Home News Ennesima gara da sparring partner dei granata. Si salva solo Pirola

Ennesima gara da sparring partner dei granata. Si salva solo Pirola

Troppo forte il Bologna attuale per una Salernitana ormai incapace anche di reagire.

795
0
Tempo di lettura: 4 minuti

COSTIL 5,5: il Bologna domina la partita in lungo e in largo, ma lui non deve compiere alcun intervento di rilievo. Nulla può sulla giocata imparabile di Orsolini, mentre sulla stoccata di Saelemaekers potrebbe crederci di più. Sostanzialmente inoperoso nella ripresa, incolpevole anche sulla precisa stoccata di Lykogiannis.

PIEROZZI 4,5: inizio titubante, regala un corner ai felsinei, poco dopo cincischia sulla trequarti, perde palla e il Bologna arriva al tiro con Orsolini. Le sue difficoltà difensive sono anche figlie dello scarso supporto di Basic e Tchaouna, ma sul raddoppio di Saelemaekers è troppo permissivo e viene punito. Ancora complicato l’inizio di ripresa sull’ala belga. Prestazione da dimenticare anche per le incertezze in fase di proposizione. 60′ SAMBIA 5: si fa rispettare inizialmente in fase difensiva, non sempre lucido nelle rare occasioni in cui prova a supportare la fase offensiva. Nel finale, però, viene meno anche nella tutela della retroguardia, lasciando troppa libertà all’incursione vincente di Lykogiannis.

MANOLAS 6: tiene la linea alta e mette spesso in offside Odgaard, determinante nella chiusura che impedisce a Fergusson di realizzare il gol del raddoppio. Incolpevole sulle due reti subite nel primo tempo. Con esperienza sbroglia un altro paio di situazioni insidiose nei sedici metri. Incertezza quando prova ad accompagnare sul fondo Zirkzee e si lascia rubare il pallone, subito dopo è reattivo nel chiudere su Aebischer. 83′ BOATENG 5,5: potrebbe opporre maggiore reattività e capacità di contrasto sul blitz di Likogiannis

PIROLA 6,5: con Manolas lavora bene sulla linea da tenere alta per lasciare Odgaard spesso in posizione di fuorigioco. Quando può uscire in aggressione sulla trequarti non si lascia pregare. Anche per lui un discreto primo tempo e nessuna responsabilità sulle due reti degli uomini di Thiago Motta. Nel secondo tempo conserva la lucidità ed evita un passivo maggiore con due importanti chiusure e stoppando un tiro avversario a colpo sicuro. Ancora determinante nel finale quando sbarra la strada all’incursione di Ndoye.

PELLEGRINO 4,5: in ritardo sul taglio di Orsolini che calcia il pallone lontano dalla traversa. Stringe troppo sui centrali, non fa in tempo a chiudere sull’ala rossoblù che s’accentra e punisce Costil con un chirurgico tiro di interno sinistro. Ancora disattento sul taglio di Ndoye, che lo grazia sbagliando un gol a porta ormai vuota. 67′ VIGNATO 5,5: entra a gara ormai compromessa, prova ad accendersi in un paio di circostanze ma può fare ben poco per disperdere il grigiore offensivo della squadra.

TCHAOUNA 5,5: primi venti minuti difficoltosi nella ricerca della posizione e delle giocate. Il primo spunto intorno alla metà del primo tempo, quando detta il passaggio a destra, mette a sedere un difensore e crossa senza raggiungere la testa di Simy. In fase difensiva dovrebbe aiutare maggiormente Pierozzi quando i padroni di casa si distendono sulla fascia sinistra. Nella ripresa è il più vivo dei suoi, mostra almeno la giusta personalità nel tentare la giocata al tiro e nell’uno contro uno.

MAGGIORE 5: puro lavoro d’interdizione davanti alla difesa, segue soprattutto i movimenti di Aebischer, mentre in fase di costruzione e riproposizione risulta non pervenuto. La sua prestazione non fa registrare miglioramenti nel primo terzo della ripresa. 60′ COULIBALY 5,5: compitino e qualche fallo evitabile di troppo, non aggiunge nulla alla gara.

BASIC 5: Fegusson è un elastico perenne, arretra, gioca senza palla alle sue spalle e sulle corsie esterne, costringendo l’ex laziale ad una partita atleticamente dispendiosa. Poco collaborativo anche nel lavoro di tamponamento sulla corsia destra, non migliora affatto la sua prestazione quando è chiamato a produrre gioco nella trequarti di casa. Affanni che non si placano nella parte iniziale della ripresa, prima di essere sostituito. 67′ LEGOWSKI 5,5: entra in un contesto di scoramento totale e fa ben poco per regalare sprazzi di luce alla squadra.

BRADARIC 5: un tentativo di sfondamento a destra ad inizio gara sugli sviluppi di un corner a sfavore, poi tante iniziative scolastiche e velleitarie sulla fascia di appartenenza. Anche in fase difensiva non riesce a garantire il necessario supporto a Pellegrino alle prese con un ispirato Orsolini. Un segnale di presenza lo lancia ad inizio ripresa con un’apertura sul versante opposto per Tchaouna, prima di rimpiombare in un impreciso e apatico velleitarismo.

CANDREVA 5: poche idee, tanto lavoro passivo sulla prima costruzione del gioco bolognese, mentre in fase di possesso si vede solo al minuto ventitré quando pesca bene Tchaouna a destra. Nella seconda metà della prima frazione è preda del nervosismo, subisce un cartellino giallo, perde il pallone che innesca il contropiede e l’azione che vale il secondo gol emiliano. Tanta imprecisione in fase di rifinitura anche nel secondo tempo, si vede solo con un tiro dalla distanza che viene deviato in corner da Calafiori. Ha sul piede il pallone per riaprire la gara ma lo sparacchia sul corpo di Ravaglia.

SIMY 5,5: approfitta dell’errore in disimpegno della difesa locale ma sceglie la potenza del tiro invece di piazzare il pallone sul palo lontano, favorendo la parata di Ravaglia. Partita generosa, lavora bene un paio di palloni con contestuali cambi di gioco, impegna i difensori quando protegge i pochi palloni che gli arrivano, ma nei sedici metri manca di cattiveria sui rari spioventi provenienti dalle fasce. Nella ripresa sparisce dalla scena per trentacinque minuti, prima di servire un ottimo assist a Candreva che fallisce il gol che potrebbe riaprire la gara.

ALL.COLANTUONO 5: l’intento è quello di contrapporre maggiore compattezza difensiva al cospetto dei forti rivali. La squadra soffre, cerca di non smarrire gli equilibri ma paga alcune letture approssimative dei quattro calciatori impegnati sulle due corsie esterne. In fase di possesso i suoi uomini si vedono poco, rendendosi pericolosi solo su un disimpegno errato della retroguardia rossoblù. Nel secondo tempo la squadra fa poco per rimettere in sesto la gara, mentre i cambi non regalano una svolta al match. La tranquilla gestione del Bologna non viene mai messa in discussione.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

1 × 1 =