Ancora inferocito per l’immeritata sconfitta subita a Reggio Emilia al termine di una gara dominata in lungo e in largo, l’Ascoli attende spasmodicamente il match con la Salernitana per aggiungere punti importanti alla sua traballante classifica.
I granata affronteranno una prova difficile, contro una squadra uscita notevolmente potenziata, soprattutto nel reparto offensivo, dalla sessione invernale di calciomercato.
Qualche problema di formazione per mister Sottil, che dovrà fare a meno degli squalificati Simeri e Caligara, del talentuoso Bidaoui, che non ha ancora superato i problemi alla spalla destra causati dall’infortunio patito nella trasferta in terra emiliana, e dell’ex foggiano Kragl che ha rimediato una contusione al ginocchio nel corso della seduta di rifinitura.
Il modulo tattico dei bianconeri è il ‘4-3-1-2’, interpretato da calciatori tecnicamente validi a centrocampo e in attacco.
A guardia dei pali ci sarà Leali, portiere importante per la categoria, reattivo all’interno dei sette metri ma ancora frenato da un’incostanza di rendimento che gli impedisce di raggiungere palcoscenici calcistici più allettanti.
La difesa marchigiana non rappresenta esattamente il punto di forza della squadra, soprattutto se è chiamata a fronteggiare compagini dotate di rapidità e imprevedibilità. Abbastanza statici sono i due centrali difensivi Brosco e Quaranta, i quali però si fanno valere nel gioco aereo e sul piano temperamentale. Analogo discorso sulle corsie esterne, dove Pucino (a destra) e D’Orazio (a sinistra) forniscono un discreto contributo in fase di impostazione e di sovrapposizione, però incontrano difficoltà ad arginare i loro dirimpettai abili nell’uno contro uno. L’ex granata è un temibile esecutore di calci piazzati, mentre Brosco e D’Orazio possono creare qualche problema sulle palle inattive a sfavore.
Le chiavi della regia sono affidate all’educato piede mancino di Buchel, calciatore non sempre irreprensibile dal punto di vista della lettura tattica difensiva. Ai suoi lati, considerata la pesante assenza di Caligara, mezzala capace di creare superiorità numerica con i suoi spunti palla al piede, dovrebbero agire Eramo (centrodestra) e Saric (centrosinistra). Entrambi hanno nel loro dna calcistico la capacità di inserimento, mentre qualcosa concedono in termini di aggressività difensiva e dinamismo.
Calciatore in grado di spaccare la partita è, invece, Sabiri, trequartista marocchino naturalizzato tedesco, accostato in estate anche alla Salernitana. Potente, estroso ed efficace, egli risulta spesso determinante sia in fase di rifinitura che di finalizzazione. Sempre carismatico nella ricerca della giocata spiazzante, Sabiri diventa un fattore positivo anche sui calci piazzati guadagnati a ridosso dell’area avversaria.
In attacco infine, nonostante l’assenza probabile di Bidaoui, calciatore imprendibile quando è baciato dalla classica giornata di grazia, la coppia composta da Dionisi e Bajic rappresenta un potenziale notevole a queste latitudini. Esperti, scaltri sotto rete, forti fisicamente ma anche dotati della tecnica necessaria per mettersi al servizio dei compagni, essi compongono un binomio tra i più interessanti dell’intero torneo cadetto. Alternativa valida, soprattutto a gara in corso, potrà essere Parigini, che può agire da seconda punta e nelle vesti di esterno molto incisivo di rimessa e nell’uno contro uno.
PROBABILE FORMAZIONE (4-3-1-2): Leali; Pucino, Brosco, Quaranta, D’Orazio; Eramo, Buchel, Saric; Sabiri; Dionisi, Bajic. All. Sottil…