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Simy ritrova la vena realizzativa. La qualità di Sambia frenata dalla discontinuità mentale

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FIORILLO 6: nei primi tre minuti realizza subito due interventi notevoli su Giroud e Leao. Ancora pronto sulla conclusione di sinistro di Pulisic. Partita pulita che rasenta la perfezione ma macchiata improvvisamente da uno strafalcione in uscita, con la palla che viene conquistata e depositata comodamente in porta da Leao. Ritrova la concentrazione ed è ancora reattivo su Tomori. Ancora pronto nel deviare di piede il tiro in corsa di Hernandez. Felino pure un minuto dopo sull’incornata di Gabbia. Nella ripresa è impegnato poco e può assistere privo di colpe al raid aereo vincente di Calabria. Viene sollecitato nuovamente nel finale di gara, quando arresta un potente tiro di Pulisic. Partita da otto, ma l’errore commesso è troppo grave per andare oltre la sufficienza.

PIEROZZI 5,5: stringe alla destra di Gyomber, si occupa di Leao solo quando il portoghese si accentra e gli offre un riferimento. Si batte con la consueta determinazione intrisa di rapidità, ma sono quasi sempre dolori, per lui e Zanoli, quando Hernandez e Leao – e nella ripresa Pulisic – spingono con qualità e costanza sul loro versante. Prova a rendersi pericoloso sulle palle inattive ma la fortuna non lo assiste.

GYOMBER 5: inizio difficile in marcatura su Giroud che difende palla, si gira e impegna severamente Fiorillo. Permette al nove rossonero anche di effettuare una comoda rifinitura per Leao. La serata procede nel peggiore dei modi, concedendo di tutto e di più alla punta francese che non ha bisogno di regali per incidere. Troppo molle e disattenta la marcatura sul numero nove rossonero in occasione della seconda rete milanista. Disorientato, prova a reagire deviando la bordata di Pulisic diretta verso la porta granata. Il Milan è meno famelico nella ripresa ed anche per lui sono minori gli affanni rispetto alla prima frazione di gioco. 75′ PELLEGRINO 6: questa volta il suo ingresso non è foriero di sventure e patemi tattici; anche lui nel finale contribuisce a conservare l’insperato pareggio sottoposto all’ultimo forcing milanista.

PASALIDIS 5,5: prime battute dense di concentrazione, chiude lateralmente e arresta una percussione dirompente di Reijders. Pur nella sofferenza derivante dai continui attacchi rossoneri, cerca di non disunirsi e garantire densità e presidio nei sedici metri. Gravi disattenzioni non lo hanno visto protagonista nei primi quarantacinque minuti. Attento ad inizio ripresa, chiude tempestivamente il tentativo di penetrazione centrale di Giroud. Desto ancora una vota nello sbarrare la strada al centravanti francese che prova ad incunearsi in area granata. Contamina negativamente la sua discreta partita con un’evidente disattenzione sull’inserimento aereo vincente di Calabria.

ZANOLI 5,5: Pierozzi stringe molto al centro, tocca soprattutto a lui arginare le iniziative di Leao, che gli sfugge un paio di volte nei minuti iniziali. Quando la Salernitana prova a distendersi in avanti, l’ex sampdoriano cerca di offrire una linea di passaggio ai compagni ma non riesce mai ad essere realmente incisivo. Nella seconda parte del primo tempo è chiamato ad arginare le uscite di Hernandez ed anche in questo caso, nonostante l’abnegazione, il compito è tutt’altro che semplice. Modesto il contributo offensivo nella ripresa, mentre continuano le sofferenze nel lavoro di tamponamento sul sempre arrembante terzino francese. 82′ LEGOWSKI S.V.

COULIBALY 5,5: parte bene, ringhia, strappa qualche pallone e prova anche a ripartire, ma la sua verve agonistica si arresta quando il Milan sale in cattedra e lo costringe ad assistere alla sua recita. Volitivo ed energico anche l’avvio di ripresa, nel corso del quale con un cambio di gioco preciso attiva l’asse Candreva-Kastanos a sinistra. Poi, alla stregua del primo tempo, diventa meno propulsivo e preciso nella gestione della sfera.

