È Emanuele Cicerelli l’unico ex della sfida in programma domani pomeriggio al Teghil tra Pordenone e Salernitana. L’attuale numero 10 granata, infatti, indossò la maglia dei ramarri nel 2018, disputando il girone di ritorno del Girone A di terza serie: Cicerelli, schierato solo in 3 occasioni da Alberto Bollini a Salerno, fu ceduto in prestito al club friulano nel mercato di gennaio per avere maggior minutaggio, tornando così in Serie C dopo le precedenti esperienze con Barletta, Aversa Normanna, Melfi e Paganese.
Con la maglia neroverde il classe ’94 esordì appena quattro giorni dopo la firma, ovvero il 20 gennaio 2018, nello 0-0 interno contro il Fano; Cicerelli totalizzò 10 presenze in regular season, di cui 2 da titolare, chiudendo il campionato al nono posto. Tale piazzamento valse ai ramarri l’accesso ai playoff, terminati con l’eliminazione al primo turno contro la Feralpisalò: in quella gara, persa 3-1, Cicerelli subentrò giocando 13 minuti, e chiuse con 11 gettoni la sua esperienza friulana.
Il resto è ovviamente cosa nota, con la bocciatura da parte di Colantuono in estate e il conseguente prestito al Foggia, dove l’esterno pugliese giocò per la prima volta con continuità nella serie cadetta, trovando anche le sue prime reti. Poi, il rientro a Salerno, la fiducia di Ventura, il “rinnovo” contrattuale arrivato a gennaio 2020 con la Lazio e la permanenza alla corte di Castori.
Domani l’estroso ventiseienne di San Giovanni Rotondo ritroverà nel Pordenone un pezzo del proprio passato, ma soprattutto spera di ritrovare il minutaggio che gli spetta: Cicerelli è stato di gran lunga tra i meno utilizzati in questo girone di ritorno, vedendo ridurre il proprio minutaggio in maniera a dir poco clamorosa rispetto all’andata. Un andazzo certificato da numeri eloquenti: appena 292 i minuti disputati nelle 16 partite del girone di ritorno, a fronte dei 646 trascorsi in campo nelle prime 16 gare del girone d’andata, poi chiuso a quota 843.
Anche domani il rischio è quello di partire dalla panchina (a maggior ragione vista la buona prova offerta da Kiyine contro il Monza), ma chissà che Cicerelli non possa dare una mano significativa – come già accaduto in diverse occasioni – alla causa granata, grazie a qualche preziosa sgroppata intrisa di imprevedibilità. Sarebbe un contributo fondamentale nei 270 minuti largamente più importanti della stagione – e della carriera – di tanti calciatori granata.