Nella tarda mattinata odierna, l’Aia ha pubblicato sul proprio sito ufficiale le designazioni valevoli per la seconda giornata del campionato di massima serie: è saltato subito agli occhi il nome di Daniele Doveri di Roma 1, designato per dirigere il match del Bentegodi, tra Verona Roma.
Cade, dunque, la preclusione che per tanti – troppi – anni ha vietato agli arbitri di dirigere le squadre delle proprie città di appartenenza. Preclusione territoriale che non faceva nient’altro che enfatizzare pensieri populisti e insensati, secondo il quale un arbitro di serie A potesse “favorire” una squadra piuttosto che un’altra. Prendiamo l’esempio di Pierluigi Collina, nato a Bologna ed appartenente alla sezione di Viareggio, che non ha mai nascosto – al termine della sua attività – la propria simpatia per la Lazio, squadra per nulla vicina alla propria terra natia e alla sezione d’appartenenza dell’ex fischietto bolognese. Eppure, Collina l’ha arbitrata tante volte, nell’arco della sua strepitosa carriera.
Negli ultimi anni, l’Aia ha già fatto dei passi in avanti designando arbitri della stessa regione in match di A e B: ad esempio Davide Massa di Imperia, dirige regolarmente Spezia, Genoa e Sampdoria, così come Guida di Torre Annunziata ha diretto – egregiamente – la sfida Atalanta Salernitana, nella stagione calcistica 2021-2022. Prepariamoci, dunque, ad assistere ad altre designazioni di questo tipo: Maresca potrà arbitrare il Napoli e la Salernitana, così come Guida; Pairetto la Juventus e il Torino; Pezzuto il Lecce e così via.
Scelta coraggiosa di Rocchi o atto dovuto? D’altronde lo stesso Daniele Doveri ha affermato, nei giorni scorsi ai microfoni di Sky Sport, la sua volontà di dirigere Roma e Lazio. Vedremo, già dalla prossima giornata, la reazione di tifosi e mass media al cospetto di quella che è, a tutti gli effetti, una svolta storica per il sistema arbitrale italiano.