Il calore di certe sfide percepito sin da subito, perché spiccano partite che portano a viaggiare nella storia.
Rivalità incrociate in una partita attesa, da città in fermento e dai fortunati spettatori sugli spalti.
Con qualche cerotto però, perché i ripetuti incontri giocano brutti scherzi, prima di tuffarsi nel mondiale del Qatar.
In ordine però, in un venerdì in Friuli con i bianconeri che attendono gli avversari dal Salento, quest’ultimi feriti dal graffio della Vecchia Signora.
Di sabato alle 15, azzurri e granata nei loro feudi, rispettivamente contro Sassuolo e Cremonese.
Un banco di prova per empolesi e granata, per continuare il cammino verso la salvezza.
Il periodo porta a giocare al buio già alle 18, con gli occhi diretti verso il Gewiss a Bergamo, perché Atalanta – Napoli non sarà mai una partita qualunque.
La sera in un San Siro a festa, dopo una qualificazione agli ottavi di Champions League, pronti a sfidare gli aquilotti spezzini.
Tutto d’un fiato e di domenica, dal lunch match all’ultima sfida che emana entusiasmi.
Il Dall’Ara accompagna infatti il pranzo domenicale, servendo come pietanza un gustoso incrocio con il Toro.
Monzesi vogliosi di riscatto tra le mura amiche, contro un avversario da non sottovalutare assolutamente.
Hellas in cerca di respiri, nella casa del Monza per strappare un risultato positivo.
Dejan Stankovic in un Ferraris bollente e pronto a spingere, con la voce e con le mani, la propria squadra contro i viola di Italiano.
Derby nella Capitale e all’Allianz Stadium, cerotti e lividi, assenze pesanti e nervi tesi.
Atmosfere come queste senza Re e con i giusti soldatini calcistici, nella speranza di vedere i grandi protagonisti sul terreno di gioco.
Roma e Lazio, Juventus e Inter, battaglie senza tempo che portano a sottolineare ogni singolo ricordo.
Si fa sul serio, ancor di più prima della sosta, battagliando in onore dei propri colori.