SEPE 6: Potrebbe forse temporeggiare e non uscire sul primo gol di Tutino. Non può invece leggere l’intervento fuori tempo di Daniliuc e sfruttato cinicamente da Coda che lo castiga. Nella ripresa è chiamato ad un lavoro di ordinaria amministrazione, ma sempre sicuro in uscita alta nelle battute finali.
DANILIUC 5,5: salta malissimo sul cross da destra di Tutino, cicca il pallone e per Coda è gioco troppo semplice stoppare la sfera e punire Sepe. Il difensore austriaco è anche costantemente fuori posizione quando la Sampdoria verticalizza rapidamente nella sua zona con Benedetti, Ioannou e l’ex cosentino. Lento, impacciato e privo di idee quando prova a sovrapporsi sulla fascia destra. Nelle battute iniziali del secondo tempo torna ad essere propositivo in fase di spinta. Un suo tiro, deviato da Verdi, trova la respinta di Vismara. Molto più sicuro ed energico rispetto al primo tempo, ma manca qualcosa per raggiungere la sufficienza dopo una prima frazione decisamente negativa.
BRONN 6: chiaramente fuori posizione in occasione del gol di Tutino, si lascia beffare troppo facilmente alle spalle dalla verticalizzazione targata Coda-Tutino. Approssimativo anche nel tentativo di pressare alto il centravanti metelliano, che si libera di lui e fa ripartire insidiosamente i compagni. Di pasta ben diversa è il secondo tempo, nel corso del quale è sempre tempestivo negli interventi difensivi e addirittura presente per ben due volte in zona tiro e nella prima impostazione.
VELTHUIS 6,5: resta basso a fare densità, non esce tra le linee su Coda che governa il pallone e serve a Tutino l’assist che vale il gol del pari. Provvidenziale il tackle scivolato che stoppa l’incursione di Benedetti ed evita il doppio vantaggio dei liguri. Ad inizio ripresa temporeggia un po’ troppo su Tutino, che si libera di lui e calcia di poco sul fondo. Ma i passi in avanti rispetto alle due gare precedenti sono notevoli. Si vede che avverte la pressione, ma è tignoso, ruggisce con il fisico e rimedia prontamente quando si rende protagonista di qualche piccola incertezza.
BRADARIC 5,5: parte spesso ma non riesce mai a sfondare sull’out mancino. Quando ha campo per spingere, appare stranamente lento e macchinoso ritardando tutte le giocate. Poco supportato in fase difensiva, è in grossa difficoltà quando Tutino sceglie la sua zolla, lo punta e trova una blanda opposizione. Anche nella ripresa prova a scavallare, ha spazio per calciare e crossare ma l’antica lucidità non riesce mai ad esprimerla. (70 NJOH 6): gara essenziale e razionale, di presidio ma anche volitiva e combattiva nel finale quando recupera un pallone e frena la ripartenza ospite.
TELLO 5,5: impreciso e frenetico nella gestione delle prime fasi di gioco, perde la sfera e per poco Coda non ne approfitta per portare in vantaggio la Samp. Fa fatica sotto tutti i punti di vista, non riesce a far valere la sua qualità tecnica, palesa fragilità in fase di contrasto e nel tenere il passo degli avversari quando spingono. Qualcosina in più sul finire della prima frazione ma siamo al limite dell’irrilevanza. Sembra leggermente più vivo ad inizio ripresa, ma non ha il tempo per dimostrarlo compiutamente.
(63′ KALLON 5): non entra centrato e si vede, temporeggia troppo quando può attaccare l’area ligure, tiene palla con gli avversari aggressivi che gliela rubano e ripartono. Nel finale rischia di compromettere il risultato di squadra. Prima detta, a trenta secondi dal termine della gara, un inutile triangolo con Simy quando invece bisognerebbe tener palla. Poi si fa ammonire ed espellere per simulazione e proteste.
