In vista di Cagliari-Salernitana di stasera, ci presenta l’ambiente rossoblu il giornalista di MondoSportivo.it e di CalcioCasteddu.it Fabio Ornano.
Ciao Fabio. Allora, che Cagliari vedremo all’opera venerdì?
“Ciao. Vedremo un Cagliari che punterà a rafforzare le buone cose viste nell’ultima di campionato contro il Sassuolo, ovvero compattezza e spirito. Uno scontro diretto troppo importante, per cercare di lasciare l’ultimo posto in classifica: sarà fondamentale l’apporto del pubblico, ma da parte loro i rossoblù dovranno mettere in campo qualcosa in più del solito. Cercare la giocata, ad esempio, con ancora più coraggio per andare a ingraziarsi la buona sorte: la quale non è stata molto benevola finora. Ma, come detto, bisogna pure andarsela a cercare…“
Come ti spieghi questo rendimento deficitario dei rossoblu rispetto alla qualità della rosa?
“Purtroppo il Cagliari staziona da anni in una sorta di limbo maledetto, che non consente di vivere stagioni almeno tranquille, senza affanni. Ci sono responsabilità che gravano su tutti i protagonisti, dalla società in giù. Una spiegazione per il rendimento deficitario, rispetto alla buona rosa, può essere data dalla scarsa abitudine dei singoli alla lotta per il fondo classifica. Ma non solo: esiste una componente psicologica che influisce parecchio e la squadra è parsa spesso poco serena, in perenne affanno“.
Mazzarri rischia in caso di non vittoria contro la Salernitana?
“No, non credo. Il presidente Giulini, a parer mio, vorrà andare fino in fondo stavolta con il tecnico scelto. Non vincere con la Salernitana sarebbe una botta molto forte, sotto tutti gli aspetti. Però secondo me Mazzarri non è sulla graticola e non lo sarebbe anche per un risultato negativo“.
Joao Pedro in Nazionale. Boutade o fattibile secondo te?
“Se lo stato di forma di Joao Pedro dovesse durare anche per i mesi a venire, le possibilità che venga chiamato da Mancini ci sono: eccome. Il giocatore, che necessita solo di un nulla osta FIFA per rappresentare l’Italia dopo i trascorsi giovanili con il Brasile, ha il tempo per vedere esaudito il suo desiderio di diventare convocabile. Inutile girarci intorno, la Serie A non offre tanti attaccanti con una buona media gol per fare la differenza. Joao Pedro è uno dei più costanti negli ultimi anni e vanta il doppio passaporto. Poi, le riserve di qualcuno lasciano il tempo che trovano. Se è convocabile, può essere una risorsa da sfruttare. Stop“.
Cosa pensano a Cagliari della Salernitana?
“Di sicuro, negli ultimi mesi, ha fatto parlare maggiormente per le vicende societarie abbastanza turbolente. Una squadra in difficoltà, che staziona con il Cagliari in fondo alla classifica, ma decisamente meno attrezzata a livello di rosa. Sulla carta, potrebbe essere una gara dal pronostico pressoché scontato. Ma la Salernitana, per un Cagliari perennemente instabile, può rappresentare comunque una mina vagante da prendere con le pinze“.
La vicenda trust Salernitana come è stata vissuta a Cagliari?
“Innegabile ammettere che la telenovela, con principale protagonista Lotito, sia stata vissuta anche a Cagliari con un po’ di stupore. Ma, pensando ai tifosi della Salernitana, non deve essere una situazione piacevole: soprattutto se si considera da quanto dura l’incertezza sul caso“.
La Salernitana dovrebbe passare di mano entro il 31 dicembre, pena esclusione dalla Serie A (Gravina dixit). Se invece dovesse essere prorogato il trust, come credi la prenderebbero le altre dirette concorrenti della Salernitana?
“Le norme ci sono e andrebbero rispettate. Però sappiamo anche che l’Italia, e il pianeta calcio in particolare, può regalare colpi di scena e sorprese. Con polemiche annesse. Nessuno degli altri club, suppongo, prenderebbe bene un’eventuale proroga del trust. Perché a quel punto, per l’ennesima volta, si darebbe l’impressione che la priorità sia quella di aggirare le regole, non rispettando tempi e accordi“.
Infine, un calciatore potenzialmente decisivo per parte.
“Nandez da una parte, Gondo, vista l’assenza di Ribery, dall’altra“.