Nel freddo alcuni ruggiti a Milano, Roma e Salerno, con vittorie pesanti che donano linfa alle rispettive squadre uscite vittoriose.
Esplosività pura a Cremona, perché la testa di Baschirotto, insieme ad una freccia scagliata da Strefezza, regalano al Lecce tre punti preziosi.
Uragano giallorosso nonostante la situazione Zaniolo, volato in Turchia per vestire i colori del Galatasaray.
Tornando al campo però, sono proprio le palle inattive a premiare i ragazzi di Mou, con le firme di Ibanez e Abraham che bucano gli empolesi.
Nota di merito ad una saracinesca di nome Vicario, autore di una tripla parata che rimanda al cartone Holly e Benji.
Stile che non manca a Laurientè, autore di un destro a giro che trafigge l’Atalanta di Gasperini al “Mapei”.
Screditare una squadra al comando non è affatto giusto, ma al di là di questo è opportuno sottolineare la confusione in casa Spezia.
Un dato di fatto che non toglie i meriti alla squadra di Spalletti, ma chiaramente facilita i tre gol azzurri ad opera di Kvaratskhelia e di un doppio Osimhen.
L’imbucata sul cross di Aina dalla destra, porta la firma di Karamoh, colui che regala ai colori granata il profumo di Conference League.
Convince e domina la squadra di Thiago Motta, sul “Franchi” di Firenze con un gol preciso dagli undici metri di Orsolini.
Saponara accorcia ma non basta perché, la quarta firma in campionato di Posch, vale il nono posto in classifica.
La corona di Milano sulla testa di Lautaro Martinez, il protagonista a “San Siro” che manda in estasi il popolo nerazzurro.
Il salto rimandato ancora in casa Lazio, incapace di correre in modo costante in mezzo ai grandi.
Pedro è una gioia che dura pochi minuti, perché Ngonge è un gol che vale un punto prezioso in casa Hellas Verona.
Non basta un doppio Gabbiadini ad una Samp quasi spacciata, perché Petagna e Pessina sono quasi una condanna per la squadra di Stankovic.
Strano a dirlo già alla vigilia, ma allo stato attuale è un puro scontro salvezza tra Salernitana e Juventus.
Granata totalmente spazzati via dalla formazione juventina, grazie ad una doppietta di Vlahovic e ad un gol di Kostic.
Per la prima volta le reti sono tre in trasferta, mentre la Salernitana esce dal campo a testa bassa e senza tracce di gioia.