Ventiquattro ore separano Salernitana e Roma dalla disputa di un match di notevole importanza per entrambe.
I giallorossi, al di là dell’esito di Fiorentina-Inter, vincendo a Salerno si porterebbero ad un passo dalla zona Champions League. I granata, dovessero superare gli uomini di De Rossi, accorcerebbero significativamente sul plotoncino di squadre impegnate nella bagarre salvezza.
Le sconfitte di Udinese, Cagliari, Sassuolo e Lecce, i pareggi di Empoli, Verona e Frosinone, offrono l’ennesima ghiotta opportunità a Candreva e compagni.
Sarà gara molto intensa sul piano agonistico, ma le due compagini hanno valori tecnici che lasciano immaginare una contesa interessante anche sul terreno dell’estetica calcistica.
I capitolini hanno cambiato i connotati tattici con l’avvento dell’ex centrocampista della Nazionale. Accantonato il 3 5 2 speculativo di Mourinho, hanno iniziato ad esprimere un calcio meno prevedibile, basato sul palleggio e gli inserimenti improvvisi senza palla. Il tutto riassunto in un 4 3 2 1 brioso e propositivo. Atteggiamento che, però, concede inevitabilmente qualcosa agli avversari a livello difensivo.
Pochi dubbi di formazione per De Rossi. I giallorossi dovrebbero iniziare con Rui Patricio tra i pali. La linea difensiva, partendo da destra, dovrebbe essere composta da Karsdorp, dal rientrante Mancini a cui sarà affiancato Llorente e dal danese Kristensen. A centrocampo, complice l’assenza per squalifica di Paredes, agirà Cristante centralmente. Le mezzali saranno Bove e Pellegrini. In attacco, infine, la fisicità di Lukaku sarà supportata dall’estro e dalla velocità di Dybala ed El Shaarawy.
In casa granata, invece, non sono escluse sorprese in tutti i reparti e anche dal punto di vista del modulo tattico. Il ritorno alla difesa con tre centrali non è ipotesi peregrina. In tal senso, non è da escludere l’impiego contemporaneo di Zanoli e Pierozzi, con il secondo nelle vesti di braccetto destro. Tra le opzioni tattiche praticabili, complice il recupero di Kastanos, anche un centrocampo più corposo e interpreti offensivi capaci di fornire pochi riferimenti ai prestanti difensori rivali. Per una gara che si proponga di conservare il controllo delle operazioni attraverso un fitto palleggio. E, soprattutto, la ricerca del gol sfruttando le capacità di tiro e di inserimento che sono nelle corde di diversi calciatori a disposizione dell’ex bomber di Milan e Juventus.
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