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Il primo assist di Franck Ribéry: la Ratatouille

Una specialità nata in Provenza, una ricetta contadina popolare, uno stufato di verdure estive che racchiude un'esplosione unica di colori e sapori unici.

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Tempo di lettura: 3 minuti

Il cibo trova sempre coloro che amano cucinare”. 

Oggi è doveroso un omaggio culinario al pluricampione transalpino approdato la scorsa settimana nella città di Salerno: Franck Ribéry. La pietanza che proponiamo ha le sue stesse origini: Francesi.

La protagonista della nostra ricetta è la Ratatouille.

Questo piatto ha un carattere decisamente mediterraneo, l’esplosione di sapori che presenta, la rendono unica nel suo genere. La sua realizzazione prevede un ricco assortimento di verdure ed erbe aromatiche. La nascita di questa portata è da attribuire al lontano Settecento, precisamente, nei meandri delle campagne provenzali.

Il nome deriva dai termini francesi “ratacon cui si indica uno stufato con pezzetti interi, e touiller”che fa riferimento all’azione di mescolare gli ingredienti fra loro.

I promotori di tale invenzione furono i contadini. Il piatto è nato come pietanza umile, semplice, è sorto per evitare sprechi. Gli agricoltori radunavano il racconto di fine stagione, precisamente, le verdure più mature, quasi non più buone per essere consumate. Le stesse venivano, successivamente, tagliate a pezzettini o a cubetti, dando vita, così, ad un saporito stufato.

La Ratatouille è un piatto semplice ma, estremamente nutriente, adatto per essere preparato rapidamente, capace di conferire le energie necessarie per affrontare giornate intense ed impegnative.

Gli ingredienti utilizzati dipendono dalle stagioni e dal gusto personale. Possono andar bene tutte le verdure di stagione che si hanno a disposizione.

In passato, inoltre, la Ratatouille veniva considerata e presentata come un piatto unico. Oggi, invece, viene servito in versione ridotta. Soprattutto nei ristoranti, questa risulta essere un contorno volto ad  accompagnare altri tipi di pietanze. Viene inteso maggiormente come antipasto, raramente, come portata principale.

Per quanto concerne la preparazione tradizionale, è prevista la cottura separata di ogni verdura. Questo procedimento, se pur più lungo, è quello che garantisce la miglior riuscita perché, permette ad ogni singolo ingrediente di sprigionare tutte le proprie potenzialità per rispolverare i profumi e i sapori di un tempo.

La simplicité est la sophistication suprême.

Ratatouille

Ingredienti


– Melanzane lunghe 280 g
– Zucchine 200 g
– Peperoni verdi 150 g
– Peperoni gialli 150 g
– Pomodori perini 250 g
– Patate 150 g
– Cipolle bianche 120 g
– Aglio 1 spicchio
– Olio extravergine d’oliva q.b.
– Sale fino q.b.
– Timo q.b.
– Prezzemolo q.b.
– Basilico q.b.

Preparazione

  • Pulire, mondare e tagliare accuratamente a dadini o a rondelle tutte le verdure ed insaporirle con 2 cucchiai di olio, sale, una parte di timo e prezzemolo tritato. 
  • Passiamo alla cottura.
  • Versate un filo d’olio in padella e aggiungete sia le melanzane che le zucchine.
  • Cuocete per circa 10 minuti mescolando di tanto in tanto. Nel frattempo in un’altra padella versate un filo d’olio, aggiungete la cipolla insieme all’aglio e lasciatela appassire a fiamma media. Dopo pochi minuti aggiungete anche i peperoni.
  • Aggiungete i pomodori, un po’ d’acqua e il timo. Cuocete il tutto a fuoco medio  
  • Non appena saranno trascorsi i 10 minuti aggiungete all’interno dei peperoni zucchine e melanzane. Regolate di sale, coprite con un coperchio e proseguite la cottura per altri 10-12 minuti.
  • Se l’acqua dovesse asciugarsi troppo aggiungetene ancora un pò in modo da mantenere a fine cottura un pò di sughetto.
  • Aggiungete il prezzemolo, il basilico, mescolate il tutto e servite la vostra ratatouille.

CONSERVAZIONE

  • La ratatouille si può conservare in frigorifero per 2-3 giorni. Si sconsiglia la congelazione. 
Bon appétit.
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Sono Raffaella Palumbo, classe 1990, salernitana dalla nascita. Per varie vicissitudine, sono espatriata a Genova da quando avevo 21 anni, nel capoluogo ligure esercito la professione di insegnate. Amo la vita in tutte le sue sfaccettature, non trascuro i dettagli. L'ottimismo, la curiosità, la follia, l'intraprendenza ed il sorriso sono caratteristiche di cui non posso fare a meno. Tra le gioie più grandi della mia vita rientra mia figlia: Martina. La pallavolo, la scrittura, i viaggi e la Salernitana sono le mie principali passioni. La benzina delle mie giornate risiede in tre espressioni che non cesso mai di ripetere a me stessa e agli altri: " VOLERE è POTERE, CARPE DIEM e PER ASPERA AD ASTRA"!!!

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