La nostra ‘Top 11’ settimanale, schierata con un ultra offensivo 3 5 2, è la seguente:
OCHOA (SALERNITANA): inoperoso per lunghi tratti della gara, esalta la concentrazione e il suo momento di grazia facendosi trovare prontissimo sulle severe stoccate di Frattesi e Thorstvedt.
TOLOI (ATALANTA): energico sull’uomo da marcare, in costante appoggio alla manovra offensiva e reattivo sulle palle inattive a favore, come testimonia la seconda rete stagionale siglata contro la Roma.
GYOMBER (SALERNITANA): altra grande prestazione dell’umile e silenzioso stopper slovacco, implacabile in marcatura ma anche assist man sul gol di Pirola e fine palleggiatore contro il Sassuolo.
PEREZ (UDINESE): dopo un inizio di stagione complicato, il rendimento del ventiduenne difensore argentino è cresciuto in misura esponenziale. Fisicamente strutturato, rapido e veloce, spesso un fattore quando trasferisce i suoi centimetri nei sedici metri avversari. Secondo gol stagionale contro la Cremonese.
VERDI (VERONA): in una squadra che fa enorme fatica a trovare la porta con gli attaccanti, l’ex granata fa il pieno di qualità e tenacia sulla trequarti, realizza una doppietta e trascina i compagni alla conquista di tre punti che mantengono viva la speranza salvezza.
COULIBALY (SALERNITANA): un martello pneumatico, che ha smesso di trivellare il manto erboso solo a risultato acquisito. Quantità e qualità, sostanza e fioretto, dinamismo e disciplina tattica.
ILIC (TORINO): superati gli acciacchi fisici che hanno rallentato il suo processo di ambientamento alla corte di mister Juric, il talentuoso centrocampista serbo ha sfoderato classe e geometrie illuminanti contro la Lazio, impreziosendo la sua prestazione con la stoccata mancina che ha superato Provedel.
SAMARDZIC (UDINESE): vedere all’opera il suo raffinato piede sinistro è sempre una gioia per gli occhi. Sblocca il match contro la Cremonese con un tiro di esterno sinistro, concepito da una posizione che avrebbe consigliato l’interno collo del piede destro. Poi, pennella sulla testa di Perez il cross che vale il gol del raddoppio friulano.
LEAO (MILAN): sta attraversando un magico periodo di forma, travolgendo con le sue incontrastabili sgroppate tutto ciò che si materializza sulla sua strada. Doppietta anche contro il Lecce, con la prima marcatura realizzata addirittura di testa.
LUKAKU (INTER): ad Empoli, ha restituito ai suoi tifosi l’immagine di dirompente macchina da gol esibita nell’era nerazzurra targata Conte. Due reti intrise di classe, precisione e strapotere fisico, prima di offrire un cioccolatino già scartato a Lautaro Martinez.
DIA (SALERNITANA): il grande colpo estivo di Morgan De Sanctis continua a stupire e a calamitare le attenzioni dei grandi club europei. Undicesima rete contro il Sassuolo, assist per Coulibaly e presenza della sua estrosa qualità in quasi tutte le azioni offensive prodotte dagli uomini di Sousa.
ALL. GASPERINI (ATALANTA): costantemente seduto al tavolo delle grandi del torneo, batte la Roma e continua a strizzare l’occhio alla zona Champions League. Tra i suoi grandi meriti, il ritorno in auge di Zapata e Pasalic.