitana club Barcellona in trasferta a Genova, i ragazzi del club Manhattan quando uno di noi è andato in viaggio a New York. Anche con il gruppo svizzero e quello tedesco di Monaco di Baviera siamo in rapporto dopo esserci conosciuti grazie a un programma televisivo qualche anno fa. A volte vengono a vedere la partita anche amici spagnoli o italiani di altre tifoserie perché siamo riusciti a creare un ambiente bello e divertente e anche abbastanza rumoroso!
Impossibile resistervi, insomma! Lo raccontano anche nome e simbolo del Club: Salernitanità verace che incontra la cultura popolare madrilena.
Il simbolo del gruppo è un gatto pirata perché i madrileni sono soprannominati Gatos e anche il termine Chulerìa è un riferimento a Madrid in quanto i chulos madrileños erano parte della classe popolare madrilena e si distinguevano per abiti e atteggiamenti sgargianti. Inutile spiegare Mevz, vero?
La Salernitana sta palesando purtroppo qualche errore di troppo in campo, 0 punti nelle ultime tre partite.
La Salernitana sta attraversando un momento difficile e quello di cui avrebbe bisogno è ritrovare l’unione che conosciamo bene dall’esperienza degli anni passati e delle categorie inferiori. In tanti abbiamo il ricordo di quel Milan – Salernitana di dicembre 2021 che incarna il vero spirito bersagliero. Cantare oltre il risultato, oltre il novantesimo e oltre la categoria.
Che cosa risponde uno spirito bersagliero alla fatidica domanda: a 17 dalla fine salvezza sì, salvezza no?
Ovviamente speriamo di sì ed è finita si dice alla fine. Ma la verità è che, se anche dovessimo retrocedere , l’anno prossimo saremo ancora “al piè del cañón” come dicono in Spagna. Pronti a sostenerla, con qualche difficoltà in più legata soprattutto ai diritti TV e alle trasferte, ma poco cambia. Noi siamo sempre qua.
Mevz & Chulerìa, adelante Salernitana sia!