La vittoria della Salernitana contro la squadra di Venturato – aspirante ai piani alti, tanto quanto i Granata – ha confermato il primato in classifica dei ragazzi di mister Castori, infondendo un nuovo sentimento nei supporters dell’ippocampo. Emozioni rispolverate, quindi, ridestate da un riposo che , a quantificarlo, farebbe quasi paura. Il riposo è sì indispensabile e ristoratore, ma nelle giuste dosi. Sappiamo tutti che gli eccessi non vanno bene e non fanno bene. Le ore di sonno e/o di riposo non necessarie sanciscono la nostra esistenza, ma, non la nostra vitalità. È proprio quest’ultimo elemento che per troppo tempo ci è stato strappato e sottratto.
Ad oggi, nonostante sia decisamente presto – e quasi inopportuno tirare le somme che, potrebbero trasformarsi nella chiave volta ad aprire la porta dei sogni – non possiamo fare altro che goderci il primato, provando a non macchiarlo con pensieri negativi ma, vestirlo con abiti nuovi, scelti con cura, rintracciabili nel negozio della speranza.
Essere LA CAPOLISTA, occupando la posizione più alta in classifica, scaturisce vertigini, brividi e sensazioni paragonabili all’affaccio che regala l’Empire State Building di New York. Non solo la meraviglia di trovarsi lassù, in cima ad una della costruzioni più alte e storiche della città americana, ma soprattutto, la bellezza della panoramicità che quell’altezza produce e che regala a chiunque si sporga dalla ringhiera, per ammirare con stupore i dintorni e, rendersi conto di quanta strada è stata percorsa – con fatica – per giungere fin lì.
Granata primi in classifica – come non accadeva da anni – ecco perchè “lassù” oggi risulta essere un posto meraviglioso, il luogo in cui si è portati a festeggiare più che a spiegare. Come ogni vittoria, come ogni battaglia vinta, è bene banchettare, creare entusiasmo, al fine di alimentare la motivazione di tutti coloro che lottano per la stessa causa.
Per rendere omaggio alla Bersagliera, la pietanza che questa Domenica padroneggerà sui nostri schermi sarà: IL TIRAMISÙ.
Il significato della scelta fatta, è racchiuso nel nome del dolce stesso. Un obiettivo, un intento, un bisogno quello di continuare ad avere la Salernitana lassù, dove tutto potrebbe diventare possibile, saziando ed appagando, dolcemente, tutti coloro che la amano da sempre e continueranno a farlo, nonostante tutto, nonostante tutti.
Preparazione
- Separiamo i tuorli dagli albumi e uniamoli allo zucchero: montiamoli per bene con le fruste elettriche o una planetaria fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso.
- Dopodiché aggiungiamo il mascarpone già fuori frigo da 5 minuti per renderlo più morbido, e amalgamiamo.
- A parte, in un altro contenitore, montiamo gli albumi a neve ben ferma, quindi uniamoli ai tuorli montati con lo zucchero, poco alla volta, mescolando delicatamente dal basso verso l’alto per non smontarli
- Creiamo uno strato di crema al mascarpone sul fondo di una pirofila (la nostra è quadrata da 20×20 cm circa. Disponiamo i savoiardi (inzuppati velocemente su entrambi i lati nel caffè freddo e non zuccherato) l’uno accanto all’altro formando il primo strato.
- Ricopriamo i savoiardi con la crema, poi ancora uno strato di savoiardi e infine ancora con la crema. Mettiamo il dolce in freezer per tre ore circa.
- Concludiamo: prima di servire, lasciar riposare fuori dal freezer per almeno 20 minuti poi, spolverizzare abbondante cacao amaro su tutta la superficie del Tiramisù.
- In alternativa alla teglia possiamo prepararlo, con lo stesso procedimento, in coppette monoporzione.
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