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Mercato chiuso, la B ai raggi x

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Archiviata la sessione estiva del calciomercato, valicata la prima sosta legata agli impegni delle Nazionali, il campionato di Serie B comincia ad entrare nel vivo.

Sarà un torneo tutt’altro che scontato nei suoi esiti finali. Come testimonia la classifica dopo quattro turni, ancora poco indicativi sul medio e lungo termine, ma già termometro di un sostanziale equilibrio.

Le ‘big’, stampate alla vigilia sulla carta dagli addetti ai lavori, stanno stentando. Le cosiddette ‘piccole’, invece, occupano le prime posizioni della graduatoria.

Adesso che la fiera dei sogni ha chiuso i battenti, proviamo a mettere un po’ di ordine esaminando sommariamente il valore delle venti compagini cadette.

BARI: La multiproprietà, per i limiti e le difficoltà normative che impone, suscita sempre grande diffidenza nei tifosi e negli operatori calcistici. Il mercato dei pugliesi, però, può tranquillamente definirsi ambizioso e competitivo. Al tecnico Longo, infatti, è stato consegnato un organico abbastanza ricco di profili importanti. Soprattutto nel reparto avanzato, dove l’estro di Sibilli e Falletti può fare la differenza. Anche il roster dei centravanti, comprendente Lasagna, Favilli e Novakovich, può ritenersi discretamente attrezzato. Se dovesse andare in porto la possibile trattativa con l’ex empolese Caputo, il discorso diventerebbe ancora più interessante.  A centrocampo non mancano fosforo e personalità (Maita, Benali e Maiello), così come una corposa dose di dinamismo e qualità è garantita da Dorval, Olivieri e Favasuli. Linea difensiva esperta con Pucino, Vicari e Mantovani, anche se qualcosa in più forse si attendeva dopo il ritiro del carismatico Di Cesare, capitano di mille battaglie.

BRESCIA: Sarà ancora mister Maran a guidare le ‘rondinelle’ lombarde. Una squadra costruita badando alla solidità, senza trascurare la necessaria imprevedibilità da esprimere dalla trequarti in avanti. La difesa presenta il giusto mix di dioscuri promettenti (Papetti) e profili più navigati (Cistana e Adorni). Spinta e intraprendenza sulle corsie esterne grazie agli stantuffi Dickmann e Corrado. Centrocampo ben assortito, con la sostanza e le geometrie di Bisoli e Verreth, affiancate dall’estro di Olzer e Galazzi e gli inserimenti di Bertagnoli. In attacco, probabilmente, manca un vero stoccatore, ma il poker composto da Borrelli, Bianchi, Moncini e Juric ha tutte le carte in tavola per realizzare i gol necessari a coltivare una speranza in ottica play off.

CARRARESE: La dirigenza apuana, al ritorno in B dopo settantasei lunghi anni, ha compiuto un buon lavoro in sede di calciomercato. Innanzitutto, ha confermato quasi in toto l’ossatura vincente della scorsa stagione, compreso il trainer Calabro. Aggiungendo qualità e vivacità tecnica nel reparto avanzato. Stiven Shpendi prelevato dall’Empoli, Cerri dalla Juventus e il trequartista Falco, insieme ai confermati Finotto, Capello e Panico, avranno il compito di traghettare i toscani verso la salvezza.

CATANZARO: Le cessioni iniziali di Fulignati e Vandeputte avevano fatto storcere un po’ il naso all’esigente e calorosa tifoseria calabrese. Ma le due operazioni, alla luce dei fatti, hanno portato soldi importanti in cassa, grazie ai quali è stato affidato a mister Caserta un organico di tutto rispetto. L’attacco presenta tante bocche di fuoco ed è tranquillamente annoverabile tra i più assortiti. Ai collaudati e prolifici Iemmello e Biasci, infatti, si sono aggiunti Seck, Pittarello e La Mantia. Senza trascurare l’intraprendenza e l’efficacia di D’Alessandro e Buso sulle corsie esterne. Anche il centrocampo è strutturato per ben figurare. Pompetti, Pontisso, Petriccione e l’ex granata Coulibaly garantiscono interdizione ma anche inserimenti offensivi e geometrie da mettere al servizio del reparto avanzato. La difesa esprime valori interessanti sulle catene laterali con il protagonismo di Situm, Ceresoli e Cassandro. Al centro della retroguardia, comunque esperta con Antonini e Brighenti, forse si registra la carenza di un altro profilo di spessore.

CESENA: Anche i neo promossi romagnoli, consegnati alla guida di mister Mignani, hanno fatto registrare un interessante avvio in campionato, proseguendo la cavalcata vincente iniziata in terza serie. La proprietà bianconera non si è fatta trovare impreparata, realizzando un mercato oculato ma non carente dal punto di vista della personalità e dell’affidabilità. Il reparto difensivo è stato potenziato con gli arrivi di Curto e Mangraviti, elementi reduci da esperienze positive con Como e Brescia. A centrocampo le operazioni più significative, con l’acquisizione delle prestazioni di Calò, ex mente del Cosenza, dell’estro dell’ex granata Antenucci e, soprattutto, la personalità del versatile Bastoni, interprete adattabile in più ruoli  di mediana e retroguardia. Interessante anche la coppia di punte composta da Cristian Shpendi (fratello gemello di Stiven) e dal brevilineo ed esplosivo Kargbo. Ad insidiarli l’ex bolognese Van Hoojdonk, alla ricerca di maggior spazio dopo la parentesi avara di soddisfazioni – a livello personale – in terra felsinea.

CITTADELLA: La sconfitta rimediata all’Arechi nella prima giornata di campionato aveva fatto immaginare agli osservatori esterni una piccola disfunzione nell’oleato ingranaggio tecnico dell’organizzata società veneta. Le successive tre gare, che hanno fruttato ben sette punti, hanno certificato che anche in questa stagione gli uomini allenati da mister Gorini saranno una brutta gatta da pelare. La ricetta è sempre la stessa: conferma delle bandiere (Kastrati, Pavan, Branca, Vita, Carissoni) e tanti calciatori di qualità in erba (Casolari, Cecchetto, Angeli, Amatucci e Cassano) oppure provenienti dalle categorie inferiori e desiderosi di ritagliarsi uno spazio nel calcio che conta (Ravasio, Desogus, Rabbi e Tronchin). Il tutto sapientemente costruito e organizzato dal direttore generale Alberto Marchetti, vero deus machina della proprietà patavina.

COSENZA: La partenza di Gennaro Tutino ha ridimensionato drasticamente lo spessore tecnico dei rossoblù calabresi, ma il patron Guarascio, fortemente contestato dalla tifoseria cosentina, ha cercato comunque di costruire un organico di categoria da consegnare a mister Alvini. In difesa non manca l’esperienza, garantita da elementi come Camporese, Sgarbi, D’Orazio e Caporale. Il centrocampo, invece, appare un po’ leggerino ma non privo di qualità, con Kouan, Rizzo e Florenzi che abbinano dinamismo e intraprendenza. Da tener d’occhio il vivido Ciervo, calciatore abile nell’uno contro uno e assai insidioso in campo aperto. In attacco non è arrivato il sostituto di Tutino, ma il ventiquattrenne Fumagalli, dopo una discreta gavetta nei campionati inferiori, ha avuto un impatto importante realizzando due reti e un assist nelle prime quattro giornate.

– Segue –

Maurizio Iuliano

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