John Maynard Keynes è stato il più importante economista del ‘900. È alla sua lezione che, forse involontariamente, Walter Sabatini si è ispirato quando ha tracciato le linee del prossimo mercato: «può darsi che le situazioni di sofferenza economica possano esser sanate paradossalmente da ulteriori spese, per esempio prendendo un giocatore a 2 milioni e mezzo e rivendendolo dopo 6 mesi a 12».
Tra i possibili scenari del prossimo mercato invernale questo è l’ideale, ma anche il più improbabile. Le soluzioni più praticabili che ci consentirebbero di finanziare la campagna acquisti prevederanno inevitabilmente il sacrificio di uno o più calciatori: o il solo Boulaye Dia, che vale circa venti milioni, o più calciatori di medio livello che però, forse, al momento non hanno richieste.
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