Gli esercizi delle società di calcio si chiudono al 30/6; chiuso l’esercizio, gli amministratori devono redigere il bilancio di esercizio, costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal rendiconto finanziario e dalla nota integrativa, bilancio da sottoporre all’approvazione dell’assemblea (ordinaria) entro il termine stabilito dallo statuto e, comunque, non superiore a centoventi giorni dalla chiusura dell’esercizio sociale (dunque, fine ottobre per le società di calcio).
Lo statuto della Società puo’ prevedere un maggior termine, comunque non superiore a centottanta giorni (dunque, fine dicembre per le società di calcio), nel caso di societa’ tenute alla redazione del bilancio consolidato ovvero quando lo richiedono particolari esigenze relative alla struttura ed all’oggetto della societa’.
Dal bilancio emergono molteplici dati che ci indicano lo stato di salute di una società; di essi quello sul quale tradizionalmente si appunta l’interesse è la circostanza che la società sia in utile o in perdita.
Ma la perdita non è un elemento drammatico in una società almeno fino a quanto il patrimonio netto della stessa si mantiene positivo.
La presenza di perdite diventa, invece, un problema nella misura in cui intacca il capitale di oltre un terzo. In questo caso, se la perdita non è tale da ridurre il capitale sociale al di sotto del minimo è possibile attendere fino all’approvazione del bilancio successivo per procedere alla ricapitalizzazione, sempre che, nel frattempo, la perdita non sia stata assorbita.
Se, invece, la perdita è tale da intaccare il valore minimo del capitale (Euro 50.000 nelle spa, Euro 10.000 nelle srl) allora gli amministratori devono, senza indugio, convocare l’assemblea, la quale dovrà procedere a ridurre il capitale e aumentarlo fino al minimo previsto dalla legge o trasformare la società in un tipo sociale coerente con il ridotto capitale. In difetto la società si scioglie e va liquidata.
Ma che cosa accade se nel periodo tra la chiusura dell’esercizio e l’assemblea convocata per l’approvazione del bilancio o per deliberare in merito alla ricapitalizzazione si verifica un utile di periodo, (cioè un risultato di segno positivo creatosi nel tempo compreso tra la chiusura dell’ultimo esercizio e la data di riferimento della situazione infrannuale)?
L’argomento, in passato molto discusso in dottrina e in giurisprudenza, vede oggi affermarsi in maniera pressoché pacifica l’opinione per la quale l’utile di periodo debba essere conteggiato ai fini della determinazione della misura della perdita da coprire, tutte le volte in cui la sua mancata considerazione determinerebbe riduzione del capitale.
Passando dal generale al particolare, il C.d.A. della Salernitana, tenutosi il 18 ottobre u.s., ha presentato, in vista dell’approvazione da parte dell’assemblea, il progetto di bilancio relativo alla stagione 2023/24, bilancio che prevede una perdita di circa 30 milioni di Euro, convocando per il 25 ottobre l’Assemblea dei soci per l’approvazione.
Le perdite riportate dalla Salernitana sono di rilevante importo e, presumibilmente, erodono completamente il residuo patrimonio netto della società che, dopo il bilancio 2022/2023, presentava un residuo di circa 10 milioni di Euro, il che renderebbe necessario convocare senza indugio l’assemblea dei soci per la necessaria ricapitalizzazione.
Ma qui entrano in gioco a) il “paracadute” b) le risultanze del calciomercato recentemente conclusosi.
In merito al paracadute, il suo importo (25 milioni di Euro) è stato riconosciuto, per il 40%, il giorno successivo alla disputa dell’ultima gara del campionato appena trascorso, e, per il restante 60%, entro 15 giorni dalla disputa della prima partita ufficiale della nuova stagione.
L’importo del paracadute e i saldi positivi del calciomercato estivo 2024 sono in grado di generare un utile di periodo che, per le cose dette, va sottratto alla perdita verificatasi al termine dell’esercizio 2023/2024.
Pur non conoscendo i numeri esatti, la ricostruzione delle dinamiche economico finanziarie della Salernitana consente, dunque, di affermare che, grazie al paracadute e ai saldi economico – finanziari del calciomercato 2024, la perdita riportata dalla Salernitana non incide attualmente sulla continuità aziendale.
Resta, invece, tutta da decifrare la disponibilità economica della società in vista del calciomercato invernale. Ma su questo, e sul connesso indicatore di liquidità, che tiene conto non di tutte le voci di bilancio ma solo di attività e passività correnti, si avrà modo di tornare.