Home News Yayah Kallon: estroso esterno offensivo che stenta a imporsi nel calcio professionistico

Yayah Kallon: estroso esterno offensivo che stenta a imporsi nel calcio professionistico

Dopo gli esaltanti esordi nelle formazioni giovanili del Genoa, il neo granata ha espresso solo a sprazzi il suo talento nel primo triennio da professionista. A Salerno si presenta l' opportunità di rispolverare le embrionali doti calcistiche che catturarono le attenzioni degli addetti ai lavori.

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Dopo i risultati incoraggianti ottenuti con le formazioni giovanili del Genoa, i primi cimenti da professionista di Yayah Kallon non sono stati capaci di ripetersi.

Però il ragazzo è ancora giovane e a Salerno, piazza da sempre stimolante e temprante, potrebbe ritrovare le prestazioni significative e i giudizi lusinghieri smarriti.

Le ultime tre – e al momento uniche – esperienze nel calcio dei grandi (Genoa e Verona in A, Bari in cadetteria) non si sono rivelate esaltanti. Complice qualche problema di natura fisico, esse sono state caratterizzate da una discontinuità di fondo.

Molta panchina ma anche sprazzi di luce utili a rinverdire il talento esibito negli anni trascorsi tra le compagini ‘under’ del grifone rossoblù.

Lo score personale narra di 54 presenze ufficiali  (Serie A, B e Coppa Italia), condite da 2 reti e 6 assist. Numeri in controtendenza rispetto a quelli realizzati con la squadra primavera ligure (38 presenze, 11 marcature e 13 assist).

Ventitré anni sono ancora pochi per parlare di talento ormai inespresso o sfiorito, ma anche esigenti nel reclamare una necessaria svolta alla propria carriera.

Salerno è reduce da un’amara retrocessione, i programmi societari appaiono tutt’altro che ambiziosi. Questa cappa di diffuso pessimismo, all’interno della quale nessuno si attende nulla di particolare, potrebbe facilitare la rinascita dell’estroso attaccante della Sierra Leone.

Dal punto di vista tecnico-tattico, il neo granata è essenzialmente un esterno offensivo che ama agire, a piede invertito, partendo da destra.

Rapido di gambe e di testa, egli cerca attraverso il dribbling stretto di guadagnare corridoi centrali, prima di tentare la conclusione in porta o provare a rifornire i compagni che attaccano la porta avversaria.

Pertanto, nel 4 2 3 1 di mister Martusciello egli sarà impegnato soprattutto nei panni di laterale offensivo destro del terzetto che agirà dietro il numero nove.

Impiegabile, ovviamente, anche sull’out sinistro, ma sarebbe un’opzione limitante in quanto lo priverebbe di incisività, relegandolo ad una mera funzione di ‘crossatore’.

Non è da escludere anche un impiego da sottopunta/trequartista, perché possiede tecnica e rapidità per incidere pure centralmente negli ultimi venticinque metri.

Più remota, invece, la possibilità di utilizzarlo come punta centrale, se non nei panni di falso nueve deputato sostanzialmente a favorire gli inserimenti offensivi dei compagni.

In caso di cambio modulo in corsa, infine, Kallon può operare anche da seconda punta al fianco di un centravanti più strutturato fisicamente.

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