Quattro vittorie e 25 sconfitte in 40 partite di campionato: numeri più che sufficienti a marcare in negativo il 2024 della Salernitana. Nell’anno solare l’Ippocampo ha giocato 20 gare in A e altrettante in B, raccogliendo soltanto quattro successi in cadetteria: 2-1 sul Cittadella, 3-2 sulla Sampdoria, 0-1 a Palermo e 4-1 all’Arechi contro la Carrarese.
Risultati pessimi e tante brutte figure
Disastroso il trend in entrambi i tornei: in massima serie la Salernitana rinnovata da Sabatini centrò appena cinque punti senza mai vincere (con cinque pari e 15 k.o.), mentre la squadra costruita da Petrachi ha ottenuto fin qui 18 punti, frutto di quattro vittorie, sei pareggi e 10 sconfitte.
Nel complesso l’anno solare si chiude con 23 punti in 40 partite. Tanti dei 25 k.o. hanno inflitto umiliazioni alla tifoseria, tra goleade e prove anonime: l’1-3 con l’Empoli, il 4-0 con l’Inter, il 4-2 di Cagliari, il 3-0 a Bologna. Senza dimenticare il tennistico 6-1 di Coppa Italia con la Juventus.
E ancora: 4-1 all’Olimpico con la Lazio, 0-2 con la Fiorentina, 3-0 a Frosinone. Allo Stirpe è arrivata anche l’ultima prestazione priva di mordente: il 2-0 nel giorno di Santo Stefano, a poco più di un mese dal poker del Mapei contro il Sassuolo.
Quasi due gol subiti a partita
Tremendo anche il passivo dei gol: sono in tutto 36 quelli segnati (17 in A, 19 in B), a fronte di 74 reti subìte (1,85 a partita). I 45 gol presi in A contribuirono a fare della Salernitana la peggior difesa della scorsa massima serie (81 i gol subìti a fine stagione), mentre in B sono 29 le reti incassate.
Quattro allenatori, Martusciello il migliore
L’annus horribilis granata ha visto in panchina quattro allenatori, per un totale di cinque diverse gestioni tecniche. Si parte da Inzaghi, esonerato dopo un punto in sei gare (media 0,16). Dopo l’ex milanista toccò a Liverani, che ottenne un punto in cinque partite (media 0,2) prima di lasciare l’incarico.
La squadra fu poi affidata al Colantuono-ter, traghettatore verso l’aritmetica retrocessione: il mandato del tecnico sulla panchina granata si chiuse con tre punti nelle ultime nove giornate di A (media 0,33), impreziositi dai pareggi esterni contro Juventus e Milan.
Con la nuova stagione, dopo il nulla di fatto con Sottil e l’ipotesi Fontana si è giunti a Martusciello: l’ex vice di Sarri è il migliore tra gli allenatori della Salernitana nel 2024, avendo raccolto un punto a partita (13 in altrettante gare). Con lui tre vittorie, quattro pari e sei sconfitte, inclusa quella fatale contro il Bari.
L’esonero del tecnico ischitano ha innescato il Colantuono-quater: richiamato ad interim, l’allenatore di Anzio ha riportato cinque punti in sette partite (media 0,71). Bilancio di una vittoria, due pari e quattro sconfitte, prima della risoluzione consensuale comunicata all’indomani della gara persa a Catanzaro.
58 giocatori in campo
Quattro allenatori diversi, ma soprattutto un’infinità di calciatori: sono ben 58 i giocatori della Salernitana ad aver collezionato almeno una presenza nel 2024, Coppa Italia esclusa. 25 hanno giocato in Serie A, altrettanti in B e otto sono scesi in campo in entrambi i tornei.
Cinque i portieri: da Ochoa e Costil a Sepe e Corriere, passando per Fiorillo. 22 i difensori: in massima serie hanno giocato Gyomber, Fazio, Sambia, Lovato, Zanoli, Pierozzi, Boateng, Pellegrino, Pasalidis, Pirola e Manolas. In B Velthuis, Njoh, Gentile, Stojanovic, Ferrari, Ghiglione, Jaroszynski e Ruggeri. Poi Bronn, Daniliuc e Bradaric in ambedue i campionati.
A centrocampo 19 calciatori diversi: prima Martegani, Legowski, Candreva, Basic, Kastanos, Vignato, Lassana Coulibaly e Gomis, poi Mamadou Coulibaly, Tello, Amatucci, Soriano, Tongya, Di Vico, Hrustic, Dalmonte e Reine-Adelaide. Maggiore e Sfait le costanti.
Ben 12 gli attaccanti: in massima serie Tchaouna, Ikwuemesi, Dia e Weissman, in cadetteria Braaf, Verde, Kallon, Valencia, Wlodarczyk e Torregrossa. Presenze sia in A che in B per Simy e Fusco.
Marcatori: Simy davanti a tutti
L’ex Crotone, riesumato da Inzaghi nelle ultime battute del 2023, è anche il miglior marcatore del Cavalluccio nel 2024 con cinque gol: doppietta in A contro il Milan e tre gol in B contro Sampdoria, Pisa (su rigore) e Carrarese.
Seguono a tre reti Tchaouna e Maggiore, entrambi a segno solo in A, cui si aggiunge Verde, in gol una volta dal dischetto. Due gol per Kastanos, Candreva (un rigore), Tongya, Braaf e Soriano.
Il dato più impietoso, però, è certamente quello della classifica. La Salernitana ha chiuso la scorsa Serie A retrocedendo all’ultimo posto con 17 punti: 25 in meno rispetto ai 42 del 2022-23, record che valse il quindicesimo posto.
In B è cambiato poco: escludendo il Cosenza, ultimo a quota 17 solo perché penalizzato di 4 punti, i granata con 18 punti sono sul campo la peggior squadra delle prime 20 giornate insieme al Sudtirol.
La salvezza diretta (attualmente occupata dal Cittadella al quindicesimo posto) dista sei lunghezze: serviranno testa e gambe in campo, chiarezza fuori e innesti sul mercato mantenere la categoria e lasciarsi alle spalle un 2024 da incubo.