Arsenal, Lione, coppe europee e under-21 francese nel curriculum di Jeff Reine-Adélaïde, quattordicesimo innesto della Salernitana di Petrachi. Il francese di origini martinicane si è unito ai granata con un contratto biennale, per rilanciare una carriera recentemente in fase calante rispetto ai brillanti inizi.
Strappi di qualità e intensità
Il classe ’98 è un centrocampista duttile, capace di giocare sia da mediano che sulla trequarti, così come sulle corsie laterali. Destro naturale, in carriera Reine-Adélaïde ha giocato perlopiù da centrocampista centrale, abbinando buone qualità (piede destro piuttosto educato) a un notevole dinamismo.
Dotato di buona struttura (184 cm d’altezza), il francese è avvezzo a scorribande palla al piede, capaci di trasformare l’azione da difensiva in offensiva. Notevole anche la capacità di accompagnare l’azione, come testimoniano i diversi gol segnati arrivando a rimorchio al limite dell’area.
Dove giocherà Reine-Adélaïde?
Quello della condizione fisica resta un nodo da sciogliere, ma la duttilità del francese potrà far comodo a Martusciello: nel 4-3-3 granata l’ex Lione potrebbe trovare spazio principalmente da mezz’ala. Non da escludere anche un impiego da esterno destro d’attacco, ruolo talvolta ricoperto in carriera.
Doti eclettiche che il francese potrebbe far valere anche in caso di 4-2-3-1, modulo in cui una sua candidatura tra i trequartisti incrocerebbe la concorrenza di Verde e Soriano: non esattamente il peggior triello per una formazione di Serie B.
L’Arsenal a 17 anni
Campionato al quale Reine-Adélaïde si affaccia con un curriculum più che invidiabile. Cresciuto tra Champigny (squadra della sua città natale), Torcy e Lens, con quest’ultima società esordisce nella squadra riserve nel 2014-15.
A fine stagione vince l’Europeo under-17, e nella stessa estate si trasferisce all’Arsenal per 2,5 milioni di euro. Nel 2015-16 gioca in Premier League 2 con la squadra riserve dei Gunners, vincendo il campionato, ed esordisce tra i grandi con due presenze in FA Cup. Solo panchine, invece, in Premier League.
L’Angers per rubare l’occhio
L’anno successivo è ancora con le riserve, e in prima squadra trova 6 gettoni tra FA Cup e League Cup. Resta in Premier League 2 nella prima metà del 2017-18, prima del prestito all’Angers: la prima esperienza in Ligue 1 si chiude con 10 presenze. Qui Reine-Adélaïde condivide lo spogliatoio con il futuro – e ormai ex – granata Lassana Coulibaly.
Tornato temporaneamente all’Arsenal, nell’estate 2018 il francese viene reingaggiato a titolo definitivo dall’Angers per 1,6 milioni, lasciando il nord di Londra senza esordire in Premier League. La prima annata completa in Ligue 1 si chiude con 3 gol e altrettanti assist in 35 partite.
Lione: acquisto record e rottura del crociato
Arrivano anche le prime 7 gare con la Nazionale under-21, mentre in estate l’Europeo under-19 si chiude in semifinale. La buona annata vale l’attenzione del Lione: nell’agosto 2019, dopo un gol e un assist alla prima giornata con l’Angers, l’Olympique acquista il centrocampista per 25 milioni, terzo investimento più caro nella storia del club.
L’esperienza all’OL parte bene: 2 gol e 3 assist in campionato, oltre all’esordio nei gironi di Champions. A dicembre, però, la batosta: rottura del crociato del ginocchio destro contro il Rennes, e stagione virtualmente finita. Arriva però il Covid, che interrompe il calcio giocato e dà a Reine-Adélaïde la possibilità di rientrare nel finale.
Il Lione di Garcia elimina la Juventus di Sarri agli ottavi: il centrocampista subentra nel match di ritorno (giocato il 7 agosto 2020), ritrovando il campo 8 mesi dopo l’infortunio. Minuti anche nella clamorosa vittoria ai quarti con il Manchester City e nella semifinale persa con il Bayern Monaco.
Nizza e secondo infortunio al crociato
Panchina, invece, nella sconfitta contro il PSG in finale di Coppa di Lega. La stagione si chiude con 23 presenze. Ad ottobre il passaggio al Nizza, che prende il centrocampista in prestito con diritto di riscatto a 25 milioni: nella stessa sessione di mercato (solo qualche mese prima) in Costa Azzurra era arrivato Flavius Daniliuc.
In rossonero 19 presenze tra campionato ed Europa League, prima con Vieira e poi con Ursea. Fino al 3 febbraio 2021, quando arriva una nuova rottura del crociato: contro il Monaco, stavolta al ginocchio sinistro. Stagione finita anzitempo, niente riscatto e quindi ritorno a Lione.
Le difficoltà e il prestito al Troyes
Il rientro avviene dopo un anno di stop: a febbraio 2022 Reine-Adélaïde gioca due partite con la squadra B dell’OL in National 2 (la quarta serie francese), per poi collezionare 10 presenze in Ligue 1 (di cui una sola da titolare), fornendo un assist. Arriva anche un gettone in Europa League.
Nel 2022-23 il centrocampista torna stabilmente in rosa, ma qualche contrattempo fisico gli toglie continuità. Nel girone d’andata arrivano 14 presenze (prima con Bosz e poi con Blanc in panchina), ma a gennaio si cambia: passaggio in prestito secco al Troyes nelle ultime 24 ore di mercato.
Molenbeek: il Belgio per ritrovare continuità
Con il club del City Football Group però non arrivano grandi fortune: solo 6 match nella seconda metà di stagione, con un assist a referto. Nell’estate 2023 Reine-Adélaïde parte con il Lione, ma a settembre firma con il Molenbeek, club neopromosso in prima divisione belga: trasferimento a titolo gratuito, contratto di un anno con opzione di rinnovo.
Salutato l’OL dopo 48 presenze e 2 gol, in Jupiler Pro League il centrocampista ritrova continuità. La scorsa stagione sono arrivate 27 presenze, di cui 25 da titolare: oltre 1.300 minuti tra mediana e trequarti, impreziositi da 3 gol e 2 assist. Il Molenbeek è però retrocesso in seconda serie, e a fine stagione ha scelto di non rinnovare il contratto del classe ’96.
Che è rimasto senza squadra fino a pochi giorni fa: la chiamata di Petrachi, l’arrivo in Campania e la firma sul contratto che lo legherà alla Salernitana fino al 2026. Una chance importante di rilancio per un calciatore dalle indubbie qualità.