SEPE 5,5: attento e reattivo sulla conclusione ravvicinata di Ciurria. Nulla può opporre sul tiro di Carlos Augusto, mentre sulla conclusione di Mota, seppur ravvicinata, potrebbe sfruttare meglio il corpo per restringere lo spazio all’ex attaccante juventino.
BRONN 5: rimedia su Mota che era riuscito a liberarsi dalla marcatura di Daniliuc, non fa altrettanto sul nuovo errore del compagno, presidiando male la zona centrale dei propri sedici metri nell’azione che regala il vantaggio ai padroni di casa. Approssimativo quando prova a sganciarsi dalla linea difensiva 46 VALENCIA 5: dovrebbe conferire imprevedibilità e incisività al tentativo di rimonta degli ospiti, non riesce nella missione.
DANILIUC 4: leggero nel tentativo di anticipo su Mota, ancora approssimativo nell’uscita con palla al piede, sbaglia il controllo e fa partire il contropiede che porta il Monza al vantaggio siglato da Carlos Augusto. Ancora incredibilmente svagato nello sbagliare il tempo di intervento, Mota fugge via e realizza il gol del raddoppio. Fuori posizione sull’azione che procura ai lombardi il rigore che chiude il match.
PIROLA 5,5: pronto nel neutralizzare Mota che si accinge a calciare in porta dopo aver stoppato il pallone, si ripete poco dopo sporcando l’insidioso passaggio filtrante di Colpani. Legnoso nel contrastare Mota che approfitta dell’errore di Daniliuc e batte Sepe per la seconda volta. Mette provvidenzialmente il corpo sul destro a colpo sicuro di Carlos Augusto.
MAZZOCCHI 5: Carlos Augusto sgasa immediatamente sulla corsia sinistra, lui lo neutralizza sulla corsa, prima di subirlo a lungo. Non riesce mai a sfondare sulla fascia, l’esterno brasiliano è aggressivo in entrambe le fasi di gioco. 60 CANDREVA 4,5: il tempo di affiancare il giallo per il fallo da rigore all’ammonizione ricevuta per proteste in panchina: rosso e partita terminata dopo diciassette minuti.
MAGGIORE 5: impalpabile nei primi quarantacinque minuti di gioco in entrambe le fasi di gioco, fa fatica anche ad esprimere il dinamismo ammirato ai tempi dello Spezia. 46 BOHINEN 6: prova a dare ordine alla manovra, a portare velocemente palloni in avanti, ma le sorti del match non mutano.
RADOVANOVIC 5: il possesso palla del Monza manda in confusione il suo sterile tentativo di mantenere diligentemente la posizione centrale in mediana; i compagni non lo aiutano, lui non ha la gamba per tappare i buchi nei quali si muove agevolmente il Monza. Non pervenuto in fase di distribuzione del gioco. Ripresa da difensore centrale, tranquilla solo quando i calciatori di casa decidono di non verticalizzare.
COULIBALY 5: corre tanto, ma lo fa spesso a vuoto sulla circolazione di palla monzese; frustrazione e nervosismo lo portano a litigare con gli avversari e a non essere lucidissimo nelle giocate e nelle letture tattiche. Nel secondo tempo agisce da mediano centrale, ma non riesce a dare ordine e qualità alla manovra della squadra. KASTANOS S.V.
BRADARIC 5: assente nella marcatura sul taglio di Ciurria, rimedia Sepe con un’ottima parata. Nel primo tempo si vede poco e male nell’apporto offensivo sulla corsia mancina. La gestione del doppio vantaggio monzese e il cambio modulo lo rendono più propositivo nel secondo tempo, ma i suoi cross sono quasi sempre facile preda della retroguardia lombarda.
BOTHEIM 5: prova a giocare qualche pallone muovendosi sulle corsie esterne ed abbassandosi, ma nulla può contro la determinazione dei difensori di Palladino e l’assenza di idee del centrocampo. 46 PIATEK 5,5: il suo ingresso, inizialmente, vivacizza lo spirito offensivo dei granata, si muove tra le linee, attacca la profondità e va ad occupare i sedici metri brianzoli. Poi esce dal match e si vede solo nel finale con un tiro che termina alla sinistra di De Gregorio.
DIA 5,5: si libera di Izzo ma non è preciso nella rifinitura per Botheim, poi, scarsamente supportato dai compagni, resta a guardare le belle trame dei padroni di casa. Nelle intenzioni, al rientro in campo per la ripresa, vorrebbe spaccare il mondo ma i suoi movimenti e le sue giocate sono facilmente controllate dalla difesa monzese.
ALL.NICOLA 4: squadra senza nerbo e priva di idee, confusa, impacciata e distratta; il ritiro sembra aver sortito l’effetto opposto a quello atteso. Squadra lunga, difesa imbarazzante e centrocampo totalmente povero di iniziativa. Il 3-4-3 proposta ad inizio del secondo tempo sembra promettere bene, ma si tratta solo di un fuoco di paglia, immediatamente spento dalla coriacea truppa di Palladino. Il gruppo è apparsa scarico e demotivato, aspetti ben più gravi del disastro tecnico-tattico.