Dopo l’Europa ecco la sesta, un turno oltre i confini portatore di grandi gioie e di altrettanti dolori.
Torniamo al Maradona dove un fresco poker ha fatto piangere il Liverpool, una vittoria che carica ulteriormente in vista della sfida con lo Spezia.
Allora il pensiero è fisso sulle lacrime di Simeone, in quel sogno realizzato che continua, tra gli 11 titolari per sostituire Osimhen.
Il tonfo in casa ma di nuovo lì, tra le mura amiche dove i nerazzurri attendono i lucenti granata, quel Torino che incanta l’intera nazione.
Rossoneri a Marassi dopo il pareggio europeo, dopo la reazione che non è bastata, dopo una pagina voltata per scrivere con l’inchiostro dei campioni.
Al comando lei, la Dea bergamasca che attende i grigiorossi di Cremona, per continuare il suo cammino da primatista in serie A.
Sinisa lontano da una storia romantica che purtroppo termina, perché sulla panchina è Thiago Motta il volto nuovo.
Chiamato per superare i limiti, contro una viola ferita dal pareggio in Conference League.
Forse un’ultima spiaggia per Stroppa, un’occasione per dimostrare di poter tingere con altri colori, le cinque caselle che indicano cinque sconfitte.
Non sarà facile in terra leccese però, così come non sarà scontato l’esito al Mapei tra Sassuolo e Udinese.
Il poker rifilato ai giallorossi non può essere un caso, in trasferta sul terreno neroverde per continuare a sorprendere tutti.
L’Europa sorride ai biancocelesti, e chissà se continuerà a farlo anche il nostro campionato, perché questo Hellas non va preso sottogamba.
Roma ferita anch’essa dal turno oltre i confini, dalla Bulgaria a Empoli per tornare a gioire, per evitare che i sogni svaniscano davvero.
Nicola carica nel viaggio verso la città sabauda, quel tempio che da poco ha compiuto undici anni, con la voglia di rosicchiare punti storici.
Juventus chiamata a reagire dopo il ko parigino, senza dimenticare che stavolta avranno degli avversari davvero ostici.
Il pensiero finale va ad Elisabetta II, d’altronde è impossibile non dedicare un momento, ad una donna che è riuscita a regnare per 70 anni.
Si chiude un’era importante di cui tutti siamo stati spettatori e in parte attori, a modo nostro e in luoghi diversi, consapevoli di poter raccontare un giorno di averla vista.