Salernitana – Monza sarà partita da ex per mister Raffaele Palladino, che affronterà da allenatore l’Ippocampo rappresentato vent’anni fa da calciatore. L’attuale tecnico dei brianzoli firmò per la Salernitana nell’estate 2004, arrivando in prestito dalla Juventus.
Tornato in Campania dopo l’esperienza in terza serie col Benevento, Palladino segnò i primi gol in Serie B con la maglia della Salernitana. Il classe ’84 fu capocannoniere dei granata con 15 centri in 39 partite, risultando cruciale per la salvezza della squadra allenata prima da Ammazzalorso e poi da Gregucci.
Coppa Italia compresa, Palladino mise insieme 19 reti in 43 presenze, che rappresentano lo score migliore fatto registrare in carriera. L’ottima stagione in granata catturò le attenzioni della massima serie, e l’anno successivo l’attaccante esordì in A passando in prestito al Livorno.
Sabato il tecnico campano affronterà per la quarta volta la Salernitana da allenatore: per lui due successi e una sconfitta, tutti con il medesimo risultato. Nell’andata della scorsa stagione in Brianza finì 3-0: le reti di Carlos Augusto, Mota e Pessina su rigore stesero i granata di Nicola nell’ultimo match prima della pausa per il Mondiale.
Al ritorno la Salernitana ripagò con la stessa moneta: i gol di Coulibaly, Candreva e Kastanos siglarono la rinascita targata Sousa e aprirono il percorso salvezza. Totalmente opposto, invece, il match d’andata di questa stagione: i gol di Colpani, Vignato e Pessina (ancora dal dischetto) comportarono il terzo k.o. di fila, seguito dall’esonero del tecnico portoghese.
Domani avrà luogo anche il primo confronto tra il tecnico biancorosso e Liverani, il quale a sua volta non ha mai sfidato il Monza. Uno, invece, il precedente da ex del Palladino calciatore contro il cavalluccio: l’attuale tecnico brianzolo subentrò in Salernitana – Crotone 1-1 nel 2016 (reti di Stoian e Coda), mentre rimase fuori dai convocati in Spezia – Salernitana 3-0 del 2018.
Passando al campo, tornerà all’Arechi da ex anche Milan Djuric, arrivato al Monza durante il mercato di gennaio. Il bosniaco conserva un quadriennio molto importante con la maglia della Salernitana, partito con la salvezza in Serie B e chiuso con la miracolosa permanenza in A di due stagioni fa.
L’ariete di Tuzla firmò con la società granata nell’estate 2018, chiudendo la parentesi estera al Bristol City. Dopo un lungo digiuno, Djuric si sbloccò solo a marzo 2019 contro il Venezia. Fu il primo di 7 gol importanti per il mantenimento della categoria, conquistato proprio ai playout contro i lagunari.
Dopo la turbolenta stagione targata Colantuono – Gregucci – Menichini, l’arrivo di Ventura comportò la miglior annata dell’attaccante sul piano realizzativo. Il bosniaco divenne capitano e leader, siglando 12 gol. Bottino comunque insufficiente a centrare i playoff, mancati all’ultima giornata con la sconfitta contro lo Spezia.
L’anno successivo, il classe ’90 recitò un ruolo importante per la promozione in A della squadra allenata da Castori. Alternandosi con Tutino e soprattutto con Gondo, il 33enne affiancò 5 gol e un assist alla generosità di sempre. Arrivato in Serie A, Djuric fu tra gli uomini chiave per la miracolosa salvezza targata Nicola.
Oltre a 3 assist, tantissimo lavoro sporco e un’infinità di duelli aerei vinti, il gigante bosniaco firmò 5 gol molto pesanti contro Genoa, Verona, Milan, Sassuolo e Fiorentina. Marcature che, insieme alle 10 di Bonazzoli e alle 5 di Verdi, risultarono decisive per la salvezza.