AMATUCCI 6,5: Coda rincula per giocare palla, lui non riesce ad inaridirlo e l’ex granata confeziona il passaggio vincente per Tutino. Dopo l’avvio veemente, la Salernitana paga l’uno-due blucerchiato e palesa scarse idee. Tocca ancora al talentino viola provare a dare la scossa: qualcosa sbaglia ma resta uno dei pochi interpreti lucidi in maglia granata. Con un’azione personale prova a sorprendere gli uomini di Pirlo, si libera bene al tiro e sfiora il gol, perché il pallone viene deviato fortunosamente in angolo dalla retroguardia ospite. Nella ripresa è ancora lui a mettere ordine quando la squadra attacca con continuità ma è anche un po’ frenetica. Va ancora al tiro e sfiora il palo. Intoccabile.
TONGYA 6,5: molto vivace nelle prime battute del match, si libera senza palla tra le linee, attacca la profondità e impegna Vismara. In mezzo al campo, anche quando la squadra entra in crisi tecnico-tattica, il volume della sua partita, seppur con minore incisività, resta sufficientemente significativo. Ad inizio ripresa cattura una seconda palla, calcia prontamente ma la difesa ligure si salva concedendo un semplice tiro dalla bandierina. Non molla mai, pressa, attacca lo spazio, guadagna punizioni che fanno respirare la squadra, cerca di prepararsi sempre una soluzione per arrivare al tiro. Mezzo voto in meno per un pallone respinto male in area che diventa quasi un assist per Romagnoli.
VERDE 6,5: non riesce a fare la differenza, da lui si attendono giocate che esulino da semplici cambi di gioco, ed invece sono gestiti male molti palloni, perdendone uno sanguinoso che fa ripartire pericolosamente i blucerchiati. Si sveglia nell’ultimo minuto della prima frazione, quando si accentra, supera due avversari, calcia ma trova la deviazione in corner della difesa rivale. Nella seconda frazione entra finalmente nel match a pieno titolo. Prima mette lo zampino sul tiro di Daniliuc ed impegna Vismara, poi pennella l’ottimo cross sfruttato di testa dal rapace Valencia. (89′ GENTILE S.V.)
SIMY 7: il gol ideale per un attaccante, dopo pochi secondi, e gara in discesa mentalmente. Poco più tardi serve uno splendido assist di tacco a Tongya il cui tiro è parato dal portiere blucerchiato. Considerato lo scarso sostegno dei compagni, qualche pallone riesce ancora a gestirlo ma può fare ben poco nel prosieguo della prima frazione. Nella ripresa combatte, fa a sportellate per tutto il tempo, non sempre è lucido ma in diverse occasioni fa distendere la squadra e non viene mai meno in un lavoro di generosa pressione sulla prima costruzione doriana.
VALENCIA 7: copia e incolla delle prime due gare: non incide in fase offensiva, poco presente nel lavoro di raddoppio quando i doriani spingono a destra. Viene dirottato sulla fascia destra e la mossa non sembra dare i frutti sperati. Ma nel calcio la parola fine si scrive solo al minuto novanta ed il cileno è perfetto nel taglio e nello stacco aereo che riporta in parità il match, creando le premesse per la vittoria finale. 70 BRAAF 7: per quindici minuti fa fatica ad entrare in partita, sparacchiando in curva un tiro velleitario e lasciandosi anticipare troppo facilmente in un paio di occasioni. Ma le stimmate del calciatore in grado di spaccare la partita ricompaiono a cinque minuti dal termine sotto forma di tiro maligno che non lascia scampo a Vismara.
ALL.MARTUSCIELLO 7: le rimonte non sono frutto del caso, ma la risultanza di una squadra che ci crede sempre e lo fa attraverso il gioco. Alcune lacune dell’organico restano da colmare, ma l’identità tecnico-tattica, intrisa di intensità e conferita dal trainer, riesce a nasconderle. C’è ancora tanto da lavorare, ma la qualità dei singoli e del gioco collettivo è destinata a crescere con il trascorrere delle settimane. Il tempo e l’avvio positivo della stagione giocano a suo favore. Premiato nel mantenere in campo Valencia e nello sguinzagliare al momento giusto Braaf e Njoh.