Home News Difesa a tratti raccapricciante e sguarnita. Da salvare la capacità di palleggio

Difesa a tratti raccapricciante e sguarnita. Da salvare la capacità di palleggio

Bisogna in fretta intervenire sulla retroguardia granata, che non sembra attrezzata per reggere l'urto degli attaccanti cadetti. Le potenzialità per sviluppare buone trame di gioco sono destinate a migliorare con il trascorrere delle settimane, ma senza solidità difensiva si fa fatica.

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SEPE 6,5: può ben poco sul rigore di Casiraghi e sulla conclusione ravvicinata di Molina. Mantiene in gara i suoi con l’ottimo intervento sull’inzuccata a pochi passi di Odogwu. Reattivo e concreto sulla bordata improvvisa di Rover. Sullo stesso calciatore nulla può opporre all’ultimo respiro di gara concesso generosamente dall’arbitro.

DANILIUC 5,5: primi minuti un po’ incerti, stringe eccessivamente su due cross provenienti da destra, Davi calcia indisturbato ma sbaglia. Sembra svagato anche lui, sia negli uno contro uno con Davi, sia nel presidio aereo dei sedici metri, con Odogwu che colpisce troppo facilmente a un passo da Sepe. Quando Davi accelera e Casiraghi e Mallamo vanno ad agire nella sua zona, son dolori. Però un suo tackle nega il gol della sicurezza ai padroni di casa. A metà ripresa, con il Sud Tirol meno ficcante ed i granata più qualitativi nella gestione del pallone, si affaccia spesso nella metà campo rivale. Nel finale s’infortuna e viene sostituito da 86′ GENTILE S.V.

BRONN 5: qualche responsabilità in meno rispetto agli altri tre interpreti della linea difensiva nel primo tempo, ma anche lui in difficoltà nel corpo a corpo con Odogwu. Discutibile anche la tensione mentale sullo spiovente che raggiunge la testa del centravanti di casa al termine del primo tempo. Ad inizio ripresa un affannoso recupero difensivo diventa un assist per Casiraghi il cui tiro viene stoppato dal provvidenziale tackle di Daniliuc. Si riscatta pochi minuti dopo stoppando con il corpo il tiro dello stesso trequartista. Si disunisce nel finale non riuscendo a reggere la fisicità e la velocità di Merkaj e Rover.

VELTHUIS 4,5: buon avvio nel presidio della sua zona di competenza e sulle palle inattive, poi entra in un tunnel di confusione e tremori e viene fatto a fette da Odogwu, che lo brucia sistematicamente nello spazio. Incomprensibile il pestone che è causa del rigore, con la sfera che stava scivolando esternamente rispetto alla porta. Ancora in ritardo su Mallamo, che lo brucia e serve la testa di Odgowu, sul quale si supera Sepe. Ripresa meno ansiosa, il Sud Tirol ha smarrito parzialmente lo smalto del primo tempo continuo, lui deve sbrigare situazioni ordinarie ed è importante la sua statura nel neutralizzare un cross molto insidioso proveniente dalla fascia sinistra. Ma i dolori ricompaiono nei minuti di recupero, quando consente a Merkaj di servire comodamente Rover, che calcia di poco a lato, e non mette la sua fisicità al servizio dell’ultimo pallone da difendere in piena area.

NJOH 4,5: subito impegnato da Molina, che scavalla, lo punta e cross per l’accorrente Davi sul fronte opposto. Duello duro che lo vede spesso soccombere al cospetto del propositivo esterno altoatesino. Un suo errato retropassaggio attiva nello spazio Odogwu che brucia Velthuis prima di essere frenato da Antenucci. Flaccido e distratto sul taglio di Molina e per l’ex crotonese è un gioco da ragazzi fare gol. Quando spinge in avanti non regala la mai la sensazione di poter saltare il dirimpettaio e concepire una giocata lucida. Nella ripresa, con il Sud Tirol messo spesso sulla difensiva, prova a supportare l’asse di sinistra composta da Tongya e Braaf. La fase difensiva resta precaria, con i padroni di casa che sul suo versante volano spesso via in autentiche praterie.

