“La vittoria più grande è la fiducia delle persone nella Salernitana”, si esprime così mister Paulo Sousa nel giorno successivo alla matematica salvezza. Una lunga conferenza stampa nella quale il trainer portoghese ha analizzato il presente ma si è proiettato anche sul suo futuro.
Le parole di Sousa
“Non dico bugie sul mio futuro- dice Sousa-. Il nostro contratto è molto chiaro. Sto bene a Salerno ed alla Salernitana, spero che insieme si possa costruire un futuro ambizioso ed avremo tempo di confrontarci con il presidente. Il futuro è iniziato dal nostro primo giorno di lavoro. Sono consapevole dell’importanza nello scegliere i calciatori, chi va e chi parte. Qualcuno con valore che è già in squadra potrebbe anche partire, in ogni caso la base è diversa rispetto a quella da cui ha iniziato Nicola. Ci sono anche tanti ragazzi in prestito con l’opzione di acquisto, spero che già la prossima settimana possa sedermi con il diesse ed il presidente per ragionare su questo tema. Fondamentale è la grande preparazione del diesse De Sanctis, il presidente ha scelto molto bene. La mia idea della Salernitana del futuro è la stabilità. Salerno è una città che deve essere coinvolta, tutti dobbiamo avere una chimica. I club devono dipendere dal tipo di calcio che si vuole vedere e non dagli allenatori. Lavoro tutti i giorni non per me ma per il bene della Salernitana”.
La Roma
“La Roma- sottolinea il trainer- sarà un avversario difficilissimo. Mourinho è il più vincente, credo sia l’unico ad aver vinto tutte le competizioni europee oltre che in tutti i paesi e con diverse circostanze. Ho stima di lui ed ha avuto una grande influenza nella costruzione del prototipo dell’allenatore portoghese. Non credo che la Roma non abbia fase offensiva, penso che sappiano cosa fare. Tanti sono i momenti di pressione alta, noi dobbiamo farli abbassare ed abbiamo lavorato proprio sugli spazi nei quali creare difficoltà. Il Leverkusen, che in Germania segna spesso, giovedì non è riuscito fare gol e questo fa capire la solidità difensiva. Loro sono bravi ad essere verticali negli spazi oltre che negli inserimenti sui cross. Dobbiamo essere noi stessi con le armi e le capacità che abbiamo noi. La grande vittoria mia e del mio staff è sentire che le persone ci credono nella Salernitana e nella capacità di poter vincere contro chiunque, questa è la mentalità che mi piace”.
Il lavoro a Salerno ed i complimenti ai calciatori
“Tutte le decisioni che ho fatto da calciatore- ha detto il mister- sono state ragionate su compagni, allenatori, su quello che potevo portare e questo è più facile che da allenatore. Da mister hai bisogno di persone che credono in te e che aprono alle opportunità, io sono felice ovunque possa lavorare. Il mio primo obiettivo è la crescita dei miei ragazzi sia calcisticamente che umanamente. Credo tanto nei rapporti ed oggi mi sento migliore come allenatore e persone, pronto a godermi di più il lavoro che faccio. Non sono una persona da record, provo a trasmettere la voglia di vincere a tutti. Mi sono congratulato per il lavoro svolto nel corso di questa stagione, sia con me che con il mio collega Nicola. Siamo fortunati ad essere in una scuola di vita come il calcio. Il calcio italiano sta riuscendo ad arrivare in alto anche in Europa. Le problematiche esistono sia qui che in altre nazioni, vedendo presidenti come Iervolino che credono e creano progetti darà continuità dei risultati ottenuti quest’anno dalle compagini italiane”.