OCHOA 6: totalmente inoperoso nei primi quarantacinque minuti. Altrettanto nel secondo tempo, quando deve piegarsi solo sul rigore di Dybala e la chiusura fulminea di Pellegrini sul secondo palo.
PIEROZZI 6: gioca da braccetto destro della difesa a tre e interpreta il ruolo alla perfezione. Uscendo sulla mezzala tra le linee, restando basso ad assorbire i tentativi di inserimento rivali, proponendosi a supporto della manovra. Perfezione che viene interrotta parzialmente dalla scarsa copertura nella zona in cui si inserisce Pellegrini che realizza il gol del due a zero 78′ ZANIOLI 6: cerca di dare ritmo alla sua azione sulla corsia destra in chiave meramente propositiva.
GYOMBER 5,5: nervoso nella gestione di un pallone che regala una rimessa laterale alla Roma, poi è reattivo e puntuale nel tackle che stoppa l’insidiosa conclusione di Lukaku. Attento anche nel presidio dei sedici metri per il resto della prima frazione di gioco. Dovrebbe e potrebbe coprire meglio l’area sul cross di Karsdorp che attiva la deviazione vincente sottomisura di Pellegrini. Esce nel finale per far posto ad un centrale più portato alla costruzione dal basso 73 LOVATO 5,5: poco sollecitato nel finale della Roma, si destreggia bene in fase difensiva ma sciupa una delle ultime ripartenze consegnando banalmente il pallone agli avversari.
DANILIUC 6,5: come Pierozzi, alterna uscite sulla mezzala e presidio dell’area facendo densità sui tentativi offensivi infruttuosi della Roma. Combattivo anche nella ripresa, quando prova pure a sganciarsi per offrire supporto alla manovra offensiva.
SAMBIA 6: difende e riparte, ripiega per regalare compattezza alla linea difensiva a cinque, ma è sempre rapido a proporsi nella metà campo giallorossa e a supportare le ripartenze dei compagni. Nella ripresa, complice lo smarrimento derivato dal rigore, esce dalla partita e viene sostituito. 62 MARTEGANI 6: ordinato nella distribuzione del pallone ma troppo compassato in una fase che necessitava di maggiore intensità e intraprendenza.
MAGGIORE 5: solito lavoro oscuro e pugnace davanti alla difesa che regala tranquillità all’intera retroguardia granata. Gestisce ordinatamente i palloni che transitano nei suoi piedi ma lascia la regia alle giocate di Candreva. Emula Lovato e ad inizio ripresa commette un fallo di mano incomprensibile in piena area che regala alla Roma il rigore che vale il vantaggio. Non si disunisce, conserva combattività e continua a recuperare palloni, ma l’errore precedente è troppo vistoso e complica la partita della squadra.
BASIC 6,5: un martello nel pressare i portatori di palla romanisti, ruba diversi palloni ed altri ne sporca, senza disdegnare percussioni con palla al piede che attivano i compagni della terza linea. La sostituzione genera più di una perplessità. 62′ KASTANOS 7: il tempo di assaporare il clima agonistico del match e realizza di testa il gol che riapre la gara. Prima di mettersi al servizio della squadra lanciando verso la porta Candreva che, invece di provare ad attaccare l’area giallorossa, si lascia cadere sul leggero contatto con Llorente
BRADARIC 7: parte iniziale del primo tempo prettamente difensiva, nel corso della quale è sempre lucido e preciso nelle lettura delle diagonali. Intorno alla mezzora comincia a farsi vedere nella metà campo giallorossa, quando supera in dribbling un avversario e calcia ma trova la parata in due tempi di Rui Patricio. Subito dopo si accentra e serve Candreva il cui tiro termina di poco alto sulla traversa. Sempre reattivo in fase difensiva, continua a spingere anche nella ripresa, quando addirittura cerca fortuna e cross insidiosi spostandosi pure sull’out destro.
TCHAOUNA 6: partita di grande sacrificio tattico in fase difensiva, ma quando viene servito regala sempre la sensazione di poter inventare qualcosa di redditizio per la squadra in fase di assist e di conclusione personale. Non sempre le buone intenzioni si traducono in giocate vincenti, come testimonia la fuga sul lancio di Candreva e il tiro che non crea soverchi problemi a Rui Patricio. Idem nella sgasata che nella ripresa semina due avversari, prima di tradursi in un cross sballato. La Roma gli regala palla, ha campo per affondare ma perde banalmente una favorevole opportunità. Continua a sbagliare facili passaggi, è pigro nel ripiegare difensivamente in occasione del gol di Pellegrini. Si riscatta con l’ottimo cross che viene concretizzato di testa dall’inserimento di Kastanos. Croce e delizia.
CANDREVA 7: immediatamente acceso nel fornire un ottimo assist a Simy che non è pronto per la deviazione vincente. Poi gli riesce un sombrero ai danni di un difensore, prima di calciare e trovare la parata di Rui Patricio. Ancora illuminante un lancio per Tchaouna che s’invola ma non impensierisce il portiere romanista. Gli riesce un gioco di prestigio su Bove, ma il tiro a giro non trova la porta. Servito da Bradaric, fa partire un potente tiro che termina di poco alto sulla traversa. Ripresa ancora ispirata seppure con minore continuità, trova un altro ottimo assist per Simy che sciupa malamente di testa da posizione assai vantaggiosa.
SIMY 5: attacca subito la profondità sfruttando una cattiva lettura di Llorente, ma è troppo lento per approfittarne. Poco dopo è ancora macchinoso in area romanista e non sfrutta un invitante cross di Candreva. Poi entra in partita, guadagna diverse punizioni, smista qualche pallone interessante, sfiora il gol con un colpo di testa deviato in corner da Llorente. Erroraccio sotto porta nel secondo tempo, quando fallisce in malo modo di testa un delizioso assist di Candreva. 73 IKWUEMESI 6: porta centimetri e peso nel finale nell’area giallorossa. Non è facile spuntarla sui due centrali romanisti, ma trova una deviazione aerea che impegna discretamente Rui Patricio.
ALL. INZAGHI 6,5: presenta una squadra organizzata sul piano difensivo, concede nulla alla Roma nei primi quarantacinque minuti, chiudendo tutti i varchi e ripartendo continuamente con pericolosità. Diverse le opportunità per far male agli avversari, ma manca il necessario cinismo per capitalizzare una buona prestazione collettiva. La ripresa si apre con la concreta speranza di far propria la gara, ma altre due ingenuità difensive rovinano i piani ancora una volta. Gli ingressi di Zanoli e Kastanos regalano vivacità alla squadra nel finale, i suoi uomini ci provano ma non riescono a spuntarla contro una Roma che soffre ma regge.