In pochi giorni la Salernitana si è resa protagonista di un vero e proprio voltafaccia, attuando un restyling difensivo totale, salutando alcuni dei protagonisti della prima parte di stagione e sostituendoli con nuovi profili per tentare l’assalto alla salvezza. Nella prima uscita, la retroguardia granata ha già dato dei primi segnali positivi, mantenendo inviolata la porta, qualcosa che in campionato era riuscito solo contro il Verona.
Sono state soprattutto le ultime ore a vedere protagonista la Salernitana, che in fretta e furia ha messo mano al mercato per trovare profili che potessero rinforzare l’organico a disposizione di Filippo Inzaghi. Le due cessioni di rilievo sono arrivate ufficialmente il 31 gennaio, a poco più di 24 ore dallo scadere della sessione di mercato. Nel giro di poche ore, così, i granata hanno salutato due dei loro titolari, con le cessioni in prestito di Lovato e Daniliuc, accasatisi rispettivamente al Torino, avversario della squadra campana proprio la scorsa domenica, e al Salisburgo. Non si è fatta attendere però la reazione del dg Sabatini, che si è assicurato il cartellino di Triantafyllos Pasalidis, arrivato a titolo definitivo dall’OFI Creta, e poi il grande colpo, il campione del mondo Jerome Boateng. Oltre ai centrali, non possono non essere menzionati Zanoli e Pierozzi, giocatori di qualità, giovani e dalla discreta adattabilità, entrambi in prestito, rispettivamente da Napoli e Fiorentina.
Potrà sembrare poco una buona prestazione sul campo del Torino, ma le prime perplessità sollevate dopo l’acquisto dei due difensori sono state già superate. Chi pensava che un difensore come Pasalidis, che oggettivamente mancava di esperienza fuori dalla madrepatria, potesse stentare almeno all’inizio si è ricreduto, con una prova di grande sacrificio che lo ha visto anche lasciare il campo anzitempo, rimediando un infortunio pur di lottare su ogni pallone. Lo stesso vale per Boateng. Per carità, le condizioni fisiche sono tutt’altro che ideali per l’ex Bayern Monaco, che non vede il campo dal termine della sua esperienza con il Lione, ma in quell’ora di gioco passata sul campo si è imposto nel terzetto difensivo, da leader qual è. Chiusure, tempi di gioco, comunicazione da top al mondo quale è stato, perché d’altronde la qualità un giocatore come Boateng non la può perdere da un giorno all’altro.
Con l’infortunio di Gyomber e la volontà di Inzaghi di avere a disposizione un organico adatto alle sperimentazioni, che sia difesa a tre o difesa a quattro, non è improbabile che la Salernitana possa attingere al mercato svincolati per ultimare definitivamente il reparto. Da Manolas, oggetto di disputa con il Verona, rivale anche sul mercato oltre che nella corsa salvezza, fino alla nuova suggestione Mustafi, altro volto di rilievo in Europa, dove ha spiccato indossando tra le altre le maglie di Valencia e Arsenal. Chissà che con uno dei due la squadra di Inzaghi possa creare finalmente una retroguardia temibile, che possa portare i granata a compiere un’impresa alla pari di quella di due anni fa.
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