Home News Salernitana propositiva, ma ancora sterile in attacco e leggera in fase difensiva.

Salernitana propositiva, ma ancora sterile in attacco e leggera in fase difensiva.

Bisogna insistere sulla mentalità acquisita dalla squadra, ma è assolutamente necessario lavorare, in attesa del mercato di gennaio, sulle criticità offensive strutturali. Cercando, però, di non forzare le giocate, che costringono la difesa a gestire affannosamente le ripartenze degli avversari.

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FIORILLO 6: non sembra imparabile il piatto interno di Collocolo, ma è tratto in inganno dal mancato tackle di Bronn. Reattivo poco dopo nell’uscita bassa che neutralizza un cross dalla fascia sinistra. Può fare ben poco, invece, sul raddoppio di Bonazzoli che calcia indisturbato. Nella ripresa è poco impegnato, ad eccezione di una parata decisiva su Nasti.

STOJANOVIC 5,5: quando Vandeputte lo punta è sempre un po’ in difficoltà, incerto anche nel presidio della sua zona in occasione del vantaggio grigiorosso di Collocolo. Scarsamente supportato da Verde, è spesso in balia della coppia Sernicola-Vandeputte. Meglio nel secondo tempo, sia nel provare a fornire il suo apporto al tentativo di rimonta, sia con una diagonale difensiva che stoppa una ripartenza grigiorossa.

BRONN 5: la Cremonese attacca di rimessa e prediligendo le corsie esterne, ma la sua lettura preventiva, alla pari di quella di Ferrari, sulla prima rete dei padroni di casa è altrettanto deficitaria. Sul gol anche un tackle poco ortodosso che non facilita l’intervento di Fiorillo. Nella ripresa, la Salernitana fa la partita ed i rischi sono minori. Un unico intervento per fermare Nasti ma è approssimativo e consente all’attaccante di calciare in porta.

FERRARI 6: resta basso e non legge preventivamente il pericolo in occasione del primo gol subito, nato da un pressing alto di centrocampo e attacco granata eluso dalla Cremonese. Dovrebbe temporeggiare sul secondo, ma viene dribblato e si aprono estese praterie per gli uomini di Corini che raddoppiano. Riscatta parzialmente le titubanze difensive con il perentorio stacco aereo che rimette in partita la Salernitana.

NJOH 5,5: fa il suo quando la squadra è raccolta dietro la linea della palla, la musica è diversa quando la Cremonese si distende di rimessa e gli crea spesso disagi difensivi. Non è pulito in un paio di disimpegni che regalano palla agli uomini di Corini, raramente sfonda e crossa con profitto dall’out sinistro. Più intraprendente ad inizio ripresa, da una sua fuga nasce la punizione battuta bene da Verde e sfruttata di testa da Ferrari. Ma è un fuoco di paglia, perché ritorna ad essere scontato e impreciso.

SORIANO 6: parte bene, palleggia tanto, provando anche due incursioni in area lombarda. Poi viene risucchiato dalla densità difensiva dei lombardi e fa fatica ad incidere. Bene anche in avvio di ripresa, nel corso della quale effettua il terzo raid in area grigiorossa, ma il suo assist non trova compagni ad approfittarne a pochi passi da Fulignati. 82′ WLODAECZYK S.V.

AMATUCCI 6: inizialmente è una zanzara che ruba palloni e costringe gli avversari a commettere falli e subire ammonizioni. Per una volta porta il pressing altissimo, la difesa non accorcia e i padroni di casa sviluppano l’azione che vale il vantaggio. Il vantaggio mette in discesa la gara dei calciatori locali, che si difendono e ripartono in maniera letale sulle corsie esterne. La gara diventa fisica, lui non si sottrae alla lotta ma smarrisce un po’ la verve iniziale 82′ MAGGIORE S.V.

TELLO 5: un’unica iniziativa degna di nota, il passaggio di prima in verticale a servire l’incursione di Soriano in area grigiorossa. Poi tanto fumo e poco arrosto, in entrambe le fasi di gioco. 73′ BRAAF 5: scarsamente mentalizzato, non riesce a fornire alla squadra il contributo atteso.

VERDE 5: nei primi quarantacinque minuti si vede solo sul tiro ribattuto sulla linea di porta da Sernicola, in un’azione che è stata vanificata successivamente dal fischio del direttore di gara. Per il resto, nulla da segnalare sul versante offensivo, spesso assente in fase difensiva. Partita da dimenticare, mezzo voto in più per il cross preciso che diventa assist vincente per Ferrari. 57′ KALLON 6: guadagna subito un’interessante punizione a ridosso dell’area rivale, con contestuale ammonizione di Bianchetti. Lotta e prova ad essere un fattore di vivacità e intraprendenza sulla fascia destra. Non sempre ci riesce ma l’impegno è apprezzabile.

SIMY 4,5: una punizione guadagnata a centrocampo, poi tanti errori e una macchinosità resa ancora più evidente dal palleggio tanto fitto quanto sterile dei compagni. 46′ TORREGROSSA 5: ripulisce un paio di palloni in zone innocue del campo, ma fa fatica ad imporsi fisicamente all’interno dell’area lombarda e a ridosso della stessa. Sul cross di Soriano dovrebbe far valere decisamente di più la sua presenza nei sedici metri rivali.

TONGYA 6,5: la sua partita non è indimenticabile come alcune prestazioni del recente passato, però è uno dei pochi a giocare con impegno, raziocinio, presenza mentale e tattica. Meglio nella ripresa. Trova un felino Fulignati sul tiro in diagonale di sinistro, detta il passaggio e dalle sue iniziative nasce sempre qualcosa di interessante.

ALL. MARTUSCIELLO 5,5: il copione è sempre lo stesso: squadra propositiva e palleggiatrice, ma sterile offensivamente e spesso disorientata al cospetto delle ripartenze rivali. Sintesi che non può non destare qualche preoccupazione, al netto di un lavoro che resta comunque significativo dal punto di vista della identità conferita alla squadra. Nella ripresa, la squadra prova a recuperare il doppio svantaggio, accorcia le distanze e sfiora il pari. Nel finale, cambia l’assetto tattico, i suoi uomini smarriscono i riferimenti abituali di gioco e si spengono progressivamente.

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