Giro di boa: la Salernitana oggi sfiderà la Juventus per l’ultima gara del girone d’andata. Reduce da una vittoria di misura con il Verona – fondamentale ai fini della classifica – la compagine di Inzaghi ha tirato fuori la testa dal sacco. Ci ha provato. Ci ha creduto. Ci è riuscita. La salvezza non è più un’utopia – non lo è mai stata – lo ha confermato anche Maria Pia Beltran, che ha assistito alla gara del Bentegodi. La giornalista Dazn ha riscontrato nuove potenzialità nella squadra granata e lo ha dichiarato ai microfoni di SOLOSALERNO.
L’Intervista
Quanto è cambiata la Salernitana nelle ultime tre gare di campionato?
«Ho visto miglioramenti soprattutto a livello di maturità e personalità, oltre che di convinzione in campo. Credo che i frutti del lavoro possano davvero cominciare a vedersi solo adesso, perchè Inzaghi ha dichiarato di aver dovuto rimodellare quasi completamente la squadra dal punto di vista atletico, tecnico e tattico. Dopo le due sfide contro le big, che avevano già evidenziato un incremento delle prestazioni rispetto alle proposte di Inzaghi, nella sfida contro il Verona mi ha colpito positivamente l’approccio della Salernitana. Molto mi ha impressionato la tenuta mentale in situazione di vantaggio, con una voglia di non mettere a rischio il risultato, continuando a giocare con i propri principi, di fronte ai padroni di casa che sono parsi tutto fuorché arrendevoli»!
Inzaghi è sotto esame e ne è ben consapevole. Sabatini non si è risparmiato nell’esternare le sue valutazioni su un tecnico che no ha scelto. Cosa ne pensi della reazione del mister alle parole del diggì?
«La scelta intelligente di Inzaghi di rispondere alle dichiarazioni di Sabatini, sul fatto che tutti fossero sotto valutazione in modo propositivo, ha coinvolto tutto l’ambiente: invece di distaccarsi da Sabatini, ne ha sottolineato il condiviso spirito combattivo dicendo che è un lottatore proprio come lui. Così facendo, ha trasferito ancora più forza alla squadra.»
Che Verona ha affrontato la Salernitana?
«Il Verona non ha quasi mai tirato in porta, però non mi è parsa una squadra poco viva, al contrario. Ha giocato una partita in ripartenza nel primo tempo, perché era stata messa sotto dal punto di vista del possesso dalla gestione della Salernitana, ma ha provato a reagire con i suoi mezzi con vigore, soprattutto sul finale».
Il Verona quasi mai è stato arrembante, infatti, Costil ha regalato il primo clean scheet alla squadra…
«Il clean sheet della Salernitana era un traguardo importantissimo del quale anche Fazio si è dimostrato molto orgoglioso, forse per tutto il tempo trascorso dall’ultima volta a porta inviolata. Costil si è fatto trovare pronto e sta garantendo sicurezza ai suoi compagni, forse meno vistoso di Ochoa, ma la squadra avverte la sua esperienza».
Qual è il tuo pensiero sul trasferimento di Mazzocchi al Napoli?
«Mazzocchi al Napoli è una sorta di vittoria per Sabatini che ha saputo vedere lungo sull’esterno che interessava anche ad altri top club, la grinta e la determinazione del giocatore sicuramente mancheranno ad un gruppo che dovrà lottare per tutto il girone di ritorno e che difficilmente potrà sostituirlo dal punto di vista caratteriale soprattutto».
Numerose le assenze nel mese di gennaio. La Coppa D’Africa ha sottratto alla Salernitana ben tre calciatori. Sarà necessario intervenire tempestivamente sul mercato…
«Ci saranno da fare valutazioni importanti in questo mese di mercato: Coulibaly e Dia sono tasselli che devono essere sostituiti con alternative credibili. La scommessa di recuperare Simy o rilanciare Ikwuemesi può dare i suoi frutti, se abbinata a qualche giocatore esperto come Bonazzoli. A centrocampo senza Coulibaly – impegnato in Coppa D’Africa – sarà dura».
Cosa ti ha colpito particolarmente da bordocampo?
«Sicuramente gli abbracci a fine gara: in particolare dopo il gol di Tchaoua, che è stato salutato da Inzaghi con un affetto quasi paterno. Lo ha riportato anche in seguito, raccontando delle aspettative che ripone sul giovane francese, che potrebbe diventare un elemento fondamentale se saprà seguire le indicazioni con la stessa umiltà espressa finora».
Un crocevia importantissimo quello del Bentegodi ai fini della classifica, ma sarà fondamentale dare continuità ai risultati positivi…
«Si, vincere uno scontro diretto, per di più in trasferta, per una squadra ultima in classifica, vale davvero tanto. Nella lotta per la permanenza in A sono tante le squadre invischiate. La classifica è corta ed è fondamentale dare continuità alle prestazioni, ma trovare anche punti insperati contro qualche big, per poi costruire certezze di crescita con i nuovi innesti e lottare dando il tutto per tutto su ogni campo».