Entusiasmo alla ripresa del campionato, con l’intento di ritrovare il ritmo, interrotto dalla pausa per le nazionali.
Non ci nascondiamo però, non siamo abituati di certo, perché per quanto possa far male, siamo costretti a guardare avanti.
Dove eravamo rimasti allora?
Ai verdetti che non sono tali, a vittorie da scrivere sull’almanacco 2021/2022 del nostro campionato.
La salvezza passa per lo stadio “Picco”, nella casa degli aquilotti spezzini che attendono, un Venezia in cerca di punti vitali.
Ci aspettiamo invece uno spettacolo ricco di gol, in un Olimpico che ospita due filosofie.
Sarà Dionisi contro Sarri, in uno scontro tra epoche differenti, accomunate dalla voglia di fare bene per i propri tifosi.
Ultima, senza forse però, perché dall’Arechi passa un treno importante per la corsa salvezza.
Nicola un ex, con una lacrima contenuta davanti al Toro, in nome di un popolo granata nel golfo di Salerno.
Nel “lunch match” un derby toscano, con un nuovo simbolo viola sule maglie, che accoglie al “Franchi” i vicini empolesi.
Bergamo poi, dove le luci del giorno riflettono i giocatori, disposti a darsi battaglia per obiettivi ghiotti.
Napoli non disposto a perdere il treno scudetto, insidiato da una Dea costretta a rincorrere, quel treno lussuoso nelle notti stellate.
Udine attende Mazzarri e i suoi, perché verso Est ci si gioca una bella fetta di salvezza.
Genova rievoca quella magia di Totti, con il mancino e quel dito in bocca.
Mou con un occhio alla classifica, per centrare una vittoria che darebbe il morale giusto, in vista della nuova Conference League.
Spicca “LO SCONTRO”, quel derby d’Italia che fa viaggiare nel tempo.
Impossibile fare un pronostico, in una gara che sintetizza una rivalità centenaria per il nostro calcio.
Lunedì chiude il cerchio, con l’Hellas Verona che attende i rossoblù di Blessin.
Il Milan poi, in serata a concludere, con una prova di maturità richiesta da Pioli ai suoi.
Un pensiero va a Sinisa, costretto a ritornare su un altro campo, a lottare come un vero leone.