In vista della 7/a giornata di campionato che vedrà affrontarsi Salernitana e Genoa, il giornalista Andrea Schiappapietra ci presenta l’ambiente del Grifone.
Cosa si aspetta dalla partita che si disputerà sabato allo stadio Arechi?
La Salernitana è in cerca della prima vittoria stagionale, sbagliare anche contro il Genoa renderebbe la sua avventura in serie A molto più complicata. Sarebbe inevitabile mettere in discussione la posizione del mister. Anche per il Genoa sarà una partita importante, ha vissuto un inizio stagione non brillante. Al momento la squadra di Ballardini è un cantiere aperto, c’è ancora tanta confusione, non esiste un’identità tattica ben definita. Il tecnico rossoblù sta valutando l’ipotesi di un ritorno al 3-5-2, c’è voglia di cambiare passo dopo un inizio di campionato difficile.
Il Genoa è reduce da una vittoria, due pareggi e tre sconfitte ma, nell’ultimo match giocato contro l’Hellas Verona si è evidenziata una bella prova di carattere. Era in doppio svantaggio, poi il recupero e addirittura il sorpasso…
Si, il Genoa ha questo tratto distintivo, quello di andare sotto, anche in doppio svantaggio per poi recuperare. Col Cagliari dopo aver subito due gol è riuscita, poi, a vincere per tre a due. È una squadra che incassa tanti, troppi gol. infatti, Genoa, Cagliari, Spezia e Salernitana sono le compagini che hanno la difesa peggiore del campionato. Per le squadre che devono salvarsi questo aspetto è tutt’altro che positivo. Quindi, ritengo che la partita di sabato – ai fini della classifica e della permanenza in serie A – sarà quasi determinante. È un bivio per entrambe le squadre. Il campionato è complesso, meno passi falsi ci saranno e meglio sarà.
Quali crede possano essere le criticità del Genoa che possano essere sfruttate dalla Salernitana?
Il Genoa è molto fragile dal punto di vista difensivo. Ballardini in queste settimane sta cercando di stringere le maglie – fin troppo larghe – nel reparto arretrato, provando a concedere meno spazi agli avversari. Un punto a favore dei rossoblù è quello di possedere calciatori in grado di poter ribaltare le partite. Pandev, Destro… hanno caratteristiche tali da poter spiazzare gli avversari mostrando fantasia e guizzi vincenti.
L’allenatore sta riuscendo a sfruttare ai massimi livelli i calciatori che ha a propria disposizione?
Ballardini ha avuto difficoltà perché molti titolari sono giunti a Genova durante le battute finali di calcio mercato, quindi, questo ha complicato l’assetto personale e generale. Ci sono sicuramente calciatori che hanno reso molto meno rispetto alle proprie potenzialità. Per alcuni non è stato trovato ancora un ruolo preciso che possa mettere in evidenza le capacità individuali. Molti giocatori sono arrivati in squadra in condizioni fisiche non ottimali, al momento stanno cercando di recuperare più rapidamente possibile.
Si posso definire uomini spogliatoio il capitano Criscito e Goran Pandev?
Sono due leader per il Genoa, sia in campo che fuori. Non solo fanno la differenza ma, la fanno anche fare.
Il passaggio di proprietà com‘è stato vissuto?
Dopo 18 anni c’era necessità di cambiare, ormai l’avventura di Preziosi era arrivata al capolinea. Lui stesso non aveva più entusiasmo. Con i tifosi si trascinava un rapporto, ormai, logoro. Quindi, questa nuova proprietà ha portata una ventata di grande euforia che dovrà essere confermata dai fatti che ci si aspetta di vedere quanto prima. Oltretutto, l’insediamento è avvenuto nel migliore dei modi: i nuovi proprietari hanno consentito a tutti i tifosi di poter accedere gratuitamente allo stadio durante la scorsa partita.
Il potenziale economico potrebbe cambiare del tutto il presente ed il futuro del Genoa, magari, vivendo campionati non più di stenti…
Questo è l’auspicio, questa è l’intenzione ribadita dai nuovi proprietari. Nella loro venuta risiede la speranza di tutta la tifoseria. Sono 15 anni che il Genoa gioca in serie A, è una società che la categoria la conosce bene, ha la sua rispettabilità. Prima di Preziosi non aveva mai vissuto un periodo così lungo in massima serie. Negli ultimi anni il Grifone è stato vittima di un trend che lo ha indotto ad arrivare – fino all’ultima giornata – con l’acqua alla gola, salvandosi durante le battute finali del campionato. Adesso, la sfida sarà quella di alzare un po’ l’asticella ambendo a vivere stagioni di metà classifica poi, chissà…
Quanto pensa possa influire il caloroso pubblico dell’Arechi sulla prestazione di Domenica?
Sicuramente il ritorno allo stadio dei tifosi è un valore aggiunto, per il Genoa la tifoseria di Salerno potrà essere un pericolo in più. Un conto è giocare in uno stadio vuoto, un altro è avere i propri supporters sugli spalti. Rivedere gli impianti sportivi pieni è sempre un spettacolo meraviglioso.