Scaduto il contratto, nell’estate 2022 Djuric non rinnovò con la società di Iervolino, firmando per tre anni con il Verona. Club lasciato dopo un anno e mezzo, prima del recente passaggio in Brianza. Domani bosniaco tornerà ad affrontare la Salernitana, con la cui maglia conserva uno score di 29 gol e 7 assist in 154 partite.
Altro ex della contesa è Jean-Daniel Akpa Akpro, che con Djuric condivise per due anni e mezzo lo spogliatoio granata. Il centrocampista ivoriano fu tesserato come svincolato nel febbraio 2018, giocando gli ultimi mesi del campionato di B con Colantuono per ritrovare minutaggio dopo tanti infortuni.
Nel 2018-19 l’ex Tolosa mise in mostra tutte le sue qualità, ma i ripetuti acciacchi ne limitarono il contributo. Specie nella disastrosa fase finale, culminata nel già citato spareggio salvezza del Penzo che i granata di Menichini vinsero ai rigori.
La continuità, poi, arrivò nel 2019-20: Akpa Akpro divenne un pilastro nella Salernitana di Ventura, mettendo in campo prestazioni da calciatore di categoria superiore. La stagione molto positiva, arricchita dai primi due gol in Italia contro Cosenza e Juve Stabia, valse al classe ’92 il passaggio alla Lazio.
L’ennesima operazione legittimata dalla multiproprietà e contestata dalla tifoseria granata tolse all’Ippocampo un calciatore fondamentale, la cui esperienza a Salerno si chiuse con 61 presenze e 2 reti. La parentesi nella città d’Ippocrate resta d’importanza capitale per il centrocampista, che rilanciò una carriera in fase calante.
Ha un passato a Salerno anche Danilo D’Ambrosio, che vent’anni fa fece parte delle giovanili della società di Aliberti, senza però mai esordire tra i grandi. Il difensore napoletano vestì granata nel 2004-05, per poi restare svincolato a fine stagione dopo il fallimento della società dell’imprenditore campano.
Successivamente, il classe ’88 si trasferì alla Fiorentina, insieme al fratello gemello Dario. Neanche con i viola arrivò il debutto da professionista, poi raggiunto nel 2008 in C1 con la maglia del Potenza.
Su sponda granata, invece, salterà la gara da ex Lorenzo Pirola, ancora alle prese con i problemi fisici già sofferti nelle ultime settimane. Il classe ’02, originario di Carate Brianza (15 chilometri da Monza), ha giocato per due stagioni in biancorosso, prima di passare alla Salernitana.
Il capitano dell’under 21 firmò con la società brianzola nell’estate 2020, arrivando in prestito dall’Inter. La prima stagione in B (nonché prima con continuità da professionista) si chiuse con 16 presenze, e la squadra di Brocchi mancò la promozione in A perdendo la semifinale playoff contro il Cittadella.
Tornato in prestito nel 2021-22, Pirola visse una seconda stagione dai due volti. In regular season arrivarono solo 10 presenze, complici due stop significativi a gennaio e marzo: prima l’artroscopia al ginocchio destro, poi l’intervento d’urgenza per la torsione del testicolo.
Superato il peggio, i playoff riservarono soddisfazioni: il classe ’02 fu titolare nelle 4 le gare di post-season, e il Monza conquistò la prima Serie A della sua storia. Tornato all’Inter, il difensore fu poi ceduto alla Salernitana. Domani Pirola non ritroverà la squadra con cui conserva 30 presenze in cadetteria.
Tempo di lettura: < 1 minutoGrande emergenza per Stefano Colantuono in vista del match esterno…
Valerio Crezzini della sezione di Siena dirigerà la gara tra Sassuolo e Salernitana, in programma…
Per la quarta volta nella sua carriera, Stefano Colantuono torna sulla panchina della Salernitana e…
Ora è ufficiale: Giovanni Martusciello è stato sollevato dall'incarico di allenatore della Salernitana. Lo ha…
FIORILLO 6: mai impegnato in novanta minuti, registra la disinvoltura con la quale gli avversari…
La Salernitana ospita il Bari nella partita che chiude la 13/a giornata di Serie B…