Home Schede Tecniche Serie B, la Top 11 del 30° turno: Aramu ispirato, Coda devastante

Serie B, la Top 11 del 30° turno: Aramu ispirato, Coda devastante

La "Top 11" del 30° turno del campionato di Serie B. Coda devastante, Aramu imprendibile, Cionek muro invalicabile

1258
0
squadre Serie B 2020 21
squadre Serie B 2020 21
Tempo di lettura: 2 minuti

Con il 30° turno del campionato di Serie B andato in archivio, ecco la nostra “Top 11” di giornata, schierata con il 3-4-1-2.

NICOLAS (Reggina): Passa un minuto e deve già volare, facendo felici i poveri fotografi costretti a prendersi acqua e vento. Poi a fine primo tempo salva su Ciciretti, allungandosi come “mister Fantastic”. Il pari è soprattutto suo… e dell’immortale German “El Tanque” Denis.

BOGDAN (Salernitana): realizza il gol del vantaggio, subito dopo ci riprova e sfiora la doppietta. In fase difensiva è concentrato ed aggressivo, stoppando sul nascere le rare e velleitarie sortite offensive bresciane. Puntuale anche nella ripresa, durante la quale mette una toppa alle rare smagliature difensive del pacchetto arretrato. Match winner.

CASALE (Empoli): Primo gol in Serie B per il giovane difensore di origini veronesi. Un gol che certamente ricorderà a lungo e che, soprattutto, permette alla sua squadra di prendere il largo in classifica. Una soddisfazione pienamente meritata per un calciatore arrivato ad Empoli in punta di piedi, ma che è riuscito a ritagliarsi il suo spazio a suon di prestazioni importanti.

CIONEK (Reggina): Sempre attento sui palloni pericolosi in area, come in occasione del colpo di testa di Bertagnoli che toglie letteralmente dalla porta sull’ultima occasione capitata al Chievo. Fuori categoria.

MALEH (Venezia): Tanta corsa, tante grandi giocate e tantissima fase difensiva. È mancato solo il gol in un partita eccellente, sua personale e di squadra.

VARONE (Reggiana): La rabbia con la quale scarica in porta il destro del pareggio, il terzo gol stagionale e il secondo alla sua ex squadra, è la voglia di dimostrare come questa Reggiana sia viva e continui a non mollare. Proprio come lui che, come accade spesso, è il primo a suonare la carica e a mordere le caviglie agli avversari.

TACHTSIDIS (Lecce): Al rientro da titolare dopo diverse settimane, risponde sul campo a chi nutriva dubbi su di lui sfoderando una grande prestazione condita da numeri d’alta classe come gli assist che offre nel finale prima a Mancosu, e poi a Rodriguez in occasione del terzo gol leccese.

CRECCO (Cosenza): Parte facendo “il diavolo a quattro” sulla sinistra, correndo instancabilmente da una parte all’altra. Timbra un assist e un altro cross sul quale Gliozzi centra due pali. Esce poi per un problema fisico, e la sua mancanza si fa sentire… eccome.

ARAMU (Venezia): Tripletta d’autore per il fantasista veneto, vero e proprio mattatore della gara del “U-Power Stadium”. Una gara in cui l’ex Siena mette in mostra il suo intero repertorio: un gol di sinistro a giro, uno con il destro a scavalcare il portiere e un calcio di rigore magistrale. Non si risparmia neanche in fase difensiva, in cui risulta determinante in almeno un paio di circostanze. Decisivo.

DENIS (Reggina): A 40 anni, come spesso accaduto, deve dare la sveglia a tanti compagni sottotono e incapaci di reagire. Entra e segna col suo marchio di fabbrica: un colpo di testa in tuffo che non dà scampo a Semper. Una rete di vitale importanza e che regala ai suoi un insperato pareggio. Immortale.

CODA (Lecce): 20 gol in 29 partite di cui 8 doppiette e 7 assist. Numeri che, evidentemente, non avrebbero bisogno di ulteriori commenti. Stringe ancora i denti dopo i problemi ad un polpaccio, giocando un primo tempo in chiaroscuro, ma mettendo a segno la prima occasione che gli capita nella ripresa. Fallisce un rigore ma non si scompone, realizzando la sua personale doppietta un minuto dopo da vero bomber. Semplicemente devastante.

Articolo precedenteSalernitana: ideologie soppresse, andatura da Realpolitik e fastidiosi ronzii
Articolo successivoLa musica di Castori e un’orchestra motivata…
"Chiodo fisso nella mente, innamorato perdutamente". Questa è la frase che, più di tutte, descrive appieno cosa sia per me la Salernitana. Un tifoso, prima che un giornalista, che ha sempre vissuto, e vive tutt'ora, per i colori granata. Dal maggio 2018, ho deciso di intraprendere la strada, impervia e tortuosa, del giornalismo, entrando a far parte della redazione di "Le Cronache", di cui mi fregio di farne parte ancora oggi. Dal settembre di quest'anno, dopo un anno di collaborazione con gli amici, prima che colleghi, di Salernosport24, sono entrato a far parte della bella famiglia di SoloSalerno.it, con lo scopo di raccontare, con onestà intellettuale ed enorme impegno, le vicende legate alla nostra, mitica "Bersagliera". Sarà un piacere, ma soprattutto un onore, poter mettere al vostro servizio la passione di una vita.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

17 + diciassette =