Il turno numero ventiquattro comincia con la vittoria in esterna dell’Empoli sulla Salernitana, per 1-3. Il primo vantaggio è dei toscani, con Zanoli che prolunga di testa, direttamente in porta, il cross di Cambiaghi, mettendo fuori causa Ochoa. La Bersagliera vuole trovare il pareggio già nel primo tempo, ma Caprile è miracoloso, specialmente sulla volée di Kastanos. Il gol dell’1-1 arriva al 68′, con la prima firma italiana di Weissman, che trasforma di testa sul traversone di Candreva. A cinque dalla fine, Pellegrino atterra Fazzini in area di rigore, causando, perciò, il penalty. Dagli undici metri va Niang che, implacabile, spiazza Ochoa e mette a segno la sua prima rete dal suo ritorno in Italia. Chiude le ostilità Cancellieri che finalizza l’ultima ripartenza. Questa sconfitta inguaia ancora di più i granata che rimangono ultimi a quota tredici, Inzaghi verrà esonerato con decorrenza, quasi, immediata.
La Lazio espugna l’Unipol Domus di Cagliari, ritrovando la vittoria dopo due turni a digiuno. Un pasticcio della difesa sarda regala il vantaggio ai biancocelesti: Isaksen mette in mezzo un cross basso, Azzi manca l’impatto con il pallone, Deiola non controlla e deposita la sfera nella propria porta. A inizio secondo tempo, Immobile fa 0-2 in tap-in, dopo la respinta di Scuffet sulla conclusione di Isaksen, sono 200 in Serie A per l’ex-Toro e Genoa. Il Cagliari non demorde e al 50′ Gaetano fa 1-2 con una perla da fuori area, a giro sul secondo palo e nulla da fare per Provedel: prima rete rossoblu per il classe 2000 cresciuto nel Napoli. Al 64′, però, Felipe Anderson realizza la rete del decisivo 1-3.
All’Olimpico, De Rossi mette fine alla sua striscia di vittorie, rimasta a quattro, cadendo ai piedi dell’armata nerazzurra di Simone Inzaghi. L’Inter si porta in vantaggio con il gol di Acerbi, a cui risponderà un altro difensore, ossia Mancini. La Roma trova addirittura il vantaggio con El Shaarawy, chiudendo il primo tempo con una rete in più dei meneghini. Al terzo minuto della seconda frazione, Thuram fa 2-2, poco dopo arriva il 2-3 con Angeliño che debutta nel peggiore dei modi, mettendo a segno un’autorete. Nel recupero, Bastoni chiude il match, 2-4 Inter.
Nella serata di sabato, al MAPEI di Reggio Emilia è 1-1 tra Sassuolo e Torino. Succede tutto nei primi minuti, con i neroverdi che trovano l’1-0 con Pinamonti e la seguente risposta granata con Zapata. Il seguito del match vede i ritmi calare, senza nessun’occasione pericolosa.
Manita viola nel lunch match del Franchi, la Fiorentina domina sul Frosinone e vince per 5-1. Dopo quarantatré minuti, la Viola è avanti per ben 3-0, grazie al primo gol di Belotti con la sua nuova maglia e alle reti di Ikone e Martinez Quarta. Nico Gonzalez sigla il poker nei primi minuti del secondo tempo, poco dopo Mazzitelli segna l’unica rete ciociara della partita. Il quinto gol viola lo trova Barak, a meno cinque dalla fine.
Domina l’equilibrio, invece, al Brianteo tra Monza e Verona. Match parecchio noioso, unici spunti interessanti nel corso del primo tempo e seconda frazione, praticamente, anonima. Il match si chiuderà sullo 0-0. Punto che fa avvicinare gli scaligeri al diciassettesimo posto, il Monza rimane nella parte destra della classifica.
Discorso differente per lo scontro tra Bologna e Lecce, nel quale i felsinei portano a casa una convincente vittoria per 4-0. Orsolini protagonista assoluto con una doppietta, gli ex-AZ Alkmaar Beukema e Odgaard si uniscono all’albo dei marcatori. Thiago Motta continua a sognare, in attesa dello scontro diretto con la Fiorentina, in programma domani sera per il recupero della ventunesima giornata.
Tanti gol anche nello scontro del Ferraris tra Genoa e Atalanta. Un 1-4 parecchio bugiardo, considerando la prestazione degli uomini di Gilardino. De Keteleare porta avanti gli orobici con un gran sinistro al volo, risponde l’ex di turno Malinovskyi con un potentissimo mancino sotto la Nord. Dura pochissimo l’equilibrio, spezzato da una bellissima punizione di Koopmeiners. Il Genoa vuole reagire a tutti i costi, ma sono fatali le due ripartenze che porteranno Zappacosta e Touré alle reti dell’1-3 e del seguente, decisivo, 1-4. Si ferma a otto la striscia positiva di Gilardino, settimo risultato utile consecutivo per Gasperini.
La domenica di Serie A si chiude a San Siro, con il Milan che batte il Napoli e consolida la zona Champions, mettendo ben tredici punti sopra il quinto posto. A deciderla è l’intesa Leao–Theo Hernandez, con quest’ultimo che trasforma la rete del decisivo 1-0 sfruttando il filtrante del portoghese. I partenopei tentano di pareggiare in tutti i modi, ma nulla da fare. Altro zero per Mazzarri che rimane al nono posto in classifica, a meno sette dalla Champions.
Il turno termina con la clamorosa sconfitta casalinga della Juventus contro l’Udinese. A deciderla è il tap-in di Lautaro Giannetti, sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Samardzic. I padroni di casa trovano il pareggio con Milik su sponda di Rabiot, ma Abisso annulla perché la palla era precedentemente uscita dal rettangolo di gioco.
il KO bianconero fa allungare l’Inter in testa, che si porta a più sette lunghezze sulla Vecchia Signora. Il Milan rimane terzo, a meno un punto dal secondo posto, davanti all’Atalanta. Tutte racchiuse in quattro punti, le cinque squadre che lottano per un posto in Europa League: il Bologna, per ora, quinto a 39, segue la Roma a 38, Fiorentina e Lazio a pari merito con 37 punti ed il Napoli a 35. Con la vittoria di Torino, l’Udinese sale a 22, staccandosi un minimo dalla zona rossa, così come l’Empoli, che va a 21, grazie alla cura Nicola. Criticissime, le situazioni di Cagliari e Salernitana.
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