I gol che mancano affidati alla testa e ai piedi di Alberto Cerri

Tempo di lettura: 2 minuti

Spetterà ad Alberto Cerri la delicata missione di sconfiggere il mal di attacco che accompagna la Salernitana dall’inizio della stagione.

Nato a Parma ventotto anni fa, il neo attaccante granata possiede le qualità tecniche, tattiche e agonistiche per rendersi utile fino al termine del torneo.

Pur non essendo mai stato in carriera un goleador assai prolifico, il novello ariete alla corte di Breda potrà garantire lo sviluppo di diverse tematiche di gioco.

Ben strutturato dal punto di vista fisico (194 cm di altezza), il ragazzo non si limiterà ad eseguire le classiche sportellate con i difensori rivali. Egli, infatti, è sufficientemente attrezzato dal punto di vista tecnico per regalare palloni puliti agli altri nove calciatori di movimento.

Dai suoi piedi può scaturire l’abilità nel lavorare di sponda a favore di seconde punte, mezzali, esterni e trequartisti, profili corposamente presenti in organico.

Le uniche due stagioni in doppia cifra sono quelle vissute a Como (10 reti nel campionato di B ‘2021-2022’) e a Perugia (15 marcature in cadetteria nel campionato ‘2017-2018’).

Proprio il positivo cimento in Umbria, con i grifoni allenati da Roberto Breda, regala buone sensazioni e sembra fungere da incoraggiante auspicio.

Attaccante potente e scafato, l’ex comasco non è calciatore che ruba l’occhio agendo lontano dalla porta. Egli, sostanzialmente, interpreta il ruolo affidandosi alla fisicità. Per ripulire palloni e far salire la squadra. Mentre nei sedici metri altrui sa farsi valere nel gioco aereo ed essere spigoloso nella ricerca della finalizzazione vincente.

Sfruttando l’altezza per impattare la sfera in elevazione, facendo valere il fisico per difendere palla e procurarsi la possibilità di calciare in porta. Prevalentemente con il destro, non sono mancati in carriera i centri collezionati con l’ausilio dell’arto mancino.

La sua missione, pertanto, appare già delineata: realizzare qualche gol pesante e aiutare i compagni ad essere più incisivi. Quelli che lo affiancheranno in attacco, e i centrocampisti offensivi che agiranno alle sue spalle.

Basterà l’ex cagliaritano o servirà altro per il reparto avanzato? Al prato verde e alle prossime operazioni di mercato affidiamo il compito di fornire risposte rassicuranti.