La trentaquattresima giornata del campionato di massima serie, ha visto sfidarsi Salernitana e Fiorentina: in uno stadio Arechi “infernale”, le due squadre hanno dato vita ad un’autentica “battaglia calcistica”, non una sorpresa, sia chiaro, visti gli obiettivi – seppur differenti – che le due compagini inseguono. A spuntarla sono stati gli uomini di mister Nicola – nell’occasione, carico più che mai – ottenendo tre punti indispensabili per continuare a sognAre.
Per quanto riguarda la prestazione arbitrale, Massa ed i suoi assistenti si sono ben disimpegnati, in una gara che, già dalla vigilia, era tutt’altro che semplice. Non è un caso, infatti, se nell’arco dei novanta minuti non ci sono stati particolari episodi da segnalare.
Passiamo alla moviola.
[Episodi primo tempo]
Al 23’ Cabral (F) interrompe una ripartenza della Salernitana, colpendo Verdi (S) con una leggera manata al volto: Massa accorda un calcio di punizione diretto, senza estrarre alcun cartellino. Siamo in presenza di un fallo avvenuto a pochi metri dalle due panchine, in un clima già “caldo” di per sè per l’importante posta in palio. Massa avrebbe potuto ammonire Cabral – abbastanza nervoso durante la gara – per prevenire eventuali reazioni, sia dei calciatori in campo che dalle panchine.
Al 42’, sugli sviluppi di un calcio d’angolo a favore dei padroni di casa, Gonzalez (F) e Mazzocchi (S) si contendono il pallone all’interno dell’area di rigore, con quest’ultimo che si lascia cadere a terra: Massa assegna, giustamente, una rimessa dal fondo a favore dei viola. Scelta ineccepibile dell’arbitro genovese, che ha letteralmente graziato l’esterno granata che, molto probabilmente, avrebbe anche meritato il cartellino giallo per comportamento antisportivo (simulazione).
[Episodi secondo tempo]
Al 48’, sugli sviluppi di un’azione offensiva a favore della Salernitana, Maleh (F) interviene in ritardo su Djuric (S), colpendolo sulla caviglia sinistra, con Massa che si limita adassegnare un calcio di punizione diretto a favore dei padroni di casa, senza estrarre alcun cartellino. In questa situazione l’arbitro ligure avrebbe potuto e dovuto adottare una gestione diversa dell’episodio: in primis perché il pallone, in concomitanza del fallo subito da Djuric, rimane in possesso della Salernitana che poteva tranquillamente continuare l’azione iniziata precedentemente. In secondo luogo, nemmeno tanto una banalità, interrompere un’azione per un fallo imprudente – dunque meritevole di ammonizione – senza accordare il possibile vantaggio e – soprattutto – senza comminare il provvedimento disciplinare per il colpevole dell’intervento, non ha letteralmente senso. Per quanto mi riguarda, un arbitro così esperto, può gestire molto meglio la suddetta fattispecie. Eccesso di “superficialità”!
In conclusione, può ritenersi “sufficiente” la prestazione della squadra arbitrale: al netto di qualche episodio che poteva essere gestito diversamente, Massa ha avuto il merito di tenere sempre in pugno la gara, cosa indispensabile in un “contesto” del genere. Impeccabili i due assistenti Tegoni e Colarossi, inoperosi in sala Var Mazzoleni e Mondin.