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Salernitana, Iervolino: «Mi dimetterò da presidente, Serie A entro tre anni»

Il presidente granata torna allo scoperto: "Non sento più fiducia nei miei confronti, sempre aperto a chi può far meglio di me. Petrachi scelto con giudizio e senza fretta, con Sottil semplici incomprensioni"

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danilo iervolino conferenza stampa
danilo iervolino conferenza stampa
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“Prima dell’inizio del campionato darò le dimissioni da presidente e individuerò un sostituto”. E’ l’annuncio di Danilo Iervolino, numero uno della Salernitana, nella conferenza stampa di presentazione della stagione 2024-25. “Sono sicuro di aver dato il massimo, ma ora c’è bisogno di una figura più assidua, con un livello di concentrazione totale che io non riuscirei a dare”.

Chiarezza e stampa

Intervenuto a distanza complici impegni concomitanti, il presidente dell’Ippocampo si è focalizzato su tanti argomenti d’attualità nella cosa granata. Partendo da un affondo verso la stampa:

“Innanzitutto sento e leggo da più parti che devo metterci la faccia: dal 1 gennaio ho fatto 10 interviste su giornali, radio e tv nazionali. Quasi nessun presidente di B ha avuto tale esposizione mediatica, non mi sottraggo mai se devo parlare di Salernitana e dei suoi progetti.

D’altra parte, mi sono sottratto – e continuerò a farlo – dal parlare con i media locali, poiché vedo faziosità, dietrologia e strumentalizzazione ben lontane dall’offrire la miglior informazione possibile sulla Salernitana. Non devo per forza vivere sotto i riflettori, e le ritengo spesso rivolte ad un’informazione fuorviante e utile ad altri”.

Petrachi, Sottil e Martusciello

Su Petrachi Martusciello“Non abbiamo ritardato la scelta del ds: volevamo il migliore, con Maurizio Milan abbiamo fatto tanti casting e optato per Petrachi. E’ un uomo di calcio, che ha fatto benissimo, raggiunto risultati importanti, ama Salerno, ci tiene e ha voglia di stare con noi. C’è stata una chimica particolare, riteniamo sia la nostra migliore possibile scelta.

Quanto al mister, su Sottil è nato un grande polverone, ma ci sono state solo alcune incomprensioni. Poiché è un grandissimo professionista e persona per bene, aperta e comprensiva, era giusto non partire: già l’anno scorso eravamo partiti male, e quando ciò accade si rischia di fare ancor peggio”.

Cessione e tifoseria

Sulla cessione societaria“Quando ci sono trattative aziendali si firmano patti di non divulgazione, quindi non posso rispondere. Conosciamo noi le motivazioni. Si è parlato del possibile acquisto di un fondo: per il bene della Salernitana, se trovassi un soggetto capace di gestire meglio di me la società lo prenderei sempre in seria considerazione. Cercherò di dare continuità al progetto, e semmai di proseguire non solo da proprietario unico ma riducendo le quote societarie e continuando a tifare quella che sarà sempre la mia squadra del cuore”.

Sul rapporto con la piazza“Mi dispiace molto per le incomprensioni coi tifosi: ho dato tutto me stesso, con cuore e impegno, non solo economico ma anche di testa. La colpa è sempre del presidente e me ne assumo la responsabilità. Però non ho mai detto bugie, offeso qualcuno o disatteso gli impegni economici per raggiungere le strategie. Ho fatto ciò che un presidente si deve impegnare a fare, poi i risultati calcistici derivano da tante cose.

So che domani ci sarà un sit-in contro di me e la società: non capisco perché, cercherò di apprenderlo. Non riesco a capire cosa potesse migliorare una società che ha fatto tutto il possibile, scegliendo con giudizio e non con fretta.

Non so cosa faranno e diranno i tifosi. E’ lecito contestare la società, ma il mio appello è opposto: ritroviamo fiducia e serenità, chissà che la protesta possa diventare una manifestazione di aggregazione per avvicinarci di nuovo e tirare tutti insieme verso la stessa direzione”.

La perdita di fiducia e l’obiettivo Serie A

Successivamente, le risposte alle domande di due esponenti della stampa locale hanno acceso la conferenza: il proprietario della Salernitana ha poi abbandonato l’incontro, che è rimasto bloccato per diversi minuti a causa della crescente tensione, prima di riprendere con l’intervento di Petrachi e la presentazione di Martusciello. Così Iervolino:

“Bisogna essere ciechi e privi di volontà per non accorgersi di cosa è cambiato da un anno a questa parte. Minacce, offese, qualcuno che ritiene che io non sia più benvoluto: lo accetto dogmaticamente, senza dover necessariamente ricordare che è ingiusto o ingeneroso.

Se c’è qualcuno che saprà fare meglio di me io sono apertissimo. Certamente non come imprenditore: non ho comprato la Salernitana per fare lo speculatore e ci perderò moltissimo sul piano economico, da quel punto di vista sarà una sconfitta.

Ciò che però ritengo di non sentire più è la fiducia nei miei confronti. Non significa che non attrezzerò una buona squadra né onorerò gli impegni: sicuramente sono cambiate tante cose abbastanza ovvie, non so come facciano a sfuggire. Resto comunque saldamente in sella.

Infine, sul ridimensionamento“Credo sia una rimodulazione rispetto alla Serie B. Ad oggi iniziamo con una rosa importante, dovessero andar via dei giocatori ne prenderemmo altri importanti per la categoria. Abbiamo una squadra senza eguali in Serie B: ho già detto ad una tv nazionale che questo progetto vedrà la Salernitana competitiva già da quest’anno e con l’ambizione di risalire in Serie A entro 3 anni“.