TELLO 5: anche per lui inizio molto volitivo sul piano del gioco senza palla, meno pulito quando è impegnato a servire i compagni. Poi, terminano anche le intenzioni e fino alla fine della prima frazione vaga per il campo senza sapere cosa fare. Non cambia la musica ad inizio ripresa e viene sostituito da 55′ SORIANO 6: non ha esplosività nelle gambe, gioca di gestione nel palleggio e nel conservare la corretta posizione tattica. Non commette errori significativi ma la sua qualità non si è palesata.

AMATUCCI 6,5: prova a dare ordine alla manovra attivando tra le linee le mezzali e gli esterni, recupera un pallone a ridosso della propria area ed evita l’ennesima azione pericolosa del Sud Tirol, ma attorno a lui la collaborazione non si riesce a scorgere. E’ un ragazzino ma resta concentrato e in partita per gli interi novanta minuti, alternando i tempi di gioco e facendosi valere anche nello sporcare diversi palloni avversari.

TONGYA 6,5: si fa vedere tra le linee e detta il passaggio, ma le giocate sono sempre un po’ farraginose e imprecise. Per circa trentacinque minuti non riesce a dare un senso compiuto al suo modo di stare in campo, ma è il suo piede destro a regalare il gol del pari. Nella ripresa, con l’ingresso di Braaf, è più vivace, alterna costruzione di gioco e spazi da attaccare 92′ DI VICO S.V.

KALLON 5,5: il primo squillo è il suo, s’accentra e calcia ma trova pronto Poluzzi. Cerca come sempre di fare qualcosa nell’uno contro uno e velocizzando anche i suggerimenti verticali, ma il suo brio a corrente assai alternata non crea grossi grattacapi a Masiello e compagni. Ad inizio ripresa lascia il posto a 46′ VERDE 5,5: la sua personalità si fa subito avvertire, svaria tra la fascia e il centro del campo, detta il passaggio e gestisce il pallone con maggiore serenità. Un po’ regista avanzato, un po’ attaccante alla ricerca dello spiraglio giusto. Sulla sponda di Simy calcia dai venti metri ma il pallone sorvola la traversa. L’intelligenza calcistica è evidente, ma i muscoli sono ancora imballati e le rifiniture e le conclusioni risultano imprecise.

SIMY 5,5: stoppa bene il pallone nel cuore dell’area altoatesina, si gira e calcia ma trova la respinta decisiva in corner di un difensore locale. Governa bene un paio di palloni con le spalle alla porta ma chi gli gioca dietro e sulla stessa linea non sembra avere tanti argomenti tecnici per supportarlo. Nella ripresa alterna macchinosità facili prede dei difensori e un paio di sponde utilissime, come quella che attiva il tiro vincente di Braaf. Nel finale, potrebbe e dovrebbe gestire meglio alcuni palloni, per far respirare la squadra e renderla più pungente nei tentativi offensivi.

VALENCIA 5: chi lo ha visto? Nullo in fase offensiva, poco propenso al sacrificio difensivo a supporto di un Njoh costantemente in difficoltà su Molina. 46′ BRAAF 7: il suo ingresso dona estro e imprevedibilità alla fase offensiva granata e fa salire di tono anche la prestazione di Tongya. Realizza un gol, sempre imprevedibile nell’uno contro uno, si rende protagonista di un paio di verticalizzazioni utili ad eludere la densità della mediana rivale e necessarie ad attivare la prima linea.

ALL. MARTUSCIELLO 5,5: la squadra dimostra di aver acquisito una capacità di palleggio in grado di mettere in difficoltà gli avversari. La fase difensiva invece, per caratteristiche fisiche e atletiche degli interpreti, appare sempre un po’ pretenziosa con la sua linea alta e i duelli uomo su uomo che i suoi calciatori fanno fatica a vincere. Gli innesti di qualità della ripresa giovano al suo progetto tattico, con la Salernitana che fa spesso la partita ma non riesce ad incidere. Dietro, però’, si continua a ballare. La forza atletica e la velocità degli attaccanti rivali ha quasi sempre la meglio sui suoi difensori.

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