Editoriale

Una Salernitana coraggiosa e solida vince meritatamente a Palermo.

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SEPE 7: primi quarantacinque minuti trascorsi da sereno spettatore del match. Il primo intervento è al minuto cinquantotto sul tiro di Ranocchia. Nel finale è assoluto protagonista in altre due circostanze, gestite con una padronanza invidiabile considerato il contesto infuocato della gara.

STOJANOVIC 7: il suo duello con Di Mariano è agonisticamente spigoloso, ma anche reso tatticamente complesso da Lund e Ranocchia che vanno spesso a giocare in quella zona. Esperienza e temperamento lo supportano e non lo fanno mai soccombere nell’uno contro uno. Secondo tempo ancora più puntuale, soprattutto a livello difensivo. 85′ GHIGLIONE 5,5: sarebbe una partita senza voto, ma il pallone aereo steccato poteva costare caro, per fortuna Sepe si fa trovare pronto.

BRONN 7: sembra più tranquillo, come si evince dalle uscite palla al piede per supportare Amatucci nella prima costruzione. Risoluto e concreto per gli interi quarantacinque minuti della prima frazione. Freddo nella gestione del pallone, tempestivo negli interventi difensivi anche quando il Palermo intensifica il suo forcing offensivo nel secondo tempo. Unica distrazione nel finale quando Henry lavora di sponda per Di Francesco e lui resta nel mezzo.

FERRARI 7,5: il presidio iniziale dell’out sinistro di Njoh è ballerino, provvede lui a mettere una pezza in due occasioni. Partita come al solito lucida ed energica, con un unico limite: non dovrebbe lasciare Tello a fronteggiare Segre nel gioco aereo. E’ sempre al posto giusto nella ripresa, intercetta cross rasoterra, oppone il corpo sulla conclusione di Gomes, legge con prontezza le chiusure laterali. Un’unica concessione agli avversari: la sponda finale di Henry per Di Francesco.

NJOH 6,5: Simy gli serve un ottimo pallone, ma deve calciarlo con il destro e non impensierisce Desplanches. Su un cambio di gioco di Ranocchia, è clamorosamente fuori posizione e lascia una prateria a Le Douaron, rimedia Ferrari. La Salernitana sale in cattedra, fa la partita, il Palermo subisce il gioco granata e la sua gara diventa più sicura dal punto di vista difensivo. Nella ripresa si uniforma al rendimento generale e concede poco sull’out mancino.

TELLO 7,5: si vede che ha voglia di dare una svolta ad un inizio di stagione al di sotto delle sue possibilità. E’ tignoso in fase di non possesso, dinamico nella zona nevralgica, autore dell’insidioso cross che sorprende Desplanches e regala il gol ai granata. Pochi minuti dopo prende palla sulla trequarti, s’accentra e calcia a giro ma non sorprende il portiere rosanero. A ripiegare in fase passiva lo fa sempre, ma quando da sinistra arriva il cross per lui diventa problematico affrontare l’inserimento acrobatico di Segre. Ripresa da mediano vecchio stampo, a rincorrere palloni, pressare, distribuire qualche legnata e guadagnare importanti punizioni.

AMATUCCI 8: parte bene, catalizzatore e primo distributore dei palloni, che spesso intercetta prima di ripartire. Le recupera tutte ed è sempre lucido nella gestione successiva. Mai banale nel trovare interessanti linee di passaggio, implacabile nell’impadronirsi di palloni vacanti anche nella parte iniziale della ripresa. Prende un giallo sugli sviluppi di un mancato fallo ai danni di Simy. Partita sontuosa, onnipresente, sbaglia, perché stremato, solo l’ultimo filtrante per Simy nei minuti di recupero.

SORIANO 6: è in difficoltà ad interpretare la mezzala impegnata nella doppia fase. Fatica a farsi vedere nella trequarti locale, commette fallo di ammonizione su un tentativo di ripartenza di Gomes. Sui ritmi alti è in sofferenza, commette un altro fallo da dietro su Le Douaron e l’arbitro lo guarda in cagnesco. E’ bravo invece in chiusura su Di Mariano pronto a involarsi sulla fascia sinistra. Quarto d’ora del secondo tempo ricco di esperienza e capacità di gestione del pallone, poi esce perché la squadra necessita anche di falli tattici e lui non può più commetterli. 59′ HRUSTIC 6: corre, difende, è anche lucido nella distribuzione del pallone ma, dopo Reggio, ha il pallone del due a zero sulla stessa favorevole mattonella e calcia alto sulla traversa. Però non molla mai, porta la prima pressione, fa lavoro sporco ed è tanto per un trequartista raffinato come lui.

VERDE 6: Lund spinge molto sul suo versante, lui non sempre è preparato nel fronteggiarlo in copertura. Nella prima mezzora latita anche il suo contributo in fase offensiva. Poi inizia a mostrare sprazzi di qualità del suo repertorio tecnico, come l’interessante spunto che costringe il Palermo a rifugiarsi affannosamente in corner. Anche per lui quindici minuti nella ripresa ordinati e senza squilli offensivi, con un buon lavoro difensivo su Di Mariano prima di uscire. 59′ KALLON 5,5: dovrebbe regalare alla squadra qualche spunto di rimessa per consentirle di rifiatare ma non riesce nel suo intento. Apprezzabile però la volontà nel ripiegare al servizio del risultato da preservare. 85′ TORREGROSSA S.V.

SIMY 7: protegge bene palla prima di servirla a Njoh che non impegna severamente il portiere rosanero. Svolge egregiamente il ruolo di pivot, difendendo palla, facendo salire la squadra e guadagnando diverse punizioni. Partita generosa e solida anche nella ripresa. Battaglia nel portare pressing sulla prima costruzione, pone il suo corpo a protezione di tutti i palloni e subisce diversi falli, che in alcune circostanze l’arbitro finge di non vedere. Nel finale, ormai boccheggiante, gestisce anche l’ultima sfera e annulla le residue velleità offensive del Palermo.

BRAAF 6: rispetto alle prime gare della stagione, la sua prestazione è meno determinante dal punto di vista della finalizzazione, ma è sicuramente più ordinata sotto l’aspetto tattico. Si sacrifica in fase difensiva, cuce il gioco, lavora bene in sinergia con la mezzala. Ripiega e riparte, cuce e fraseggia, il tutto con una lucidità che sostituisce la frenesia di qualche partita addietro. Ad eccezione dell’episodio che potrebbe valere lo zero a due e mettere in discesa il finale di gara. 82′ JAROSZYNSKI 6: si fa trovare pronto per il concitato finale, mettendo la sua fisicità al servizio della fase difensiva.

ALL. MARTUSCIELLO 8: cosa gli vuoi dire? Ha fuori i centrocampisti più carismatici e fisici della squadra, i cambi ridotti all’osso e deve affrontare su campo ostile una squadra costata milioni di euro. Nessuno si accorge di tutto questo, la squadra è spigliata, vivace, sicura dei suoi mezzi, fa la partita e mette sotto il Palermo per circa settanta minuti. La fase difensiva è ormai registrata, lui spazza via anche la nomea di integralista e affronta il forcing finale palermitano con il 3 5 2.

Maurizio Iuliano

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