No, le celeberrime terme di Bacoli stavolta non c’entrano. Il riferimento è al match che si disputerà stasera ad insolito orario.
Nello stadio intitolato al militare Nerone Claudio Druso non farà caldo soltanto per il meteo esuberante.
La Salernitana, rivitalizzata dalla doppia rimonta conseguita all’Arechi, andrà in qualche modo incontro al suo destino, portandosi all’estremo nord di questa Serie B, tanto settentrionale che quella dieresi sulla “u” di Südtirol ci indica che sostanzialmente siamo in Austria.
Trasferta simbolica, per molti versi, ché tante volte, l’anno scorso e non solo, il tifoso granata esprimeva il proprio disincanto per la paventata retrocessione con la frase: «A noi che importa? Che bello è giocare contro il Südtirol!».
Il momento arriva alla seconda del torneo, alla prima trasferta.
E, a sorpresa, ci si arriva con un morale impensabile fino a pochi giorni fa.
Potere dei tre punti, vero, dello sfortunato impatto con la palla del difensore Angeli del Cittadella, vero altrettanto.
Ma non solo, oso dire.
È piaciuto tanto l’atteggiamento non rassegnato alla sconfitta e, perché no, sono piaciute anche le prove tecniche di buon gioco. Né con lo Spezia né col Cittadella la Salernitana avrebbe meritato la sconfitta.
E il bottino pieno è giusto premio per il silenzioso e paziente lavoro di Giovanni Martusciello.
Nel tempo trascorso da sabato notte alla pressione del tasto “invio” di questo articolo è accaduto pure che Petrachi abbia fatto mercato solo in entrata, altro segnale confortante.
Anche se appare chiaro a tutti che da domenica inizia il rush finale di un calciomercato che vedrà altre uscite ed ingressi.
Belli e mirati si auspicano questi ultimi, ma a mio parere anche dalla quantità e qualità delle cessioni si capirà tanto della Salernitana chiamata ad appropriarsi della categoria ed acquisire le posizioni migliori possibili.
Le risposte arriveranno presto. Intanto Martusciello e Petrachi tagliano con largo anticipo il primo traguardo stagionale. L’entusiasmo della tifoseria, sopito — giammai nello zoccolo duro — dalla disastrosa retrocessione riemerge e si rinfocola, come testimonia la prevendita per il big match con una Sampdoria che, per storia ed organico, aspira alla promozione diretta.
L’anticipo è tanto largo da imporre, non una frenata, ma il posizionamento di piedi ben saldi sul terreno.
L’ostacolo di stasera giunge quindi a proposito.
Nelle stufe di Nerone, a Bolzano, si giocherà in un “mastrillo” — e mi scuso con eventuali lettori altoatesini se non trovo adeguata traduzione in tedesco — non inespugnabile ma sicuramente poco generoso con gli avversari, contro una squadra che al di là delle iperboli usate da Martusciello è solida ed aspirante ai playoff. Gli occhi dovranno essere apertissimi, quindi.
Certo, un risultato positivo rinsalderebbe le embrionali certezze, accelerando da qualche parte la ricarica delle pile, hai visto mai, ché pure Dybala ha preferito l’amore ai soldi.