MAGGIORE 5,5: gioca di presidio nella prima fase della gara, accantonando velleità legate ad inserimenti nella metà campo rossonera. Disciplinato e attento, legge il raid in area di Pulisic e lo neutralizza. Il primo tempo non si discosta dal copione iniziale, mai in appoggio alla fase offensiva, non sempre però è preciso nelle letture di interdizione sul centrosinistra affidato alla sua guardia. Prova a spingere un po’ di più nella fase migliore granata in avvio di ripresa, ma il protagonismo si esaurisce in fretta per lasciare nuovamente spazio ad un lavoro di filtro maggiormente nelle sue corde. 82′ SFAIT S.V.

SAMBIA 7,5: difende male un pallone lungo l’out sinistro, Pulisic lo ruba e arriva pericolosamente al tiro, ma si riscatta qualche minuto più tardi chiudendo in tackle l’insidiosa incursione del fantasista rossonero. Bene anche nell’opporre il corpo sul tiro a colpo quasi sicuro di Calabria. Alla pari di Zanoli, cerca di garantire alla squadra un’opportunità di passaggio sull’out mancino, ma, pur lavorando diversi palloni, non riesce mai a fornire un assist o una giocata offensivamente interessante. Ad inizio ripresa cincischia in fase di disimpegno, ma pochi minuti più tardi parte dal suo piede la velenosa e precisa traiettoria su corner concretizzata da Simy. Realizza un gol di ottima fattura, confermando quanto si sa da tempo sul suo conto: la sua discontinuità è di natura mentale, non legata a carenze tecniche o atletiche.

KASTANOS 5,5: prova una conclusione dai venti metri ma trova la schiena di un avversario ad arrestare il pallone. Sembra abbia voglia solo di trattare la sfera quando gli arriva tra i piedi, dettando il passaggio e provando il fraseggio con i compagni, però l’imprevedibilità s’intravede solo a livello potenziale. Più pigro in fase di non possesso, lasciando spesso da solo Sambia contro Calabria e Pulisic. In avvio di ripresa prova un paio di spunti a sinistra, guadagnando una punizione e un corner, ma la sua partita termina anzitempo. 60′ VIGNATO 6: non ha grosse opportunità per mettersi in mostra, prova ad essere vivace quando la squadra si distende in avanti e non viene mai meno il suo sacrificio in fase passiva.

CANDREVA 5,5: è vivo, ha voglia di mettersi al servizio della squadra inventando qualcosa, palesando anche un maggiore dinamismo rispetto alle ultime uscite. Arretra, cerca di decongestionare la manovra con cambi di gioco e servendo i compagni nei tempi giusti ma si tratta prevalentemente di gradevole accademia priva di particolare incisività. Prova ad inizio ripresa uno dei suoi tiri, la conclusione è potente ma non trova lo specchio della porta. 60′ SIMY 8: entra con la voglia matta di mettersi in mostra, accorcia le distanze di testa sugli sviluppi di un corner, pochi minuti dopo si ripete ma la sua incornata trova la parata di Mirante. Realizza la personale doppietta dopo una respinta di Mirante su tiro di Tchaouna, ma la sua mezzora di gioco si distingue anche per la capacità di difendere palla e far salire la squadra.

TCHAOUNA 6,5: tanto movimento nel primo tempo ma quasi sempre accompagnato da un’astrazione tecnica che non crea soverchie difficoltà alla fase difensiva rossonera. Al suo attivo soltanto una bella giocata di rimessa realizzata sul finire della prima frazione di gioco, quando ricorda a tutti le qualità tecniche mostrate in questo campionato positivo almeno per lui. Con l’uscita di scena di Candreva e Kastanos, sembra che il suo talento trovi maggiore libertà di esprimersi attraverso un paio di affondi nell’uno contro uno con cross e tiro finale. E’ vivo ed anche carismatico nella ricerca della giocata capace di spaccare gli equilibri, come testimonia il guizzo che facilita la seconda rete di Simy.

ALL.COLANTUONO 6,5: presenta ancora una volta una squadra preoccupata soprattutto di contenere il Milan, per poi provare a distendersi in avanti offrendo pochi riferimenti con il trio di fantasisti composto da Candreva, Kastanos e Tchaouna. Dopo un paio di brividi iniziali in difesa, la squadra tiene bene il campo e comincia ad affacciarsi nei pressi dell’area rossonera. La ‘frittata’ di Fiorillo complica i suoi piani, il Milan è scaltro ad approfittarne e a mettere in discesa il match. Però la sua squadra non si disunisce ed i cambi lo premiano, con Simy che ritrova la sua antica vena realizzativa, mentre Tchaouna e Sambia liberano maggiormente i loro spunti offensivi di qualità.

Maurizio Iuliano

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